Monday, August 31, 2015

Staying alive

Alice è di ritorno dal suo primo giorno in creche.

È stanca morta, non tanto per la giornata quanto per la precedente nottata agitata e piena di ansie:
- Ha sognato che si perdeva, prendeva un treno per diretto Ginevra pensando fosse l'autobus e non aveva il telefono per avvisare nessuno che non sarebbe arrivata in tempo, anzi, che forse non sarebbe arrivata mai.
- Ha sognato che quando arrivava dove doveva esserci la creche c'era un immenso buco e il vicino le spiegava che l'avevano spostata. Tutta, tipo la casa di Up.
- Poi si è cotolata nel letto rivoltandosi, sprimacciando il cuscino, sentendo la stanza troppo calda, poi troppo fredda, infine troppo tiepida.
- Poi non ha più dormito perchè aveva paura di non sentire la sveglia.

Da questa prima giornata alla creche Alice ha impararo che:
Sopravvviverà.
 Forse. Anzi, probabilmente.
Che non è cosa da poco.
La sua collega è adorabile. Questa affermazione però prendetela con le pinze. Ci sono quelli che capiscono tutto della gente ad una prima occhiata, che sanno annusare le carogne a un miglio di distanza ... Alice invece non capisce mai una mazza. Anche per questo è sempre lei quella che si siede in metropolitana accanto ai pazzi e ai degenerati. Lei in Hannibal Leckter vede un timido pensionato e in Gandhi un vecchio sotto peso per le troppe metanfetamine.
Le porzioni del pranzo sono per criceti anoressici (aveva una tale fame dopo quella briciola di salmone e quella cucchiaiata di crema di spinaci che si sarebbe addentata le cosciotte di un bambino)
Gli inserimenti saranno lenti lenti lenti lenti.

E domani tocca allo Gnomo.
Alice ha con sè due damigiane di fiori di bach e il pacco famiglia di rotoloni assorbenti.

Alice ansizzatrice

La creche di Alice

Alice oggi va a scuola, pure lei.
Ha la nausea e le vien da gomitare.

Se volete fare un confronto tra la cresche di Alice e l'Ecole dello Gnomo, quella del post precedente,  eccovi un po' di informazioni:

La scuola di Alice: 

- La scuola di Alice è una creche parentale.
Vuol dire che i genitori dei nani, oltre a fare i genitori, fanno anche i datori di lavoro: scelgono chi assumere, gestiscono la mensa, gli aspetti amministrativi, il bricolage e la manutenzione, fan la spesa, le lavatrici, le assistenti in classe e chi piu' ne ha piu' ne metta.
- La creche e' per nani dai 4 mesi ai 2 anni emmezzo.
- La creche segue il calendario richiesto dai genitori, quindi sta aperta sempre, tranne natale e 3 settimane estive, apre alle 8 del mattino e chiude alle 6.30 di sera.
- La creche ha una cuoca e una cucina, si mangia tutti assieme, maestre comprese (quindi ad Alice levano un pochino di soldini dalla busta paga per coprire il suo pasto caldo).
- La creche e' francese e fricchettona, un po' fatiscente visto che e' dentro una vecchia minuscola casetta a tre piani, ma tutta molto colorata.
- Le classi sono minuscole pure loro, in tutta la scuola ci sono 17 nani, Alice ne avra' probabilmente 5 o 6 massimo.
- Alla creche di Alice non le han detto di portare nulla, solo  delle ciabatte.
- La creche sta a 15 minuti di autobus da casa, con la fermata sotto il portone della toperie e l'arrivo a 10 metri dall'ingresso.
- La creche ai genitori costa molto, molto poco, perche' e' finanziata dal comune e dalla regione... pero' in compenso pure ad Alice la pagano molto, molto poco, perche' e' finanziata dal comune e dalla regione e insomma, mica piovono soldi.

A, come per l'ecole dello Gnomo, spera di scopreire presto un sacco di altre cose... Tipo chi sono le sue colleghe, come sono questi micronani e soprattutto quanto saranno tutti delusi come si renderanno conto che la nuova educatrice parla come una scimmia con una caramella in bocca e capisce ancora meno....

Alice scuolizzatrice (e ansizzatrice)

Friday, August 28, 2015

L'ecole I

Lo Gnomo da martedí inizia scuola.
Ecco qui tutto quel che si sa della scuola.

