Friday, February 27, 2015

Souvenir madrileños

Oltre ai 3 chili sul girovita di cui gia' elogiava la morbidezza Alice porta a casa da Madrid altri 2 strepitosi souvenir, entrambi doni della Buba (la cuginetta 8enne che lo Gnomo ormai venera come Creatrice del Mondo e bla bla bla):
Per intanto uno fedelissimoo ritratto del Grinta, fatto su un micro-foglietto di carta:

La Buba, da artista navigata quale e', ha dato pure una brave analisi dell'opera spiegando: "Vedi queste righe qua, attorno a te? Quella e' la tua LUCE OSCURA"
Azz...
Si vede che il Grinta, con il suo sguardo alla Rasputin e l'aria da folle, alle giovani fanciulle non ispira esattamente fiducia.
Il secondo e' un ulteriore dono filosofico. Anzi, un peluche ossimorico:


Peppa Pig in versione fatina dei fiori.
Io come abbia fatto una maiala ad entrare nell'impero delle fate e delle principesse ancora me lo chiedo... Peppa, sei la rivincita delle Bruttine Stagionate!
E perdona lo Gnomo, Peppa, che da maschio stolido non coglie la tua raffinatezza e ogni volta che ti ved, si limita a grufolare come un porcello da tartufo, non riesce a cogliere il tuo stile, la tua essenza femminea e fatata.

Alice souvenirizzatrice

P.s. A seguire un post su giocattoli rosa. E la personalissima battaglia di Alice...

Wednesday, February 25, 2015

Vita da Winx

Riprendiamo qui... Che penserete mica che Alice non abbia ulteriori boiate da dichiarare riguardo alla sua brevissima e delirante esperienza nel mondo del fasciòn?! Suvvia! Che la Treccani alla voce logorroica ci ha messo la sua foto!
Dunque. Vorreste fare le Winx anche voi? Avete sempre sognato di poter ancheggiare su una passerella indossando abiti dal valore di una palazzina storica in zona Vanchiglia? Ma varda quanto siete fortunate, ecco qui una lista dei requisiti da Winx-Landia che Alice ha annotato durante le sue surreali 96 ore nel mondo di Gigio Ciarpami!
Per fare la Winx  occorrono doti particolari e molto specifiche.
Eccole qui:

La schiena a torre di Pisa
La camminata delle Winx richiede che il baricentro venga spostato all'indietro, come se stessero al nono mese di una gravidanza immaginaria. Pare che le Winx siano perennemente sospinte da un vento ostinato e contrario che le fa inclinare come gli ulivi schiaffeggiati dallo Scirocco.

La vocazione da pallina antistress
Tutti le toccano.
Le ficcano i capelli dietro l'orecchio, le spostano una tetta piu' di qua che di la', le aggiustano la mano sul fianco, le infilano gli orecchini, le rispostano la tetta, le aggiustano le scarpe e la posizione dei piedi... ci sono dei momenti che la Winx ha tipo 5 persone tutte attorno che la toccano. Che ad Alice solo a vederla, sta tipina assaltata e deturpata dello suo spazio privato manco fosse una Barbie formato gigante, isudava, smaniava e si legava le mani per non spingerli via ululando.

I piedi di spugna
Oddio, le scarpe.
Le scarpe non sono scarpe.
Sono trampoli.
Sono strumenti di tortura per generare calli, duroni e unghie incarnite.
Sono delle pertiche su cui una volta salite le Winx hanno bisogno dell'assistenza di qualcuno per scendere.
Alice, che potesse vivrebbe in ciabatte, le guardava con una pena infinita.

Una corona di spilli
Mel Gibson ne La passione  in confronto se la doveva vedere con un paio di cotton fioc e qualche
stuzzicadenti.
Mentre provano e passeggiano e camminano gli abiti vengono tutti riempiti di spilli e spillini (ai fianchi, al fondo dei pantaloni, sul collo, sui polsini...) Alice pensava orripiliata alla scena splatter che si sarebbe generata se la tipa fosse inciampata impalandosi come un enorme Gulliver contro un esercito di aghi...

