Saturday, January 31, 2015

Maga Mago' trova lavoro

Ed ecco a voi il primo post delle avventure di Maga Mago' nell'impero di Gigio Ciarpami!
[Squilli di tromba, applausi in sala e brusio di eccitazione]


Alice riceve tramite vie traverse e imperscrutabili (leggi antichi amici del Grinta risalenti al pleistocene) una bizzarra offerta di lavoro per 4 giorni con la seguente descrizione:
Occorre che il candidato sappia scrivere italiano correttamente.
Occorre che il candidato sia a Parigi.
Occorre che il candidato sia disposto a lavorare sino a tardi.
Occorre che il candidato abbia "una infarinatura di moda".
Soddisfando Alice 3 punti su 4, si presenta sul luogo dell'appuntamento per capire COSA dovra' fare e come e perche'.
L'appuntamento e' in un edificio di Gigio Ciarpami, con bodyguard all'ingresso e tanti open space bianchi. Lei entra e viene fatta accomodare ad aspettare in una sorta di corridoio con tantissime sedie vuote tutte in fila. Per rispetto alla geometria si siede esattamente in mezzo, e circondata da tutto quel bianco e quel vuoto lascia che i suoi due neuroni partano per la tangente e pensa ai cotton-fioc, alla schiuma da barba e alla crema dei marorn glace'.
Mentre e li' che allucina nel bianco e nel vuoto, all'ingresso dell'edificio arriva un carico di bellezza e magrezza e il corridoio nel giro di 10 minuti si riempie di fanciulle alte quanto pali della luce e di una magrezza impossibile. Essendo Alice nel mezzo, non riesce a non sorridere come un'idiota da sola, perche' si rende conto di aver appena creato una versione vivente di Trova L'intruso, in cui c'e':
Barbie magia dei Fiori,
Pocahontas,
Le Ninfe dei Boschi al gran completo,
Jessica Rabbit,
Le Winx,
Mulan,
Lady Oscar
L'intera famiglia di Ariel la sirenetta
Cenerentola
Le Gemelle Kesler
La Sposa Cadavere
Trilli
le Mew Mew
... E lei, Maga Mago'.

Le 30 fanciulle arrivano tutte indossando scarpe basse o da ginnastica e vestiti comodi, poi come si siedono tirano fuori dagli zainetti e dalle borse degli stiletti a spillo di vari colori ma tutti alti quanto la testa di Alice. Una volta indossati, le fanciulle raggiungono una tale altura che probabilmente vanno in carenza di ossigeno... Alice, che comunque e' un dignitoso metro e 74, si sente un umpa lumpa e pensa a come e' strano vedere sotto il mento di cosi' tanta gente!
Hanno libroni sotto il braccio pieni di foto loro, si mettono educatamente in ordine di arrivo (tranne Alice, che fa l'asso sparigliante ovviamente) e parlano tra loro principalmente in inglese, lingua franca per tutte, ma Alice sente anche tanti suoni dell'est e forti accenti Americani.
Vengono lasciate ad aspettare per 20 minuti, poi a turno entrano in una stanza, ci passeggiano dentro facendo 1 giro ed escono. Il tutto prende forse 7 secondi netti. Poi come sono arrivate sciamano via.
Quando la tizia del lavoro finalmente si libera, Alice e' di nuovo sola nel bianco e nel vuoto e si chiede persino se 'sta roba surreale sia successa davvero oppure no... che abbia davvero allucinato in tutto quel bianco?!
Forse perche' sta ancora pensando agli stiletti e all'esercito della magrezza della spiegazione del lavoro non ci capisce molto, tranne che si, glielo danno, e deve presentarsi domani alle nove del mattino e finire a chissa' che ora di sera.
Esce fuori, ha passato un oretta nel corridoio a deprivazione cromatica, e persino il grigiore del cielo Parigino le pare allegro...  riprendersi torna a casa a farsi una tisana con le gocciole di importazione.
Domani Maga Mago' va in avanscoperta nel mondo della moda.

