Monday, December 21, 2015

Alice, un Grinch per pigrizia e inerzia

E' passato. Anche quest'anno.
No, non il natale ma il per-natale, quel momento in cui imperversano gli abeti, le decorazioni, i calendari degli avventi e i regali fatti a mano.
Alice ogni anno affronta il tutto con l'incoerenza che da sempre la contraddistingue:
Guarda tutte queste robe strepitose, i presepi in scala 1:1, le istruzioni per costruirti la tua slitta di natale, per cucirti la tua calza, per farti il tuo avvento usando solo un cacciavite e un cuscino ikea e pensa "ancheio-ancheio-ancheio!".
Poi peró torna a mangiare baguette e a azzuffarsi e rotolarsi con lo Gnomo.

E cosí il calendario dell'avvento non lo fa mai, perché se tutto va bene sarebbe pronto per marzo. E quelli con il cioccolatino dentro le fanno tristezza. (ma soprattutto si conosce. Sa che sfonderebbe tutte le finestrelle a testate molto prima dell'Immacolata e sarebbe imbarazzante).

Il presepe il Grinta non lo tollera, si impunta e pur di evitare di averlo in casa va a rivendicare le sue radici giudaiche: "NO! Il bambin gesú no, i miei fratelli sono morti per colpa sua" (sí, pure il Grinta sa essere un pelino melodrammatico quando ci si impegna)
"Quanto sei noioso... allora accendiamo 'ste cacchio di candeline almeno e facciamo Hannukka!" "No! Le religioni sono il male del mondo! Noi festeggiamo la logica, la matematica e la chimica!"
"Vuoi che tiri fuori una tavola degli elementi e ci mettiamo il regali sotto?! Lo Gnomo ha bisogno di tradizioni! Non ti ricordi al corso pre-adozione?! Tutte quelle robe sul costruire tradizioni familiari?!"
"Perfetto. Noi per tradizione facciamo i Grinch!"
"Daaaii!! Lo faccio con i puffi! O con i puppazzini dei lego!  E poi pensa, se facciamo il Presepe possiamo metterci il Caganer, che é un mio grandissimo sogno!"
"facciamo un presepe minimal allora, con SOLO il caganerd"
Le discussioni vanno avanti talmente a lungo che loro alla Befana ancora stanno a valutare se fare o meno una nativity scene con i barbapapá.

Infine c'é lui, l'albero.
Ci sono stati anni che non sono riusciti a fare manco quello, e si sono limitati ad avere un geranio Natalizio... ma negli USA in genere, tra il 23 e il 24 dicembre, riuscivano a portarsi a casa un qualche scarto, un abete deforme, cespuglioso e probabilmente malato, da decorare con le palline di plastica ammaccate trovate al drugstore dell'arabo sotto casa.
E lí sí, pure il Grinta cedeva, perché' diciamolo, pure una pianta di Aloe morente, se illuminata di lucine, sembra una cosa poetica!
In genere poi lo tenevano fino alla primavera, gli aghi di pino diventavano una moquette itinerante e molestissima e il tronco si trasformava in un monumento alla scogliosi.

Per fortuna quest'anno c'é la Mater, che fondamentalmente é la reincarnazione di un folletto di natale (mica é un caso che porti il 35 di scarpe!).
La Mater non ha mai mancato un albero, ed é una di quelle persone che il Natale lo fa maggico (come la Roma). La Mater é quella che la sera prima fa lasciare i biscotti e il latte per Babbo Natale (piú un po' d'acqua per le povere renne). Che alla mattina fa fare la caccia al tesoro per trovare i regali, che tutti i pacchi hanno la stessa carta e la stessa calligrafia perché, appunto, arrivano da Babbo Natale, mica dai nonni o dagli zii.
Che ogni regalo prima di spacchettarlo occorre tentare di indovinarlo e si possono avere 3 indizi, e poi si passa al regalo di qualcun altro e insomma é giá santo Stefano e noi si sta ancora lí a ravanare con i cordini regalo scuotendo i pacchi come maracas per capire se si tratta di porcellane armene o  pantofole dei puffi, e si é tutti al quinto giro di Pandoro e si é esausti ma contenti.
Che si cantano quelle terribili canzoni di natale, e ci sono le candeline, e si mangia per tipo 3 mesi...