Il dono dell'invisibilità
Ci sono dei momenti, mentre i paggi e i consiglieri di corte discutono cosa fare o meno, in cui la Winx di turno deve saper scomparire... o meglio, deve saper restare li', zitta, dondolandosi lentamente, mentre il mondo osserva e commenta.

I Superpoteri di BarbaForte
Le Winx devono essere di plastilina. Devono riuscire ad entrare dentro vestiti con le maniche larghe quanto il rotolino della carta igienica esaurito, devono camminare inguainate dentro gonne stritolanti, fondamentalmente camicie di forza per le ginocchia, facendo la faccia di quelle che libere e felici fan parapendio con un tampax come amico. Devono poi avere la forza bruta e la resistenza fisica di un Mordiroccia, perchè alcuni di quei vestiti pesano quanto una carcassa di vitello. Sono decorati di swarowski e strass (che vuol dire che ti seppellisci sotto una fitta rete di ghiaia e vetri), hanno veli su veli (che finiscono per diventare stratificazioni rocciose) ed hanno forme e tagli che più si addicono ad un remo da vogatore o ad una baguette piuttosto che ad un essere umano.


Perche' il lavoro della Winx sembra una minchiata pazzesca e invece, gente, e' roba quasi da super eroi...

Alice Winxizzatrice

Monday, February 23, 2015

memorie madrileñe

La famiglia Toposkiewicz ama  dedicare ore ed ore una particolare un'attivita': mangiare.
Nelle 48 ore passate a Madrid circa 33 sono andate ingurgitando cibo, perche' la colazione si trasformava in bruch, il brunch in pranzo, il pranzo merenda, la merenda in cena e la cena in spuntino notturno. Torte al cioccolato svettavano sulla tavola tra monti di mortadella, vallate di prusciutto crudo italiano e vulcani di formaggi francesi. Orde di alette di pollo fritte assediavano cumuli di cevice, riso con uvetta e salsine svariate...  Il paradiso del colesterolo.
Alice porta a casa tanti ricordi belli e leggeri e tre chili pesantissimi acciambellati sul giro-vita che saranno davvero difficili da abbandonare. Un abbraccio adiposo da parte della famiglia che restera' con lei chissa' fino a quando...
Lo Gnomo ha amato tutti. Si e' ritrovato in una casa con 15 persone, tra cui 5 ragazzini dagli 8 ai 15 anni che l'han pacioccato, strapazzato, rincorso e che han sopportato eroicamente la sua invadenza  e molestia (si, lui era quello che demoliva le costruzioni dei piccoli architetti e rubava i pennarelli e le matite alle giovani Frida Kahlo per ficcarseli in bocca e nelle orecchie).
Lo Gnomo e' stato folgorato dalla passione per la Buba, la cugina ottenne, una volta tornato a casa ha passato la mattinata ripetendo "Buba? Buba! Buba? Bubaaa!" millemila volte e ancora non si capacita che Alice non l'abbia messa in valigia... 
Lo Gnomo ha anche trascorso 48 ore nella stessa casa con un gatto dalla pazienza infinita, che non si stancava di avere perennemente al seguito uno Gnomo ossessivo e innamorato che continuava a sfiorargli il pelo e ad offrirgli giochini e fazzoletti sporchi come pegni d'amore... Miao era la prima parola che pronunciava la mattina (e Buba l'ultima della sera...).

Insomma. E' stato bello, vorticoso e saporito!
Ora tocca riacciambellarsi nella quotidianita', rimediare con skype e stampare foto su foto, perche' le facce di chi ci vuol bene restino comunque con noi, ad ammiccare dai muri e tra gli album fino al prossimo volo...

Alice Madrid-izzatrice

Friday, February 20, 2015

Hasta luego!

Questo blog e i suoi eroi partono tra poche ore per un weekend a Madrid (Ollè!).
Alice sperava di poter mettere in valigia occhiali da sole e infradito ma pare che ci sia solo neve e freddo ad aspettarli.
Partono per una rimpatriata del lato europeo dalla famiglia dei Grinta, i Toposkyewicz (oh, non immaginatevi chissà che gruppone da 100, in tutto fan si e no 15 Toposkyewicz emmezzo, eh!).

