Tuesday, March 29, 2016

tie

A te.
Che hai fottuto il portafoglio del Grinta e che ne giro di mezza giornata di sei fottuto 800 euro dal conto. A te per domani ci hai regalato un giornata di scartoffie e burocrazie francesi per andare a richiedere una copia della carte vitale (la carte vitale svolge la noiosa funzione di codice fiscale, ma per ottenerla occorre uccidere un unicorno,  piangere davanti ad un funzionario statale per 10 minuti consecutivi, portare tutte e 317 le certificazioni che provano la tua esistenza sulla terra in versione originale, siglata, bollata e autografata da Gianni Morandi, ultima garanzia di italianità).

Ti auguro di spenderli tutti in Imodium.

Versione supposta.

Per cavalli.

Alice iettatrice


Friday, March 25, 2016

Ora Solare


Is coming.
Alice ancora non ha capito quando. E soprattutto come. Ma poi, davvero, perche'.




It's coming!
Posted by Rich Larsen on Wednesday, March 4, 2015
Alice incasinatrice

Wednesday, March 23, 2016

Per dirlo con i fiori

Ieri mattina Alice era davanti alla scuola dello Gnomo in perfetto orario, ovvero pronta per lanciarlo dentro e correre al lavoro.
Hanno sceso le scale della morte della toperie senza disperazioni o tragedie,
hanno acchiappato il treno fortunato, quello blu con le porte rosse (che secondo i criteri estetici dello Gnomo e' secondo solo al treno tutto rosa, ma quello e' davvero difficile da beccare!),
hanno corso come dei dannati per arrivare primi, alle 8.29, davanti al cancello...
Ed e' quando e' arrivata li' davanti, e ci ha gia' trovato una mamma con la sua bambina, che ha capito.
Per l'esattezza quando l'occhio le e' caduto sulla bella borsa frigo rosa di Minnie, piena di cuoricini e di stelline, che la mamma teneva tra le mani.
Ed ha colto la portata della tragedia.
Loro erano li', puntualissimi.
In compenso la schiscetta dello Gnomo con dentro il pranzo e la merenda era a farsi le vacanze invernali nel frigo, due paesi piu' in la'.
Panico.
Alice si 'e talmente sgretolata davanti alle maestre che quelle, impietosite, anziche' tirare fuori il gagliardetto "Svampita dell'Anno" e appiccicarglielo in fronte con la pinzatrice a graffette grandi le hanno detto: "Non ti preoccupare, stai tranquilla, respira, io ho tanto riso, la mia collega ha uno yogurt extra e delle verdure... Se per te va bene gli diamo un po' del nostro cibo... e' allergico a qualcosa?"
"No, e' ostile ai pomodori, ma a parte quelli si mangia pure i tavoli..."
"Allora vai a lavorare tranquilla, ci pensiamo noi!"

Erano le 8.34 del mattino, e Alice gia' nuotava in una densa pozza di sudore, sensi di colpa e vergogna.

E fu cosi' che lo Gnomo rubo' il pranzo alle sue maestre.
E che il Grinta ando' a riprendere lo Gnomo con un bouquet di fiori.
E che se i fiori potessero parlare quello era chiaramente un classico bouquet di:  "Grazie per quel riso e le verdure e lo yogurt... e per aver avuto pazienza con quella tronata irrecuperabile di mia madre". 

Alice dimenticatrice

P.s. E comunque l'inventore delle scuole con il pranzo da casa era un sadico maledetto

Thursday, March 17, 2016

regalatele un dizionario o finisce in galera...

Brontola (una bambina con la carogna facile) gioca corruciata e attenta con una scatola, ci mette dentro tutti i vari tesori che trova in giardino, comprese un paio di bambole e omini Duplo violentemente decapitati.
Pisolo (un bambino particolarmente tranquillo) arriva, la guarda mettere dentro un omino duplo emaciato, e le dice: "Fammi vedere nanette!"
Brontola: "No! Non ti faccio vedere nanette!"
Pisolo: "Si, voglio vedere nanette!"
Brontola, girandosi di spalle con grugno cattivo: "Non vedi proprio niente, vattene!"
Pisolo si allontanta, un po' triste.

Alice e' li' a poca distanza, non interviene ma tra se' e se' sviluppa due pensieri:
1) Certo che Brontola mica e' tanto gentile, poteva pure farlo giocare con sta roba! La prossima volta interviene, ah, si, si, si, interviene di sicuro!
2) Che cacchio sara' 'sta nanette?! L'omino Duplo?

Nanette= patatina, farfallina. Insomma, gnocca.



E niente.
Ci aveva ben le sue ragioni Brontola a non mostrargliela.
E ci mancava davvero poco cosi' che Alice andasse a promuovere un po' di voyerismo infantile in nome della gentilezza tra i popoli...