Insomma, Alice é una chiavica, in fatto di celebrazioni e abeti e tradizioni, ma sa che lo Gnomo sta in una botte di ferro, che ancora per un bel po' ci pensa Nonnína a regalargliela, sta magia natalizia.  Quindi adesso chiudono la valigia e tra 5 ore partono alla volta dell'Italí dove lo Gnomo assaporerá lo spirito del natale (Alice si é persino dimenticata di parlargli del signore vestito di rosso che viola la proprietá privata!)... e Alice assaporerá il coma glicemico, snifferá la polvere del pandoro e si tufferá di faccia dentro gli agnoletti in brodo!

Alice natalizzatrice

Sunday, December 20, 2015

il calore bruciante delle feste...

Avete un nemico? Qualcuno a cui volete davvero davvero male?
Ci pensa Alice!
Mandatele l'indirizzo e lei proveederà a spedire al malcapitato una intera fornitura di biscotti: Ti-voglio-male-come-non-mai.





Aveva fatto i biscotti per le maestre dello Gnomo.
Ma aveva spento il cervello prima del forno e il risultato è talmente raccapriccante da risultare affascinante!

Alice carbonizzatrice

Monday, December 14, 2015

Lo Gnomo, er Top Gun de noiartri

Il Verdetto della pneumonologa é stato positivo al 99%.
Non ci sono cisti nei polmoni dello Gnomo.
Sebbene il lobo destro, bizzoso, solitario e  bizzarro sia bitorzoluto e non proprio enorme, il suo compagno di sinistra si e'espanso ed ha preso lui un po' di ulteriore spazio, quindi tutto bene. Entrambi i lobi sono stati educati e discreti e non hanno spintonato troppo gli altri organi in giro (ordine, ordine, gente! per fortuna il genoma dello Gnomo é americano e quelli sí che sanno come fare una fila ordinata!).
Poi la pneumologa ha guardato Alice nelle palle degli occhi (l'aveva capito, che era lei l'anello debole, l'elemento omega del gruppo, la frignona con le ansie e le paturnie...) e le ha detto:
"Sta arrivando l'inverno! Occorre prepararsi"
"bene, vedo che pure lei é una patita di Game of Thrones!"
"Non fare la simpatica, sono seria! Avete due possibilitá:
1) Lo tenete dentro una bolla di plastica fino ad aprile inoltrato
2) Gli diamo un po'di antinfiammatorio da inalare mattina e sera, per mantenere belli rosei e riposati i suoi bronchi.
Da qui ad aprile"

"Quindi un farmaco per 5 mesi?!?"
"Si... Non fare quella faccia!  Gli metti la crema sulle chiappe ogni volta che gli cambi il pannolino, no? Bene, é la stessa cosa. Solo che noi andiamo ad incremare i polmoni. Ma é uguale uguale uguale"
"Vabbé ma se sta bene non serve, nooo?"
"Guai a te se salti una dose! E' un farmaco blando, per fare effetto deve essere somministrato continuativamente, se lo interrompi il Male vincerá e le tenebre si abbatteranno su tutti noi".
"Ma con la mascherina? Ma magari poi e'un casino farglielo..."
"Non farmi la flaccida, te! Ci vuol niente, due puff mattina e sera, 10 secondi in tutto e via! Dai, su, che non ti ho ancora detto che ti prescrivo pure il Ventolin per quando tossisce come una foca in amore e il celestene caso mai vi andasse in apnea..."

E cosí da una settimana a questa parte qui facciamo due puff alla mattina e due puff alla sera.
Lo Gnomo é chiaramente dalla parte della Pneumonologa, perché la mascherina lo esalta da morire.
"Come il pilota, mamma, come il pilota!" Commenta non appena vede Alice tirare fuori l'inalatore. Lo chiamiamo il nostro momento Top Gun.

Si presume che lo Gnomo sia l'unico essere vivente che, quando gli togli la camera da inalazione, si arrabbia e dice ANCORAAA...

Alice puff-izzatrice

Thursday, December 10, 2015

a'ottato

Lo Gnomo e' piccolo, ma non cosi' tanto ormai.
L'altro giorno sfogliava uno dei (tanti) libri in cui si parla di adozione.