Per loro non ci saranno il Prado e la plaza Mayor  ma in compenso una 48 ore di  suoceri, zii e cugine. Che è meglio assai, visto che il Prado e la plaza Mayor stan sempre li e non van da nessuna parte mentre la famiglia del Grinta sta sempre  sbriciolata per vari continenti come le mollichine di pane di Hansel e Gretel... è un evento eccezionalissimo che siano tutti nello stesso fusorario (complice la cucina che è tornata qui in vacanza... dall'indonesia), roba da farci un servizio sul tiggì!
Voi però state chiusi in casa, che una così alta concentrazione di Toposkyewicz tutti assieme può generare sussulti imprevisti nell'equilibrio cosmico.

Bon, loro vanno...

E questa volta i riscaldamenti li lasciano accesi al minimo!

Alice Viaggiatrice

Wednesday, February 18, 2015

La classè de franscè

Quando Alice arrivò a broccolino, con in tasca 10 parole inglesi (tra cui Coca-Cola e hot dog), trovò il corso gratuito di inglese della Public Library.
C'erano lei ed altre 29 anime appena approdate, prevalentemente ragazzi ispanici, fanciulle dell'est (russia e moldavia), alcuni koreani e cinesi ed un insegnante nero, grande grosso e con un vocione dirompente e lunghissimi dread. Lei era l'unica balenga arrivata dall'unione europea.
Il corso se lo ricorda ancora, era come stare dentro un libro... Una zuppa di culture e di inglese sgrammaticato talmente surreale e stravagante da essere mille volte piu' istruttivo di un'Intensive English Class a Columbia.

E poiche' la storia si ripete, appena arrivata nella banliù, con in tasca 10 parole francesi (tra cui champagne e baguette), Alice trovò il corso gratuito del paesello.
Da ottobre lei tutti i martedi' e i giovedi', dalle 2 alle 4 del pomeriggio, prende il suo quadernetto, la penna tratto-matic nera (servirebbe un post a parte in onore della penna trattomatic nera, ma non ha tempo) e va alla sua classe di fransce'.
La classe questa volta e' piccina, composta da Alice (ancora una volta unico rappresentante dell'unione europea) una vecchina vietnamita dolcissima che pare fatta di porcellana, con l'apparecchio acustico ad un orecchio, 6 nonnine cinesi in pensione che però sembrano tutte più giovani di Alice tanto hanno la pelle liscia e i capelli curati, una signora marocchina con il velo colorato e i vestiti lunghi pieni di ricami e perline  (e che fa le crepes marocchine piu' buone del quartiere!).
L'età media è 142 anni emmezzo, ma Alice spariglia le carte.
Le nonnine cinesi sono arrivate in Francia da giovani, hanno passato la vita a lavorare dentro fabbriche e sartorie cinesi, con altri cinesi, in cinese. Ora che sono finalmente in pensione la mattina vanno a fare tai chi e al pomeriggio vengono ad imparare il francese.
Alice le guarda come se fossero dei super eroi, perchè la tenacia e la voglia di spaccarsi la testa sui congiuntivi e sulle liasonz, a 70 anni suonati, le pare una dote pazzesca!
Fanno i compiti tutte le settimane ed ai margini dei brani da leggere creano fitte trame di ideogrammi...  in realtà, dal punto di vista grammaticale, son pure brave, e' la pronuncia che le massacra!
Quando la professoressa vuole farsi quattro risate vien fuori con scioglilingua tipo:

Les chaussettes de l'archiduchesse sont-elles sèches ? Archi-sèches !

Dopo 5 minuti il livello di sputacchiamento e' ai massimi storici, e dopo 10 le nonnine hanno la lingua felpata e l'aria sconvolta.

Il corso, nonnostante il francese di Alice faccia cagarissimo, le vien facile, forse fin troppo ma, esattamente come la classe di inglese della public Library 8 anni fa, lei non lo cambierebbe per nulla al mondo, perche' ogni volta torna a casa con una storia nuova,  surreale e stravagante.. .
E poi e' l'unico corso che ha trovato in cui lasciano che si porti ampresso lo Gnomo!