La scuola dello Gnomo:

- La scuola è una École, privata, per bambini dai 2 ai 6 anni.
- Segue il bizzarro calendario delle scuole francesi pubbliche, quindi chiude tutti i mercoledi'.
Perche' al mercoledi' i francesi fanno la bourguignon, la crema chantilly, le crepes e stanno a casa, che gia' e' passata mezza settimana, occorre pigliare fiato, mon dieu!
E poi chiude, per due settimane, ogni mese emmezzo. Perche' e' bene andare ai monti e al mare, ogni tanto.
Tipo che lo Gnomo ad ottobre sta a casa due settimane, a dicembre piu' di due, a febbraio altre due, ad aprile indovinate? Pure due (le varie ecoles maternelle pubbliche al mercoledi' e durante le vacanze hanno un servizio alternativo, semi-gratuito, una sorta di "dopo-scuola" anzi di "alternativa a scuola". L'ecole dello Gnomo? No).
- La scuola apre alle 8.30 e alle 4.30 sarebbe bene andarselo a riprendere, lo Gnomo, ma se dovesse stare di più la scuola è aperta fino alle 5.30, basta pagare 8 euro ogni pomeriggio.
- La scuola non ha la mensa, quindi ad Alice tocca fare, ogni giorno, la schiscetta gnomica.
Che per lei, che cucinare è un po' come andare dal dentista (doloroso, rimandabile eppure necessario) è una tragggedia.  Prevede fiumane di pasta in bianco e mozzarelline.
- La scuola dello Gnomo è bilingue, una maestra francofona e un assistente anglofona. Come la cosa sia poi organizzata concretamente non si sa.
- La scuola dello gnomo è montessoriana, tutta bianca come i manicomi (si sente, che Alice è un pelino scettica sul montessorianesimo spinto?!?).
- La classe dello Gnomo ha 18 bimbi, dai 2 ai 3 anni. Son mica pochi, gente. Quindi lui sarà uno di quelli più piccoli (ricorda, Gnomo: carino e coccoloso! Carino e coccoloso e' il segreto per il potere assoluto! Anche perche' senno' a te che, manco sai strappare un pezzo di lego di mano e che ti agiti e angosci quando qualcuno piange... a te, caro mio, te corcano di mazzate!).
- La scuola dello Gnomo ha fatto la lista delle cose da portare, e benedetto sempre sia Google e il nome suo, che se non era per le varie immagini che saltavano fuori Alice non avrebbe MAi capito un tubazzo di quel che le chiedevano (ma questo in un post a parte che deve ancora riprendersi...). Inoltre Alice ha scoperto, per la prima volta, il mondo delle etichette nominative per vestiti da stirare e appiccicare sulla qualunque (scarpe, mutande, sciarpe...). Lei pero' ne avrebbe pure fatto a meno, ecco.
- La scuola dello Gnomo sta a 30-40 minuti da casa, ovvero a tre rampe di scale a chiocciola, un treno, un autobus e una passeggiata.
Sta anche in direzione ostinata e contraria rispetto a dove Alice lavorerà (la scuola due paesini più giù, il lavoro un paesino più su), quindi i sistemi di trasporto francesi faranno bene a comportarsi come si deve o Alice potrebbe trasformarsi nella nuova Pulzella d'Orleans e dare assalto alla Bastiglia assieme ai Moschettieri (come dite? Ha fatto confusione?).
- La scuola dello Gnomo costa 450 eurazzi al mese (aspettate, Alice vi passa i kleenex cosi' piangete assieme a lei), che rispetto alle rette di robe private nei paraggi di Parigi è a prezzo ridicolo, sapevatelo.
-L'inserimento dura due giorni in tutto: lo si porta alle 8.30, alle 9.00 lo si saluta e si ritorna a prenderlo alle 11.30.
Il terzo giorno si comincia sul serio, entra alle 8.30 e resta fino alle 4.30.

Ulteriori approfondimenti nella settimana successiva, in cui si spera di scoprire per esempio la faccia delle maestre.

Alice écolizzatrice

(Al lunedi' pure Alice inizia la sua di scuola. Ma questa ve la racconta nel prossimo post.)

Thursday, August 27, 2015

Londoniamo

Come colpo di coda, prima che arrivi quella roba ansiosa e nuova e terrorizzante che si chiama Settembre, Alice il Grinta e lo Gnomo sono andati a Londra.

La gente normale a Londra va a vedere Piccadilly, il museo delle cere, il ponte, il tate e la regina.