Lui ha guardato la figura (due genitori-pecora che adottano due lupetti) e ha detto: "a'ottati, 'ome Titan".
Ad Alice e' probabilmente saltato un battito cardiaco e le e' venuto un pizzicore fortissimo dentro... anzi, a dirla tutta piú che un pizzicore dentro  le é arrivato un tir in faccia. Un tir strano, eh, con dentro tenerezza. E orgoglio. E tristezza.
Tenerezza perche' lo Gnomo cresce, e questa storia che era la nostra piano piano diventa davvero la SUA, presto sara' lui a dargli un senso, a interpretarla e a portarsela dietro (magari con l'apparizione pure delle D delle V e delle varie consonanti fricative, ecco).
Orgoglio perche' allora tutte quelle parole, quei ricordi e quelle foto che guardano e riguardano assieme hanno davvero lasciato da qualche parte un semino che cresce e crescera'.
Tristezza perche' fino ad adesso e' lei, quella che "protegge" e difende i genitori biologici dello Gnomo, che devia i commenti stupidi, che risponde alle domande inopportune, che ride in faccia ai vari "Adottato? Oddio, mi dispiace... e' perche' non potevi avere figli?!" "E i suoi VERI genitori dove sono? E perche' l'hanno dato via?" e compagnia bella.
Presto invece sara' lui a  beccarsi curiosita', pregiudizi e ficcanasi.

E allora Alice augura allo Gnomo di trovare sotto l'albero di Natale un po' di scorte: una buona dose di pazienza, un autotreno di auto-stima... e se possibile tanta, tanta tantissima ironia perché una risata li seppellirá tutti, a 'sti scassacabasisi.

Alice a'ottatrice

Wednesday, December 9, 2015

congiuntiviti astrali

Ieri nella classe dei mezzani di Alice c'era:
Un bimbo con 38.5 di febbre, rintontito e pisoloso accasciato sui cuscini.
Una bimba con 38.7 di febbre, le guancie rosso fuoco e gli occhi lucidi che peró continuava imperterrita a giocare sul tappetone.
Un bimbo con la rinite e sotto ventolin, da somministrare 3 volte al giorno.
Un bimbo con bronchiolite che tossiva come un minatore di Zola.
Una bimba SANA. Certo, con la perenne candela al naso, ma SANA.

Nessuno dei bimbi malati e' stato mandato a casa o venuto a prendere perché qui in Francia ci piacciono le sezioni lazzaretti. Finché respira resta in creche.
E va bene eh, paese che vai matti che trovi.

Oggi Alice arriva a scuola con un occhio un po' pesto e scaccoloso, la direttrice la guarda orripilata e esclama "Öddio! E'teribbbile! Te hai la congiuntivite! E'una roba contagiosissima! Non puoi restare a lavorare, vai a casa, prendi una visita dal medico e fatti dare un collirio antibiotico, ci vediamo domani".
...
Alice non ha fatto in tempo ad obiettare che, tra tutti gli schifi infettiferi e disgustosi al momento presenti in sezione il suo occhio pesto era il male minore, anche perché lei non é che si va a scaccolare l'occhio sulla faccia dei bambini mentre quelli le rigurgitano sui capelli e le starnutiscono in bocca... ma vabbe'.

Quindi oggi, per una fortuita congiunzione congiuntivitica, si ritrova a casa.
Da sola.

Con il suo occhio pesto che non le dá manco fastidio.
Lasciare Alice a casa da sola a orario pasto é pericolosissimo.
E infatti lei, che allo Gnomo fa la schiscetta bilanciata, dietetica, salutista e organica e sta a contare il numero giornaliero di vegetali consumato e gli vieta gli zuccheri manco fossero la droga di Satana oggi ha fatto pranzo con baguette calda, gorgonzola, crudo di parma, birra scura e caramelline gommose.
L'occhio pesto continua a non darle fastidio, in compenso crede di essersi intossicata di zuccheri e grassi.

Alice congiuntivizzatrice

Friday, December 4, 2015

Alsaziati e cammina!

Questo blog va per 3 giorni in Alsazia.
Alice manco sa bene dove sia l'Alsazia (le INcompentenze geografiche di Alice sono tali che per un certo tempo ha ritenuto l'Austria un entità ormai estinta, come l'impero Ottomano e Atlantide)... Ma non importa, le han detto che ci sarà la grolla, il vin brulè e forse pure babbo natale. Quindi non deve essere niente male.