Ci sono dei giovedi' pomeriggio in cui mentre Alice delira di arci-duchesse in francese in compagnia della cricca di nonnine cinesi lo Gnomo, parcheggiato nel passeggino vicino all'unico radiatore, socializza con Sahad, il nipotino unenne dellla nonna marocchina, pure lui portato a fare da pubblico ai deliri grammaticali.
Pure lui, alla fine, di storie surreali e stravaganti ne sta gia' collezionando un po'...

Alice francesizzatrice

Monday, February 16, 2015

Un vecchio e un bambino

Foto 1)
Broccolino, Niu Iorche.
Il cartello che c'è all'ingresso di tutti i giardini per bambini, con la lista dei divieti tra cui quello che da sempre ha più incuriosito Alice:
"Il divieto di accesso agli adulti  non accompagnati da un bambino".
I primi anni, d'estate, Alice e il Grinta guardavano da oltre le sbarre con invidia i bimbi e i ragazzi giocare tra gli sprinklers, e si chiedevano se qualcuno avesse mai pensato di offrire un servizio di bambini in affitto per chi, come loro, di bambini non ne aveva manco mezzo ma avrebbe pucciato volentieri i piedi nelle pozze d'acqua schizzandosi con i figli altrui...

Foto 2)
Piazza d'Armi, Torino.
Un vecchietto mai visto prima (e mai più rivisto) passa accanto allo Gnomo, che sgambetta poco distante da Alice, lo prende improvvisamente per mano e gli dice:
 "Dai, andiamo a passeggio io e te! Molliamoli qui mamma e papa'!".
Lo Gnomo lo guarda perplesso, pero' si vede che il tizio ha l'aria convincente, quindi si incammina soddisfatto e anzi, dopo un po' e' lui che si trascina ampresso l'ottuagenario...
 I due figuri si allontanano per una buona ventina di metri (in proporzioni gnomiche già stavano in Val d'Aosta), entrambi con aria malandrina, poi il nonnino fa dietro front e riporta lo Gnomo dove era.
Saluta e riparte in cerca di nuovi compagni di passeggiate.


Alice, non sa se sia giusto o sbagliato, ma ora che e' tornata a passeggiare per la Vecchia Europa pensa che quel divieto alle porte dei giardini  ammerigani sia un'occasione mancata in nome della paura e della prevenzione. Perchè è bello poter stare in un paese dove un vecchietto può, se vuole, guardare dei bimbi giocare (diamine, Alice ADORA guardare i bambini giocare, ne ha fatto un lavoro, tanto le piace e la intriga!), e  persino farsi una passeggiata accompagnando una mano piccina  senza per questo essere visto come uno coso schifoso e pericoloso.

Alice passeggiatrice

Saturday, February 14, 2015

San Valentino. O San Scarpino

San Valentino: quel giorno dell'anno uguale a tutti gli altri non fosse che qualsiasi cosa Alice e il Grinta facciano l'uno per l'altra viene accompagnata dalla frase "Per te, amore, e buon San Valentino!"

Grinta :"Ce l'abbiamo il burro non salato?"
Alice :"Cerrrto! Apposta per te varda... tie', buon San Valentino!"

Alice: "L'hai gia' fatto il caffè?"
Grinta: "Certo amore... Voila'! Buon San Valentino!"

Alice: "Passami il parmigiano di nuovo va..."
Grinta:"Evvabbe', solo perchè è San Valentino..."



Caro Grinta, comunque oggi è San valentino e io sono un po' gelosa, perchè tutte le attenzioni sono sempre per loro e mai per me!
Le massaggi, le accarezzi, le spalmi di cremine idratanti con costanza e regolarita'... Le spogli con delicatezza e mani esperte dei loro lacci perchè non si sporchino ed hai persino comprato dei cazzilli astrusi di metallo e legno per poterle tenere sempre in forma, prestanti e come nuove, una roba che probabilmente al mondo usate solo tu e Sarah Jessica Parker.
Ho capito che sono il tuo paio di scarpe eleganti, ho capito che sono in cuoio e le ami tantissimo, ma se non la pianti prima ti faccio trovare una soletta ergonomica decapitata sul guanciale del letto.
Se non bastasse te le affogo dentro una bacinella di cemento e ketchup.