Loro, che normali non sono, hanno visto i daini, la savana, la fattoria con le pecore, uno dei conigli piu' grassi degli UK (cosi' grasso da sembrare la proiezione ortogonale di ua mucca) e i pianoforti per strada.
Hanno bevuto birra in un pub pieno di bambini, con persino un'area gioco dove lanciarli.
(Sui vetri dell'area gioco, a grandi lettere:
"PLEASE, DON'T FEED THE CHILDREN!")

Hanno passato davvero un sacco di tempo sui primi sedili in alto dei vari autobus rossi, depandance del paradiso. Alice a diventare verde dalla nausea,  lo Gnomo appiccicato al finestrino, convinto di guidare sapientemente, impegnato a fare l'eco dodecafonico del motore e urlare esaltato i colori delle macchine in vista. L'apoteosi e' stato il passaggio di un ambulanza fluorescente a sirene spiegate, roba che ha generato un tale livello di estasi che 4 British esasperati sono scesi ai piani bassi.

Alice inoltre ha trovato per caso un sacco di soggetti fotografici interessanti e inutili, proprio come piacciono a lei, vi propone qui i suoi 5 favoriti:

1) Lucino, il lampione stanco seduto con le gambe a penzoloni sul Tamigi;


2) Artax, il cavallo di Atreiu, nella palude della tristezza assieme a suo cugino Arcax;

3) Un Homer Simpson inaspettato,

4) Un Salice piangente con gravi disturbi geometrici (per permettere al double decker bus di passare senza restare incastrati tra i rami).


5) La mia mappa di Londra.

Insomma, hanno visto amici vecchi e nuovi, han scoperto le delizie del treno Londra-Pari' e potrebbero farci l'abitudine.

Alice Londonizzatrice

Wednesday, August 26, 2015

Piccoli Massimo Boldi crescono

Grinta: "Vieni Gnomo, andiamo a cambiare il pannolino e levare questa cacca"
Gnomo: "Noo papa'... no cacca ma... PAPPAA! MHUAAAA AH AH AH AHAAAA" (risata sguaiata e incontrollabile)


All'eta' di 2 anni e 2 settimane lo Gnomo ha fatto la sua prima battuta.
E si e' trovato terribilmente divertente.

Cosi' divertente da ripetere il suo sketch quella ventina di volte a beneficio dei suoi genitori che si sa son lenti di comprendonio e potrebbero non cogliere la sua fine ironia!


Alice sghignazzatrice



Wednesday, August 19, 2015

Quasi settembre

Nel giorno esatto del suo compleanno, lo Gnomo ha cominciato a dire SI.
Perché se di NO aveva un intera enciclopedia, con svariate interessantissime intonazioni, (no perentorio, no divertito, no oltraggiato, no dubbioso, no scherzoso, no spaventato, no inamovibile, no monello, no lagnoso, no da manager, no da professoressa di latino, no da prete...) SI invece non lo diceva mai.
Lui per dire SI rideva. Compiaciuto che gli si offrisse quel che voleva. Come a dire "varda te che pure sta tonta c'e' arrivata, finalmente, che volevo che mi disegnasse 'sta benedetta macchinina blu in quell'angolo del foglio!"
Ora dice si'. Anzi, TI.
E non sta zitto un secondo.
Parla, parla, parla, parla da solo, con Alice, con le macchine e con lo spazzolino da denti.
Parla di macchinine, ovo-vie, ponti e ruspe; fa l'elenco della gente che manca (tutti, cazzo!), contratta (inutilmente) sul colore delle mutande e soprattutto ripete come un pappagallo qualsiasi cosa Alice e il Grinta si dicano. Le conversazioni sono tutte corollate dallo Gnomo-eco, una vocina acuta che perde nel vento le R, le L e le S e un sacco di altra roba.
E' simpatico, lo Gnomo-Eco. Un po' rintronante ma simpatico.
Peccato che, tra 2 settimane, nessuno lo capira' e lui non capira' nessuno.

Perche' il primo di settembre lo Gnomo va a scuola.
Aspe', Alice lo riscrive, cosi' forse si prepara pure lei: il primo di settembre lo Gnomo va a scuola.