Alice Modaiolatrice

Saturday, January 24, 2015

Maga Mago' e le Winx I

Alice e' una con l'entusiasmo facile, anzi facilissimo.
Anche per robe bizzarre (l'ukulele, gli origami dinamici, le costellazioni, la vita sessuale degli squali... you name it!), e' facile che si esalti e si infervori.
Ci sono pero' delle eccezioni.
Delle robe per cui non le e' mai importata una beneamata mazza. Cose che la annoiano. Da sempre.
In particolare:

-Tutto quel che ha a che vedere con il mondo economico (salva il Grinta, via, solo perche' la fa ridere).
-I vini, con le loro classificazioni e descrizioni astruse tipo "Gusto stellato con retrogusto di dopo-sole Nivea".
-La moda. Tutta.
Lei che legge con passione pure i bugiardini della tachipirina non riesce a capire cosa farne di una rivista tipo Vogue, dove ci sono 5 pagine di articolo (che dice pochissimo, tra l'altro) e millemila foto di tizie tutte sifiliche, messe sempre tutte storte, attorcigliate su se' stesse oppure spalmate contro un muro (eccerto, pesano 30 chili, un colpo di vento le porta via e le scaraventa contro l'arredamento stradale!) e sempre con l'aria incazzatissima o sconvoltissima manco un piccione le avesse appena defecato sull'acconciatura.

Alice odia lo shopping, detesta i camerini ed il 90% del suo guardaroba e' costituito da regali o da roba di seconda mano.
Ha un paio di scarpe per stagione. Uno.
Ha un cappotto. Uno.
Alice ha lo stile modaiolo di una vecchia quacchera tirchia. Si veste perche' non vuol prendere freddo, tutto qua.

Alice sta alla moda come Maga Mago' al convegno delle Winx.
Ebbene.
Sappiate che la vostra Maga Mago' passera' i prossimi 3 giorni nel backstage della sfilata del Sior Stilista Gigio Ciarpami circondata dal efebiche pixies. A fare cosa ancora non l'ha ancora capito, inizialmente sembrava una cosa impossibbbbbile, poi pareva una cavolata semplicissima, ora pare essere una gran rottura di balle... Ha altri 3 giorni per capirlo, e farlo, ed e' un pelino preoccupata, ma se sopravvive (e se a Gigio Ciarpami non piglia un ictus davanti ai capelli da Super Sayan di Alice e ai suoi maglioni delle nonna fatti a mano) poi vi racconta!
Voi pensatela.
E immaginatela come una foca monaca che sghignazza in mezzo alle sirenette della Disney.

Alice Modaiolatrice



Friday, January 23, 2015

Il Laido Essere Geometrico Orribile

C'era una volta Il Laido Essere Geometrico Orribile.
Era perfido e cattivo, creava mine anti-uomo e trappole per innocenti.
Poi le fate si riunirono e decisero di scendere in campo e combattere per il Bene dell'Umanità.
Fu una battaglia terribile, con esplosioni e incantesimi che scoppiettavano di qua e di là, fatine mutilate, folletti artificieri, interi pezzi di pianeta bruciacchiati come caldarroste (tipo che il Sahaara prima era come l'Abruzzo).
Le fate riuscirono infine a intrappolare lo spirito del Laido Essere Geometrico Orribile nel corpo di un giocattolaio nordico, dove è racchiuso tuttora.
Il Laido Essere Geometrico Orribile è però sempre vivo, perfido come sempre, desiderioso di portare in ogni casa pena e dolore, e alle volte prende il controllo del povero giocattolaio.
Ora invece di mine anti-uomo il L.E.G.O. crea blocchetti di costruzioni dagli spigoli demoniaci, che attaccano la debole pianta del piede non lasciando scampo.
Per questo nella topaia, a intervalli regolari di 20 minuti circa, si ode Alice ululare anatemi contro di lui:
AhahahamaledettoLEGOdiMMERdalaidoeinfamemihaattaccatoancoraaa!!
Non son più mine anti-uomo, ma limortacci se fan male.
Tra 6 mesi, dopo un tale allenamento, la pianta del piede di Alice sarà pronta per andare a passeggiare sui carboni ardenti assieme a Giucas Casella.

Alice smadonnatrice

Saturday, January 17, 2015

La settimana enigmistica in 3D

Lo Gnomo la mattina fa colazione con il latte in tazza e puccia dentro i biscotti con una professionalità e una precisione che mancano tuttora ad Alice, però poi si fa pure il suo cicchetto con il biberon, perché è un vizioso.
Solo che alle volte il biberon scompare. Per giorni.
Perché lo Gnomo, in preda alla sindrome di Scrat (Presente lo scoiattolino dell'Era Glaciale?), lo imbosca in anfratti che diventano ogni volta più difficili da immaginare.
Che a voi sembra facile, ma Alice per trovare 'sto intruso ci ha messo tutta la giornata!