Tua, gelosissima,
Alice de-scarpizzatrice


(Qui sotto le sue rivali in amore, tutte sberluccicanti, che la guardano con sufficenza, lei che stamattina manco si e' pettinata...)
Addendum:
Il Grinta, dopo aver visto la foto delle sue amanti ha commentato triste: "Sei ingiusta. Hai fatto la foto quando avevo solo dato due mani di crema... li' sono ancora senza lucido! Devi dirlo, che con il lucido sono MOLTO piu' belle di cosi'!"

Sopprimetelo prima che decida di dare un nome alle ciabatte da casa...

Thursday, February 12, 2015

Lo Gnomo e le Clementine

Alice e' capitata su questo:
moms-share-their-kids-most-ridiculous-eating-habits-talk-about-picky!

Ora, lo Gnomo tende a mangiarsi pure le pietre e anzi, a qualsiasi ora del giorno e della notte e' pronto a spalancare le fauci e inghiottire nuove prede.
(qua sotto una diapositiva, rilasciataci da Piero Angela, in cui lo Gnomo divoratore viene immortalato nel suo habitat di caccia naturale mentre devasta un innocente tortino alle verdure)

Eppero' proprio in questi giorni ha sviluppato la sua prima chiara follia alimentare.

Eccola qui:

Ciao, Sono Tittan, ed adoro i mandarini!
Ma sono anche un frutto perfido e subdolo quindi li mangio solo se mia madre morsica via un pezzetto di ogni singolo spicchio davanti a me prima di porgermelo. Se prova a darmi l'intero spicchio lo stritolero' a mani nude fino a che tutto il suo vischido sangue arancione non sara' sgorgato dal suo corpo immondo. Poi non soddisfatto lo sbattero' e schiacciero' con violenza e ripetutamente sul ripiano del seggiolone per essere sicuro di averlo definitivamente ucciso, producendo schizzi di succo come in ogni scena splatter che si rispetti.
E che quella la' non si azzardi a tentare di fregarmi, magari offrendomi spicchi gia' tagliati con un coltello... Io li voglio solo decapitati, davanti ai miei occhi, con la testa strappata da denti aguzzi, che hanno da soffri'! Se sono affettati da un mero coltello, dopo averli osservati uno per uno e messi in fila li lancero' giu' dalla mia rupe-seggiolone.
Because.
This.
Is.
Sparta.

Alice mandarinizzatrice

Monday, February 9, 2015

i Dobloni d'oro dell'Accademia

Nel mondo parallelo che il Grinta chiama "Accademia" tutto è misterioso e imperscrutabile. Soprattutto gli aspetti economici. Che già il fatto che al momento paghino il Grinta semplicemente per stare qui a pensare e delirare teorie delle decisioni è bizzarro anzichenò.
Comunque, sempre tramite queste vie misteriose e imperscrutabili sono arrivati dei dobloni d'oro. Ottimo! Cosi' Alice si comprera' dei calzini nuovi! Invece no. Codesti dobloni d'oro, come in qual si voglia fiaba che si rispetti, giungono con delle condizioni! La fatina dei Dobloni ha lanciato un incantesimo, ed essi possono essere impiegati per un unico scopo, ovvero garantire l'amoroso amplesso di menti e cervelli tra il Grinta e il suo Amante Microeconomico. Che altri non è che il marito di Smirne, la gemella turca di Alice (devono averle separate alla nascita, perche' ovunque vadano assieme, complici i capelli sconvolti di entrambe, i colori mediterranei e l'inglese con accento, vengono immancabilmente prese per sorelle).
Essendo Smirne e Amante Microeconomico in quel di New yorche, tra l'altro belli indaffarati con un pulcino implume di 4 mesi, i dobloni d'oro possono essere usati solo in voli intercontinentali, colazioni di lavoro e cene fuori.
Indi per cui, mentre il curriculum di Alice resta a invecchiare nelle botti di rovere, qui l'intera ciurma della Toperie partirà verso fine marzo per un mese di trasferta nuovamente a New York.
Che fa strano, perchè sarà un po' come partire da quella che casa ancora non è, e andare a visitare quella che casa ormai non è più.
Alice deve ancora sbrogliare una serie di misteri tipo: essendo lo Gnomo cittadino ammerigano, è possibile fargli un'assicurazione sanitaria turistica o dovremo passare 30 giorni tenendolo avvolto nel bubble-wrap, nutrito a base di pastine e in bianco e conservato sotto una teca di vetro rivestita di amuchina per evitare eventuali lussazioni-cagotti-infezioni-incidenti?
E poi, visto che qui si tornerà su nei monti a salutare i genitori biologici dello Gnomo, come si fa a sopravvivere ad un viaggio di 9 ore tirate in macchina con un bambino di 18 mesi? O detto piu' semplicemente, dove si comprano i tranquillanti per rinoceronti?
E ancora, quanto è il massimo numero di giorni che una coppia con bambino può accamparsi sul divano di amici prima di essere denunciabili per squatting?