Alice nanettizzatrice

Monday, March 14, 2016

my prescioussss

Ogni due lunedi' Alice e' a casa.
Voi non avete idea di come Alice brami quel lunedi'.
E' il ssssuo tesssorrro...
Oggi ha ispezionato l'intera stanza dello Gnomo, perche', e' ormai ne e' sicura, quello si tiene un calendario segreto su cui annota con precisione copernicana il giorno libero di Alice... e decide di festeggiare con febbre da cavallo e esplosioni di vomito.
Qusta era Alice stamattina quando scopriva lo Gnomo che discuteva con il peluche di Nemo di polipi e tartarughe causa febbre alta.





Alice gollumizzatrice

Tuesday, March 8, 2016

Mmm... Giocare!

Alice scalpita al lavoro.
Tipo che alle volte prenderebbe la testa della direttrice e la scuoterebbe come una maracas.
Ha la sensazione di dover tirare giu' un muro a testate.
Si sente come una a cui dicono "pedala pedala! Piu' forte, bradipo! Dai che stiam correndo per la maglia rosa, che diamineee" ma al tempo stesso le hanno cementato bicicletta a terra e la tengono legata al palo con un catenaccio a doppia mandata.
'Na fatica.
Nelle altre scuole in cui ha lavorato prima ha sempre dato 100. Dopo un po' le chiedevano 120, e la cosa era sfiancante si', ma anche dannatamente entusiasmante perche' per dare di piu' tocca imparare di piu'.
Qui invece lei avrebbe da dare 100... e tecnicamente le chiedono 100 eh... ma poi le dicono che gia' 20 e' fin troppo, di darsi una calmata, di non farsi venire tutte ste idee strambe e sti progetti di voler fare, portare, discutere, provare.
La guardano come se fosse una psicopatica con il fuoco di sant"Antonio e le ripetono: ma stai un po' ferma, ma no, quello non si puo', ma no, niente materiale riciclato che non e' igienico, no niente  attivita' con piante o fiori che la terra e' piena di germi, ma no, niente uscite a passeggio per la sezione bene' che non servono a nulla...
Si chiedeva, assieme ad una collega, se chissa', magari il problema vero e' lei, che vuole fare le cose in un modo che non e' parigino, o francese... insomma, se tutta la fatica che fa e che ora dopo mesi inizia ad accumularsi fosse dovuta o meno al relativismo culturale.
La collega deve averla vista un po' affranta, e le ha mandato questo, dicendole di non smettere, di insistere, di continuare a prendere muri a testate e a pedalare, che alla fine pure i catenacci piu' duri cedono.
E ad Alice e' quasi scesa una lacrimuccia.
Ve lo lascia, perche' l'ha trovato bellissimo.
Questo bimbo adesso ha probabilmente 40 anni. Chissa' che adulto e'... magari e' diventato maestro :-)

Cadeau !
Posted by Le Révolutionnaire on Sunday, February 14, 2016

Saturday, March 5, 2016

I millemila allegri orfanelli

Ok, poi Alice giura che la smette e torna a parlarvi dei veri drammi che affliggono la sua vita (tipo i calzini spaiati o l'inesorabile fine dei pandistelle italici).

Pero' aveva cominciato a rispondere ad un commento interessante e poi, visto che lei e' logorroica e verbosa, il commento e' degenerato in un post, e se non si da una calmata presto evolvera' in un romanzo giallo o in una trilogia fantasy.

Ci sono un paio di informazioni che Alice ci tiene a divulgare.
Per intanto, diciamolo, ridiciamo, famo i manifesti... questa storia dei milioni di bambini abbandonati e', appunto, una storia.
Rassegnatevi. Il numero di bambini adottabili, in Italia, e' minuscolo.
In proporzione si dice (perche' non ci sono dati ufficiali aggiornati) che ci siano 20 famiglie per ogni bambino adottabile.
Quindi no, gli orfanotrofi (che in italia non ci sono piu', si chiamano case-famiglia o comunita') per fortuna non sono pieni.