Alice smadonnatrice


Tuesday, January 13, 2015

Manattàn 0 - Banliù 1

Manattán:
Per 4 anni, tutte le mattine, alla stessa ora, Alice entrava nel bar vicino alla scuoletta e ordinava un caffe', small, semplice, senza zucchero o latte. 90 cents tutte le mattine.
Per 4 anni.
Passarono 2 anni interi prima che il tizio del bar, al momento dell'ordinazione, le concedesse un labile segno di riconoscimento, tipo un cenno d'intesa con la testa prima di chiederle "che vuoi?". E ci volle un altro anno emmezzo prima che sempre lo stesso tizio del bar vedendola entrare le chiedesse: "il solito, vero?".
A lei parve di vincere la cittadinanza americana, con quel "il solito" detto dal barista.
Era un po' come aver raggiunto lo status di autoctona, ed essere entrata nell'élite.

[Piccola digressione:
Alice  e' una  persona orribilmente noiosa, fiera di esserlo, ed e' felicissima quando al gente se ne rende conto.
In questo lei e il Grinta sono l'uno la nemesi dell'altro, 
Alice e' una di quelle che la pizza la ordina SEMPRE uguale. Ovunque. Cascasse il mondo. per di piu' la pizza piu' noiosa del mondo: Margherita. Perche' le piace sapere cosa la aspetta, e perche' una margherita non delude mai. Il Grinta invece deve leggere l'intero menu' 15 volte, fare un'analisi dei rischi e poi optare per la pizza piu' stravagante ma con maggior probabilita' di possedere proprieta' organolettiche originali e genuine.
Il caffe' per Alice e' SEMPRE macchiato, il Grinta alle volte piglia il cappuccino, altre un caffe' lungo, altre ancora una cocacola, per dire].

Banliù:
Alice 2 volte a settimana va sempre agli stessi 3 banchi del mercato.
Dopo un mese l'italiano dei salumi e dei formaggi la saluta e le suggerisce cosa prendere, e quando non e' andata al mercato per una settimana e l'ha poi rivista le ha chiesto se andava tutto bene.
Dopo 2 mesi l'arabo della frutta e della verdura indovina cosa vuole e anzi, alle volte le ricorda quel che si dimenticherebbe, tipo che l'altro giorno quando lei ha fatto cenno di volere il conto l'ha guardata e le ha detto: "E le cipolle no?!" "A gia', cazzo, le cipolle! Si, bravo, 3 cipolle. Poi il conto".
Dopo 2 mesi che va dalla stessa panettiera la panettiera la saluta, saluta lo Gnomo per nome e gli garantisce una botta di zuccheri complessi offrendogli ogni volta un dolcetto ipercalorico nuovo.


La scorsa settimana, di ritorno dal giro del mercato, Alice ha perso il portafoglio, con dentro i soldi, la patente italiana e la carta bancomat.
Disperazione e sconforto, ha rifatto la strada da casa al mercato con gli occhi incollati a terra poi, arrivata ai primi banchi, ha visto la ressa umana si e' arresa, che tanto qualcuno di sicuro il suo portafoglio l'aveva gia' trovato e fatto sparire.
Vola a casa, blocca la carta e si consola con tanta cioccolata.
Mentre sta per entrare in coma glicemico suona il telefono. Un numero sconosciuto.
"Ciao, sono Gigetto, del banco dei formaggi. Vuarda che aggi' trovato il tuo portafoglio, te lo tengo, passa quanno vuoi, ok?".

Gigetto. Gigetto adorato che non solo trovi il mio portafoglio, ma riconosci pure la mia faccia da schiaffi di 10 anni fa. Tu che invece di pigliarti i miei 22 euro e 70 cents prendi tutto e metti da parte. Tu che chiami pure l'elenco delle pagine bianche francesi per procurarti il mio numero di telefono fisso e rassicurarmi che i miei averi sono al sicuro.
Gigetto, io per te, e quelli come te, tutta la vita nella banliù e alimortacci loro a 'sti cosmopoliti metropolitani de manattán!

Alice fortunellatrice (che comunque si, ci ha avuto piu' culo che anima).






Sunday, January 11, 2015

Charlí & Parí

Oggi c'era tutta Parigi, a Parigi.