Alice vi lascia con questo video... La grassona al centro e' lei, tra pochi anni, con una parrucca bionda in testa.
Sul serio.
Lo spirito e' il suo.
Alice volatrice


Saturday, February 7, 2015

C'era una volta il Tempio della Pace. Poi arrivo' Gardaland.

C'era un tempo, un tempo non lontano, in cui Alice andava in bagno e faceva la cacca.
Era un momento bellissimo, in cui lei, seduta sul suo trono di porcellana scintillante, leggeva libri, fumetti, giornalini e alle volte, in mancanza di meglio, pure le etichette del bagnoschiuma con le istruizioni d'uso e gli ingredienti dai nomi intriganti come il Polietilene o ancora meglio il Methylchloroisothiazolinone. Perche' la cacca, da che lei ha 7 anni, e' un momento letterario. Alice andava in bagno e c'era una soddisfazione incredibile nell'uscire solo una volta finito il capitolo, o l'articolo, o il fumetto di turno.
Ora no.
Ora Alice va in bagno ed e' un po' come andare allo stadio, con la gente che batte i piedi sulle tribune, fa i cori e le ola. Perche' da quando lo Gnomo si e' evoluto a Gnomus Erectus Alice va in bagno con la cricca al seguito. Lei, lo Gnomo, millemila peluches,  un numero imprecisato di pezzetti di Lego e tappi del latte.

Va in bagno e invece di rilassarsi leggendo Calvin e Hobbes canta, fa cucu' con gli asciugamani, sorveglia che lo Gnomo non si spacchi la testa contro il sifone del lavandino e che non si ficchi in bocca il rasoio del Grinta, fa ballare la mazurca al Panda e suona i tubi vuoti di carta igienica come fossero flauti di Pan.
E quando esce dal bagno, con al seguito la solita processione di Sant'Antonio, e' soddisfatta se nessuno dei peluche di corte dello Gnomo e' volato in acqua, se lo Gnomo non si e' mangiato 100 rotoli di morbidezza in carta igienica e se, in mezzo a tutto quel ballare e cantare, e' riuscita pure a preservare la sopravvivenza della sua vescica e dei suoi sfinteri.
Ed ora va in bagno, che tutto questo parlar di cacca l'ha ispirata... Il tempo di radunare il Circo Togni e via, pronti per una nuovo show nell'intimo prive'!

Alice bagnizzatrice.

Wednesday, February 4, 2015

Il Decalogo delle Winx, by Maga Mago'

Il giorno successivo, quando Alice si presenta nel bianco regno di Gigio Ciarpami, si rende conto che la selezione delle efebiche giraffe non è ancora conclusa.
Questa volta, invece che essere l'intrusa nella fila di gnocche, è l'intrusa nella fila della giuria, e si ritrova seduta dietro una scrivania a guardare le watusse che sfilano per esser pescate e selezionate da Gigio e la sua corte di paggi.
L'intero processo dura un po' più di mezz'ora, durante la quale Alice compone uno studio antropologico della specie modellistica che le si presenta davanti.
Per intanto chiariamo che le modelle in realtà hanno una vita emotiva normale, come il resto del mondo. Cioè uno le vede sempre con quest'aria bizzarra stampata in faccia,  ma quando sono lí che si mangiano un kit kat mini sorridono, e ridono pure, e fanno battute e facce buffe e insomma hanno l'aira di comuni mortali.
Quando invece sfilano, no.
Quando sfilano si trasformano.
Alice ha individuato 4 categorie di modelle, basandosi sul tipo di trasformazione che mettono in atto.
 Ecco per voi (perche' no, non poteva proprio tenersele per se, 'ste idiozie!)