L'autore di questo articolo (http://www.linkiesta.it/it/article/2016/01/11/il-disastro-delle-adozioni-in-italia/28840/  ) (Aaargggg... le e' andato in sciopero il tasto per inserire il linkino... fatevi sta fatica se volete, senno' pace, fidatevi e amen)  ha fatto un po' un casino ed ha citato il numero dei "minori fuori famiglia".
Che sono 35mila.
Vero.
Ma per "minori fuori famiglia" si intendono tutti quei bambini e adolescenti che non vivono nel loro nucleo familiare d'origine, quindi, di quei 35mila oltre 15mila sono bambini e adolescenti in affido, per esempio.
I  restanti sono bambini e adolescenti in istituti e case famiglia.
Tra i bambini e gli adolescenti in istituti e case famiglia la maggioranza NON e' adottabile: loro o la loro famiglia stanno facendo un percorso educativo e di recupero, la riunificazione e' l'obiettivo e quindi, di nuovo, non hanno l'adottabilita'. Non e' che possiamo andare a tirarli fuori e prenderceli in casa, perche' hanno un padre ed una madre che magari non hanno vinto il premio "Genitore dell'anno", ma che secondo i servizi sociali e il tribunale dei minori ha comunque, ancora, delle capacita' genitoriali (o le risorse per costruirsele).
Vengono infine conteggiati come  minori fuori famiglia anche tutti i minori incarcerati o in comunita' ministeriali o private alternative agli istituti penali.

A questo punto, sottraendo sottraendo e sottraendo arriviamo al numero di  bambini (e adolescenti! Perche' c'e' sempre l'idea che l'adozione sia necessariamente di un bebe' in fasce, ma ci sono anche loro eh!) che hanno effettivamente l'adottabilita' da parte del tribunale dei minori di riferimento.... che sono circa 1000 secondo le stime della AiBI e della Anfaa.

Tutto questo per dire che, quando nelle varie disquisizioni viene fuori quello che commenta: "Aah, ma come, con tutti i bambini che ci sono che aspettano una famiglia..." Ecco, mo' potete spiegargli che tutti 'sti bimbi non ci sono, e che semmai e' il contrario: e' pieno di famiglie che attendono.

(Ora possiamo mettere su un te' e i pasticcini e disquisire del perche' e del percome, e di come in Italia si prediliga la pratica dell'affido, e si tenti sempre fino all'ultimo di tutelare e aggiustare il legame con la famiglia di origine invece che dichiarare al volo l'adottabilita', tanti saluti e ciao... ma questa e' roba per un altro post serio, ed ora Alice la smette, che ha una reputazione da irresponsabile, frivola e scema da difendere, per diana!).

Alice conteggiatrice

Tuesday, March 1, 2016

3 rigurgiti da post-facebook...

Alice legge le bacheche facebook di amici e conoscenti italici vicini e lontani e si perplime. Assai. Alle volte vorrebbe commentare, ma poi non ha ne' il tempo ne' le energie per stare ampresso alle discussioni in tempo reale... e soprattutto le e' chiaro che e' IMPOSSIBILE, su facebook, avere davvero una conversazione.

E allora legge e tace.
Pero' poi le arrivano i tic nervosi, le prudono le dita... e le vengono dei potenti rigurgiti.
Tipo dei grandi rutti virtuali.
Dodecafonici.
Ed allora viene qui, a rilasciare tutta questa sua aria rumorosa, a dare sfogo al sto riflusso esofageo da social network!

Rigurgito numero 1
Questo e' un messaggio per tutti quelli che, quando si entra in temi tipo: l'adozione ai single o alle coppie omosessuali, maternita' surrogata, la fecondazione assistita etc. non riescono a fare a meno di inserire nella discussione frasi del tipo:
"Le Leggi della Natura"
"L'Ordine Naturale"
"Madre Natura"

Lasciate che Alice ve lo riveli, brutalmente e senza fronzoli:
Madre natura e' una Stronza.
Con la S maiuscola e sibilante.
Se davvero voi fate di Madre Natura la vostra bandiera allora chiariamo subito che Madre Natura prevede che voi moriate di vaiolo, o dissanguate durante un parto, o per setticemia e tetano.
Secondo la legge di Madre Natura lo Gnomo e' un clandestino nel mondo, perche' avrebbe dovuto tirare la cuoia esattamente dopo 5 giorni di vita.
Secondo la legge di Madre Natura tutti quei bambini in Terapia Intensiva Neonatale attaccati a respiratori e monitor e sonde sono dei parassiti schifosi e mostri contronatura.
Secondo la legge di Madre Natura chiunque si faccia una chemio sta giocando a fare l'abusivo della vita e infrange impunito l'Ordine Naturale delle Cose. Ha dda mori'.
Al rogo tutti quelli che hanno bisogno di trasfusioni, la gente che fa dialisi, quelli che ricevono o donano organi: Tutti schifosi irrispettosi delle Leggi Naturali della Natura

A lei la legge di Madre Natura, se non s'e' capito, sta parecchio sui marroni.
Vorrebbe tanto che, chi invece la ama e se ne riempie la bocca, allora le spiegasse come giustifica il botticino di amoxicillina che ha nell'armadietto del bagno e l'appuntamento per la visita di prevenzione per i tumori al seno che ha in agenda.
Vorrebbe che, chi invece la ama, 'sta stronza di Madre Natura, andasse a vivere sugli alberi appicciando il fuoco con due rametti, mangiando bacche e carne cruda e agonizzando di dissenteria.