Alice alsaziatrice

Tuesday, December 1, 2015

Micron-nani

Allora, Alice non ha ancora finito le presentazioni dei MicroNani della creche!
Oltre a Pippi Calze lunghe e Superman, che trovate qui, ci sono:


ElastyMan: ha quasi 5 mesi, é minuscolo, con due grandi occhi grigi  un sorriso da tartaruga saggia. I primi giorni li ha passati incuneato tra le braccia di Alice e ben determinato a non mollare la presa, almeno non senza far partire l'allarme anti-aereo... ora invece comincia a "muoversi", e lo fa in maniera assolutamente bizzarra. Lui non si ruota, lui si impenna come una moto da cross e inverte la direzione. Si inarca come un contorsionista bulgaro, ha degli addominali che manco Yuri Chechi. Te lo metti giú, pancia all'aria, a rilassarsi sul tappeto e dopo 30 secondi te lo ritrovi riverso, pancia sotto, che tenta di arricciarsi come una chiocciola e che si spinge con il mento.
Chiacchiera tantissimo, fa tutti quei versi che madre Natura ha saggiamente donato ai neonati (emmenomale, perché non fossero cosí dannatamente carini alle volte verrebbe da scuoterli come maracas), subisce gli attacchi di Pippi Calze Lunghe (che tenta perennemente di cacciargli il ciuccio in bocca e finisce per ficcarglielo nel naso o in un occhio) e di Superman (che é un ladro di ciuccetti senza vergogna e come puó arraffa... e nell'arraffare alle volte ranca pure pezzi di naso e di mento...) senza disperarsi troppo.

Two Face: Niente vie di mezzo: o sghignazza come un matto o ulula furioso e imbestialito. Quando ride é buffo e tenero, quando ulula é letale. Alice lo osserva con sincero terrore, perche' una volta che innesca la furia ci impiega tantissimo a calmarsi. E' il piú piccolo (ha 3 mesi) ma e'un bimbo enorme, grande quando Elasty Man che di mesi ne ha 5.
Inoltre detiene il triste record di Crosta Lattea piu' Intensa del Pianeta. Ha un capoccino che sembra quello delle bambole mal fatte, quelle che ci avevano i ciuffi di capelli che spuntavano radi dai buchini... Sui ciuffetti radi la maman mette un olio di mandorle naturale, biologico, raccolto solo dai macachi dal culo rosso nelle foreste del borneo... che pero' ha un odore fortissimo e ci sono giorni che Alice per poco non sviene inebriata dalla troppa bio-eco-essenza.

E poi c'é Marte. E' uno di quei bimbi dal peso specifico del metallo fuso. Solido, caldo, deciso. Ci ha un super sorriso, non sta fermo un secondo (e quindi, non riuscendo ancora a muoversi, si limita a girare su se stesso come un orologino impazzito) adora guardare fuori dalla finestra e acchiappare pezzi di compagni ignari (un piede, una mano, un pezzetto del calzino... qualsiasi cosa trovi a portata l'acciuffa soddisfatto). Dorme senza ciuccio, perche' ha trovato il pollicione, non ha un doudou, e se ne sbatte, lui si addormenta cantando e cinguettando da solo nel lettino. Quando Pippi Calzelunghe gli passa sopra come un carro armato, o quando Superman tenta di ficcargli le dita negli occhi lui si limita a dare due manate a caso, un urlo di sdegno e poi una risata. E"uno che le mazzate le affronta cosi', a tarallucci e vino. L'unica cosa che si', lo getta nella disperazione é la fame, che quella lí 'é brutta... quindi guai a farlo aspettare troppo per riscaldargli il biberon!


Bene. Ora che li conoscete, non affezionatevi troppo perche' la prossima settimana Alice viene spostata tra i mezzani.
Saluta i micronani girini (che continuerá a vedere, ma solo una o due volte a settimana) e va tra gli "unenni"...é strano, perché é rimasta lí manco 4 mesi... eppure a cambiare gia' le viene un po' il magone. Non ci ha piu' il fisico.

In compenso i mezzani sembrano un bel gruppetto esplosivo, quindi la prossima settimana Alice tira fuori il lanciafiamme e il frustino a nove code.

Alice cambiatrice