La ninfa sorpresa a farsi lo shampoo al fiume
Ha l'aria ingenua e lo sguardo da cerbiatto davanti ai fari di un tir, pare sia appena stata sorpresa da chissà cosa, o chissà chi, forse l'hanno tenuta chiusa dentro una scatola per 6 mesi ed ora vede finalmente la luce? Oppure e' uscita direttamente da un dipinto rinascimentale, tutta fragile ed elfica, friabile come un pavesino, che per andare in giro probabilmente si avvolge in strati di carta velina. Non cammina ma fluttua, si muove piano come i paguri che attravesan la strada, ha un'espressione stupita riassumibile in:


"Oddio! Qualcuno mi sta guardando?!? Ma che anno e'? Dove siamo?"

L'incazzata a cui hanno sbagliato il 740
L'incazzata ha la stessa aria allegra di Alice in piena sindrome premestruale:
le sopracciglia incurvate come insegnano le cattive della Disney e lo sguardo sereno e rilassato di Jack Nicholoson in Shining.
La camminata è decisa e tranciante, non e' lei che cammina, e' il mondo che le viene incontro e le fa da tapis roulant.
E' meglio non romperle le balle se non vuoi che ti stacchi la testa a morsi, come le mantidi religiose.
L'istinto e' quello di mimetizzarsi con lo sfondo per evitare che ti pianti un tacco 14 nell'aorta infastidita dal tuo respiro.
Ha un'espressione riassumibile in:

"Che cazzo guardi!?! Guardi me? Stai parlando con me?!  Hai detto a me?!"



L'impegnata. E non ha certo tempo per spiegarvi in che cosa!
L'impegnata cammina come se al mondo ci fosse solo lei. Anzi, come se l'avesse appena fatto lei, il mondo, colline e steli d'erba compresi e 'mo stesse valutando se va bene o se non sia meglio rifarlo da capo.
Guarda un punto perso nell'orizzonte, ha chiaramente da fare, roba seria, tipo decidere le sorti del Nasdaq o andare a inventare un nuovo mascara, comunque e' roba importante, mica come voi.
Deve andare da qualche parte e camminerà pure sul cadavere di sua madre per arrivarci.
Al contrario dell'incazzata non mette paura, magari potrete pure incrociarne lo sguardo, ma tanto voi per lei non esistete.
Siete alla stregua dei degli scarabei stercorari.

Ha un'espressione riassumibile in:









"Guardami, non sei nessuno. Non ti filano manco le mosche e mi annoia il solo pensiero della tua misera esistenza"


Le Aliene, direttamente dall'Area 51 
Hanno tratti irregolari, asimmetrici, spigolosi...
sembrano dei Picasso tridimensionali e sembrano costantemente spaesate, come appena approdate dalla galassia BOH del settore WTF475.
Le aliene fanno quasi un po' paura a vedersi, spesso sono pure bruttarelline rispetto alle altre categorie.
Hanno un'aria assente, un po' lobotomizzata ed un'espressione riassumibile in:


"... Ma la mia navicella spaziale? L'avete vista? Non l'avevo parcheggiata qui?..."


Quello che hanno in comune, tutte, è il fisico da stecco di bambù. E l'altezza.
Sono tutte chilometriche, e magrissime (che tipo l'avambraccio di Alice era grosso quanto la coscia di una di loro), senza curve e con un corpo molto adolescenziale se non proprio androgino.
Alice si porta a casa per riflettere il commento di Gigio su una modella scartata perchè "un po' troppo gonfia" (commento accompagnato da un movimento rotatorio all'altezza del petto che richiamava i movimenti circolari di un pap test). Gigio caro, non è gonfiore, si chiaman tette. Parte strutturale delle fimmene mammifere. Sennò la prossima volta a sfilare ci puoi mettere la nazionale di basket  che porta a cavalluccio il coro dell'Antoniano e avemo risolto il problema.

Alice categorizzatrice