E visto che loro sono genitori sadici, e che altre opzioni tanto non c'erano, lo Gnomo va in una scuola bilingue. Inglese e Francese.
Sempre che la scuola esista, visto che Alice e il Grinta l'hanno trovata su internet, non l'hanno mai visitata, non conoscono nessuno che la conosca e insomma, capace pure che arrivano li' in sto paesino e al posto della scuola bilingue trovano una bocciofila portoghese, o una chiesa pentecostale, chissa'!
E bon, dopo un mese emmezzo di Italia,  italiano, fra martino e vecchia Fattoria il primo di settembre lo Gnomo va a in mezzo a quelli che parlano strano.
Alice e' terrorizzata.
Pero' non lo da' a vedere, argina le ansie con vagonate di caramelline gommose e  patatine Pai al gusto barbecue e si gode lo Gnomo, che blatera beato, ignaro di tutto. E si prepara ad un settembre al vetriolo.


Alice agitatrice

Monday, August 17, 2015

Bzzzzzzzz... &... Woomp!

Dopo la cittá, la campagna, i monti e il mare era ormai giunto il momento.

Alice, il Grinta e lo Gnomo hanno ripreso il loro teggevvé e son ritornati a Parigi, dove li attendeva il cielo bigio, l'aria di pioggia e un esercito di zanzare venute in vacanza dalle risaie del vercellese (lo Gnomo ha talmente tanti ponfi che pare si sia pigliato la varicella e se gli unisci i puntini che ha in faccia viene fuori la scritta "AUTAN, non servi a un cazzo").
Se c'e' una cosa per cui ad Alice sbrocca il melone sono le zanzare. Soprattutto quelle che la notte decidono di ronzarle nell'orecchio tentando atterraggi di fortuna nei suoi timpani.
Va cosi' fuori di testa che se non ci fosse il Grinta a tenerla si lancerebbe in soluzioni avventate tipo tagliarsi le orecchie come Van Gogh o annaffiarsi il letto di benzina. Lei, che dorme ovunque e comunque e alla grande, se una zanzara le ronza vicino non riesce piu' a chiudere occhio: le prude tutto, persino i peli delle ascelle, ed ha le allucinazioni tattili quindi passa meta' del tempo a prendersi a sberle e a pugni convinta di beccare una zanzara che la sta - quasi- per pungere...  il resto della notte lo passa a grattarsi, furiosamente, fino a trasformarsi in un museo di croste ambulante.
Alla mattina sembra che le abbiano scartavetrato le gambe. Con una grattugia.

Al secondo giorno,  Alice ha visto le succhia-sangue che decoravano i soffitti delle stanze, appese a testa in giu', vampiresche e stronzissime, irraggiungibili e gonfie delle sbevazzate notturne. Ha passato 3 ore a ideare piani geniali per ucciderle (sembrava Willie il Coyote. Solo piu' scema) che prevedevano scale, ramponi, idrogeno liquido e alcool etilico.

Poi ha avuto l'epifania.
Ora e' due sere che dorme come un pascia'. Non un ronzio, non un ponfo. Niente.
Le ha aspirapolverizzate.
Tutte.
Una per una.
Arrampicandosi sui divani e le sedie.
Lo fa ogni sera, prima di andare a dormire, con una soddisfazione che probabilmente manco Erode.

Sapevatelo, grazie ad Alice  Sterminatrice!


Thursday, August 13, 2015

2

Li si è festeggiati come un anno fa. Stesso posto stessa gente.
Una candelina in piú.
E una vagonata di ricordi, risate, pianti, paure, abbracci, sorrisi, storie e passi, tantissimi passi.
E lo stesso stupore.
Che resta.
Perchè è passato un anno ed un continente e tu sei e resti ancora la nostra immensa e inaspettata fortuna sfacciata.



Alice meravigliatrice

Tuesday, August 11, 2015

La spiaggia? Avanti, avanti!