C'erano i signori con il bastone che passeggiavano lemmi lemmi, le mamme con i bambini e i passeggini, le madame impellicciate con il rossetto rosso e i ragazzotti fricchettoni con le giacche colorate. C'erano i cinesi, gli spagnoli, i senegalesi, gli inglesi, gli arabi, i messicani. C'erano i poliziotti, gli ebrei, i musulmani e i cattolici. C'erano tantissime bandiere, tantissime vignette e millemila cartelli.

C'erano gli elicotteri della polizia, e i cecchini tutti vestiti di nero, come i ninja di Bruce Lee, appostati  sui tetti grigi.

C'era talmente tanta Parigi che la coda per prendere la metropolitana cominciava sulle scale, molto prima della banchina.
C'era talmente tanta Parigi che le strade erano piene e si marciava piano e lenti già a 3 chilometri di distanza dal punto di partenza.

C'erano chissà quanti Charlie, tantissimi Ahmed, ma anche dei Frank, dei Carlos e Alice manco si ricorda più quante desinenze e aggiustamenti e personalizzazioni dello stesso slogan ha visto.


Non importa poi mica come si chiamasse tutta quella gente, quel che conta e' che era lí.
C'era una Parigi che ha reso gratuiti tutti i mezzi di trasporto per permettere ai cittadini di partecipare alla manifestazione, e che ha occupato tutti gli spazi pubblicitari con la scritta Je suis Charlie. 

C'erano anche un Grinta, uno Gnomo intorpidito e un'Alice, in tutta quella Parigi.
Pure un po' emozionati.
E poi non c'entra molto, ma alle due del pomeriggio, mentre si avviavano a passo di lumaca verso la partenza del corteo, gia' ormai fagocitati dalla ressa e un po' preoccupati di aver fatto una cazzata e di aver trascinato lo Gnomo in un casino inumano... è spuntato un arcobaleno, proprio sopra la Bastiglia.
Che Parigi ci sa fare, con gli effetti speciali, ed oggi ha dato a piene mani tutto il bello, il coraggioso e il buono di sè.


Alice marciatrice.

Friday, January 9, 2015

Promemoria

Se abitate nella banliù, e partite per 3 settimane a Natale, magari magari magari non spegnete TUTTI i radiatori dell'appartamento.
Perchè quando tornerete entrerete dentro una cella frigorifera e non riuscirete manco a sedervi sul divano perchè pure quello avrà la temperatura dell'iceberg del Titanic.
Se poi siete psicopatici come Alice, vi metterete pure a piangere per il freddo, convinti che vostro figlio sia la reincarnazione della piccola fiammiferaia e che finirete per trovarlo domani, morto e rigido, dentro la sua culla criogenetica, con pure la nuvoletta dell'ultimo respiro congelata accanto, a fumetto.
Se invece siete degli amanti della birra, come il Grinta, commenterete entusiasti che "i bicchieri nella mensola hanno la temperatura perfetta per dare il giusto sapore a questa bella birretta!".

Insomma, siamo tornati.
Lo Gnomo dorme (o forse, come i dinosauri di jurassic park, è al principio di un processo di ibernazione).
 Alice si paturnia,  scaldando pentolini d'acqua, , accendendo il forno, passeggiando per casa con il phon acceso, alitando come il bue e l'asinello e preparandosi al ritorno di una qualche malattia ottocentesca alla Oliver Twist, tipo la tisi. O la febbre gialla. O l'incantesimo del ghiacchio di Frozen.
Il Grinta beve un birrozzo e rutta.

Alice ritornatrice.

P.s. A già! Buon compleanno a me! Con questo freddo, mi manterrò giovane e liscia come un trilobite seppellito in Antartide...ma non fatevi illusioni: oggi compio 34 anni, ma dentro di me, da che ho 7 anni, c'è  un'ottuagenaria spaccamarroni e polemica.

Alice festeggiatrice


Wednesday, January 7, 2015

parole, parole paroole...

Dunque, al momento lo Gnomo cresce in una babele di lingue:
- Alice e il Grinta gli parlano in italiano.
- La tia, che vede tutte le settimane, gli parla in spagnolo.
- In giro per strada parlano francese (cioe' i primi 10 mesi attorno aveva l'inglese, poi per 3 mesi l'italiano e ora le fransé) (ma al mercato lo salutano i arabo) .
- La maggior parte dei libri per bambini presenti in casa sono in inglese, e le canzoni e filastrocche che vengono in mente ad Alice nella maggior parte dei casi sono quelle in inglese che cantava a scuola, quindi ascolta storie e canzoni nella lingua degli Yankee con un potente accento italico.