Rigurgito Numero 2
Questo e' un messaggio per tutti quelli che dicono: "Io rispetto la tua opinione favorevole riguardo alle adozioni da parte di coppie omosessuali... tu dovresti rispettare la mia, ed io non sono d'accordo".
Allora.
Sulle capacita' o meno di una coppia omosessuale a crescere un bambino non e' una questione di opinioni: la mia opinione o la tua, al riguardo, contano quanto una scorreggia in un roseto.
Ci sono in compenso molteplici ricerche, estese, longitudinali che PROVANO il fatto che l'orientamento sessuale della coppia genitoriale non influenza in alcun modo lo sviluppo socio-affettivo cognitivo e relazionale del bambino.

E' da 25 anni che negli USA le coppie omosessuali crescono figli assieme, che piaccia o meno a me o a te.
Questi bambini ci sono.
Queste famiglie ci sono.
Vivono, mangiano, dormono, portano i figli a scuola e alla visita del dentista, fanno le vacanze, litigano, viaggiano e, a dispetto di quella Stronza di Madre Natura, esistono.
In Francia al momento 10mila bambini vivono in coppie omoparentali. Per dire.
I bambini cresciuti dalle famiglie arcobaleno sono, dal punto di vista sociale, cognitivo emotivo, assolutamente indistinguibili dal loro coetanei cresciuti da genitori eterosessuali. Ormai abbiamo l'opportunita' non solo di chiedere ai diretti interessati (ovvero ai bambini, ora quasi trentenni) ma di raccogliere dati, interviste e studi... Che finora dimostrano come l'orientamento sessuale della coppia non abbia alcuna correlazione con le capacita' genitoriali.
Io non voglio opinioni, io voglio coerenza.

Rigurgito Numero 3
Spiegatele perche' ora si sta tutti a parlare di Vendola e di suo figlio, come se fosse il primo a utilizzare una madre surrogata. Come se non capitasse tutto i giorni, come se fosse un caso eccezionale e incredibile, come se nessuno avesse idea del fatto che gli italiani e le italiane vanno da tempo a cercarsi e a costruirsi la propria genitorialita' altrove visto che in patria e' impossibile!
Spiegatele poi come mai stiamo tutti a preoccuparci della salute psicofisica di Tobia... ma non abbiamo nessuno problema a dare del frocio schifoso a suo padre e del peluche uscito dal culo ad un neonato.
Sono sicura che crescendo apprezzera' tantissimo andarsi a rileggere le dichiarazioni urlate sui giornali... saranno un incredibile toccasana alla sua autostima e alla sua fiducia verso il prossimo.

Burp.
Grazie.

Va un po' meglio.
Anche se non troppo.

Alice rigurgitatrice

Limbo

Alice e il Grinta sono di nuovo nel limbo piu' limbo.
Alice non se lo ricorda quasi piu', come si sta fuori dal limbo.
A forza di starci, nel bianco incognito, ha finito per mettercisi comoda e arredarlo. Ha librerie Billy, il limbo, e roba presa in prestito, e quotidianita' un po' stropicciate, e vasellame e arredamento raccolto dall'immondizia per strada, un po' scassato... che pero' tanto non ripari perche' mica ne vale la pena, tanto stai nel limbo, tanto tra poco chissa' dove finisci, tanto tra poco chissa' che succede.

Alice sta nel limbo e cerca lavoro, che il 31 maggio le scade il contratto alla creche.
Cerca lavoro anche se mica lo sa, se loro resteranno a Parigi.
Cerca lavoro anche se chissa', magari poi si scopre che il Grinta trova lavoro in Olanda e lei va a comprare gli zoccoli e a coltivare tulipani.
Cerca lavoro perche' senno' nel troppo limbo poi le viene l'ansia, e tutto quel bianco le entra nel cervello e nei polmoni.
E allora manca curricoli, e va a colloqui.
Tipo quello di oggi, in una scuola sperduta, che per raggiungerla servono un treno, poi una metro, poi un altro treno e poi un autobus.
Che praticamente se decidesse di insegnare a Lione farebbe prima.
Pero' ci va ugualmente, al colloquio, si sbava la matita sugli occhi ed esercita il sorriso smagliante davanti allo specchio.
E intanto intasa le email delle creche del circondario parigino con curricoli e lettere di raccomandazione che suonano piu' o meno: "Pigliami, pigliami, anche solo per pulirti casa, ma te pigliami!"
Il Grinta dal canto suo fa piu' o meno lo stesso, ma lui intasa le email delle universita'... Assieme stanno torturando i server di una buona fetta di istituti educativi.
Perche' (e permettetele un francesismo - cazzo! - grazie), pure il limbo, non puo' mica durare per sempre!

Alice limbizzatrice