Dopo esservi svegliate al mattino con il tallone di uno Gnomo sul pomo d'Adamo, salutate il gioioso giorno, rotolate fuori dalla tenda, fate colazione, lanciate al cugino Temistocle e lo Gnomo un po' di latte e qualche pezzo di baguette e preparatevi per andare a 'mmare.
La preparazione richiede solo quel paio d'ore, che parranno giorni, durante i quali i ragazzetti tra urla di giubilo, pianti, sghignazzate e litigi svegliano l'intero campeggio e i contadini delle cascine vicine. E infatti attorno alle vostre tende la gente non dura mai molto.
 A quel punto sono le dieci del mattino, voi siete già provate e la giornata è solo iniziata... buttate i bambini sul passeggino e partite all'attacco, perchè vi aspetta il sentiero.
Anzi, il SENTIERO, tutto maiuscolo, quindi datevi da fare con quei bicipiti e... SPINGETE!
Procedete tra i rovi di more e lamponi e fermatevi a rubacchiarne un paio. 
Avanzate verso il sentiero dei tre grandi alberi di fichi, sono lí sulla sinistra, ma non soffermatevi troppo che in uno c'é un nido di vespe dentro e si arrabbiano in fretta... Stanno lì da almeno 15 anni e devono avere tra il fogliame un vespaio grande quanto Milano Marittima.
Procedete con passo spedito e costeggiate il prato delle mucche, poi godetevi il fresco degli eucalipti. Bestemmiate contro gli eucalipti per le loro radici gibbose, tirate su il passeggino e avanzate come King Kong fino alla fine degli eucalipti.
Che se Alice non li ha bruciati e' solo perche' hanno un profumo buonissimo.
Ecco, siete al ponte di legno galleggiante.
Attenzione al fango post-acquazzone, ed attenzione agli ondeggiamenti imprevisti.
Attenzione soprattutto allo Gnomo e a Temistocle che, in questo punto del viaggio, tendono ad avere impulsi di morte e a tentare di lanciarsi nella laguna o di schiantarsi tra le assi rotte... 
Ora passeggiate tra le piante grasse fino agli ultimi alberi, abbandonate i passeggini e dividetevi i ruoli, perchè siete al guado:
uno di voi si caricherá  le borse, l'ombrellone e la tenda da spiaggia in equilibrio sulla capoccia e sará lo sherpa del giorno.

L'altro agguanterá Temistocle e lo Gnomo per le braccia e li trascinerá alla meglio attraverso i flutti tentando di non affogarli troppo e  arginando i loro tentativi di ubriacarsi nell'acqua stagnante (potessero si trincherebbero tutta la melma della laguna!).
Sconosciuti passanti impegnati nell'arte del guado.
Guadate quindi il fiume, facendo attenzione che le teste di Temistocle e dello Gnomo restino oltre il livello dell'acqua (almeno per la maggior parte del tragitto, dai) e pregando che il suddetto livello dell'acqua non sia troppo alto, senno' vi si sputtana la macchina fotografica nella borsa.
Superate le ultime dune e piazzate l'accampamento (ombrellone, tenda da spiaggia, palette, teli, acqua, frutta... manca solo che vi portiate pure un trullo e un menhir, poi potete chiedere al comune il riconoscimento del vostro mini-villaggio come provincia indipendente e mettere su un triumvirato con la Mater e la vicina di spiaggia).
Intossicate lo gnomo in una nube di crema solare spray  protezione 70 (oh, ma come mai la protezione 70 resistente all'acqua non c'e' in Italia? Che a saperlo Alice si sarebbe comprata direttamente un container in ammeriga!) e lanciate due gocce di protezione 30 in direzione di Temistocle, tanto per, che lui dopo 30 minuti al sole giá é un bronzo di Riace.
A questo punto siete appena arrivate, sono quasi le undici e siete distrutte, state per schiantarvi sulla sabbia a faccia in giu' ma Temistocle e' sul bagnasciuga che ulula alla schiuma delle onde e lo Gnomo sta assaggiando le differenti tipologie di alga a disposizione.
Se siete madri serie e responsabili vi lanciate a prendervi cura dei pargoli, che non e' che possono vagare allo stato brado a infastidire i passanti... e poi non e' bene che seguano la dieta alimentare dei balenotteri... 
Se invece siete delle madri degenerate sospirate a fate come Alice, che apre il libro dove aveva fatto l'orecchia (Alice fino a 2 anni fa avrebbe amputato le mani a chiunque si fosse azzardato a fare le orecchie ai suoi libri... ora invece, boh, le piacciono quasi, sti libri un po'strpicciati e con i granellini di sabbia tra le pagine! Sará la vecchiaia?!?), si spiattella e confida nel flebile spirito di sopravvivenza che alberga da qualche parte nello Gnomo e in suo cugino.
Forse.



Se lo Gnomo e Temistocle sono sopravvissuti a questa vacanza al mare, il merito e' tutto della Mater, sappiatelo.

Alice Degeneratrice.

Temistocle (bronzo di riace) e lo Gnomo (bianco marmoreo) impegnati nella zuppa di mare