Come conseguenza, lo Gnomo, Bastian Contrari di professione, parla Vietnamita e Malese, inanellando suoni che NON esistono in nessuna delle 4 lingue da lui sentite.

Al momento ha la tendenza alla metonimia, ed utilizza MAMMA per indicare:
Alice (e quando la chiama ha il tono di un omone di 16 anni, bergamasco, che non trova le sue scarpe da ginnastica)
Il Grinta (e quando lo chiama ha il tono di una ragazzetta innamorata e cola miele e melassa da ogni sillaba) (Poi si corregge da solo e lo chiama Baba. Perche' piuttoso che dirlo in Italiano, Inglese, Francese o Spagnolo lui si da' al Polacco e alla Swahili)
Qualsiasi essere umano di cui vuole attirare l'attenzione.

Apprezza le onomatopee, ma pure a quelle tende ad aggiungerci un tocco personale, tipo MíGgNOOU sarebbe il gatto e BA!, urlato con una faccia da Jack Nicholson in Shining, il cane.

Dice OH OHH con tono preoccupato quando qualche catrastrofe apocalittica si abbatte su di lui (tipo sa ha finito l'ultimo biscotto, o si e' tolto una scarpa e l'ha nascosta dentro la Fossa dell Marianne, da cui ricomparira' solo dopo 1 settimana, a sorpresa, materializzandosi nel mezzo della cucina) e possiede una complessa serie di miagolii e stridii con cui veicolare i diversi livelli di pessimismo e fastidio che lo attanagliano.

Ha una passione per due peluche di Panda che limona con intensita' e focosa passione ogni giorno per almeno mezza giornata, e che pero' chiama con un suono assolutamente impossibile da trascrivere (forse nell'alfabeto cirillico?).

Si siede, apre i libri e li sfoglia lentamente,  puntando il dito e declamando robe in aramaico, (probabilmente fa anche tutta una serie di battute e di sagaci giochi di parole perche' spesso ride da solo soddisfatto).

E poi c'e' lei, la prima VERA parola.
Perche' ci sono bimbi normali che dicono robe tipo nanna, cacca, pappa, ciao...
E poi c'e lo Gnomo.
Che dice: gnägnøiino.
Voi lo sapete cos'e' un gnägnøiino?
Venite avanti se, come Alice, pure voi possedete il codice per la Decriptazione Gnomica!

Soluzione: MANDARINO. Ovvero la nuova droga pesante delle Gnomo.

 Alice linguistizzatrice

P.s. E comunque, qui gia' abbiamo messo in conto che la prima frase di senzo compiuto dello Gnomo sara' una roba del tipo: "ma chi vi capisce?!", pronunciata verso i 4 anni emmezzo.

P.p.s. Durante il soggiorno italico si è aggiunta, nel vocabolario gnomico-italiano / italiano-gnomico, la voce BABUMBA. Dicesi babumba lo zio grande gigante gentile, il fratello 18enne di Alice. Il nome deriva dalla tendenza ossessivo-compulsiva dello zio di nascondersi in anfratti e zone scure per poi saltare fuori all'improvviso tuonando, appunto, BABUMBA. Cosa che faceva partire le coronarie di Alice e della Mater (ed oltre alle coronarie partivano anche bestemmie e soprannomi originali), ma solleticava la complessa ironia gnomica, visto che il ragazzino si spanciava fino a cadere indietro come un birillo.




Thursday, January 1, 2015

Wishes

Neil Gaiman è lo spirito guida di Alice.
15 anni fa scrisse questo:
(Alice questa cosa la citò anche in una delle lettere più importanti della sua vita. E le portò bene. Ma proprio tanto.
La mette qui, per tutti voi, e si augura, in questo 2015, di sorprendere sè stessa ancora e di nuovo).


May your coming year be filled with magic and dreams and good madness. I hope you read some fine books and kiss someone who thinks you're wonderful, and don't forget to make some art -- write or draw or build or sing or live as only you can. And I hope, somewhere in the next year, you surprise yourself.

(La traduzione è di Alice, quindi fa cagare:
Che il tuo nuovo anno sia pieno di magia, di sogni e di buona follia. Spero leggiate dei bei libri e baciate qualcuno che vi trova meravigliosi, e non scordatevi di creare -- di scrivere o disegnare o costruire o cantare o vivere come solo voi sapete fare. E spero che, da qualche parte nel corso dell'anno, sappiate sorprendere voi stessi.)

Alice 2015izzatrice