Sunday, January 31, 2010

post dadaista, senza capo e senza coda

Sabato sera.
Wall Street, cuore pulsante della finanza che ha fatto da poco un paio di bypass a causa crisi e recessione è deserto e silenzioso.
Meno 9 gradi. Un freddo che pure i pinguini sbatton le pinne per togliersi i ghiaccioli di sotto le ascelle.
Un vento che mentre cammini senti il cervello che rincula nella scatola cranica e rotola verso il fondo..
I tombini sbuffano e ribollono come vulcani.





E lì, tra i fumi, si staglia un losco figuro.

E' il Grinta, che sfida le intemperie con il suo cappotto demodè in versione agente segreto anni '50.

Alice immortalatrice

Friday, January 29, 2010

Passa dal Via

Ho appena scoperto che Vicolo largo e Vicolo stretto, quei due terreni ridicoli del Monopoli giusto ad uno sputo dal Via che nessuno vuole mai, che costano una caccola a che non rendono mai una mazza, l'opposto di parco della Vittoria e Viale dei Giradini dove invece se per sbaglio la pedina si inciampa lì devi vendere un rene chiedere un prestito alla banca e ipotecare una stazione, presente? Non ditemi che non avete mai giocateo Monopoli, eh! Dicevo, vicolo Largo e vicolo Stretto, nella versione ammericana (che poi è l'originale) si chiamano Mediterranean Avenue e Baltic Avenue.
Oh, io mica lo sapevo che eravamo il fanalino di coda dei giochi da tavolo!

Alice monopolizzatrice (in senso ludico stavolta eh)

Wednesday, January 27, 2010

... e dopo le unghie veniamo a Vodoo!

... Io quando parlo di vodoo intendo proprio quello potente, che ti annienta i nemici e ti fa piazza pulita delle spaccamarroni eh!
Ho finito la mia manicure da Babayaga alle 3 del pomeriggio, ed all 5 del pomeriggio ecco! Zac! Succede.
Veterana arriva allo staff meeting con un mazzo di fiori e l'occhio lacrimoso.
Veterana a giugno ha avuto un'operazione alla colonna vertebrale, (quattro anni prima era caduta malamente da vacallo) le hanno piantato chiodi e ferretti e mo' ci ha la schiena bionica.
Insomma, Veterana arriva a dice che il chirigo che le ha fatto l'operazione non è contento della riabilitazione, dice che deve lavorare di più, che deve dedicarsi alla ginnastica e al nuoto a tempo pieno per almeno due mesi.
Veterana spiega in lacrime che quindi se ne va in vacanza per due mesi, a tempo indeterminato ma non troppo, nel senso che comunque non si sa quando ma tornare torna eh.
Chiede che venga fatta una festa in suo onore, un "get weel soon" party al quale parteciperanno i genitori, le colleghe e i bambini, tutti assieme per infonderle energia positiva.
Spiega che ciascuna di noi può prendere una rosa come simbolico ricordo, per annusarla, ammirarne il pallore e pensare a lei.

E lo so che non va bene godere delle disgrazie altrui, eh.
Però io godo comunque.

E inoltre, cattiva come sono, non credo nemmeno più di tanto alla motivazione medica, chè io Veterana l'ho vista oscillare da un'esagerazione all'altra, da "puoi prendere tu la caraffa dell'acqua perchè non posso fare sforzi" a "Guarda che bella ruota di camion ho trovato! L'ho vista a tre isolati da qui, ho portata su per le scale, lavata e appesa!"... oppure, a distanza di 5 minuti chiede prima di essere aiutata per spostare il carrello della merenda perchè pesante (un coso di plastica che viene in genere spinto da uno dei nostri nani duenni) e poi solleva la cassa delle lumache, 12 chili di metallo, terra e vetro che fa venire l'ernia pure ammè, senza battere ciglio... insomma boh.

Comunque, io credo che il mio vodoo sia un vodoo generoso: lei se ne sta 8 settimane in vacanza, a nuotare e a star sdraiata sul divano, io prendo un po' di fiato, e mi preparo perchè già immagino che quando tornerà sarà terribile...
(ma tornerà davvero? Perchè aspetta che mi faccio pure la pedicure (e ggià, ci ho ancora il buono per la pedicura ragazzi!) e chissà, capace che viene centrata da un meteorite e polverizzata sul colpo...

Alice vodoizzatrice

Tuesday, January 26, 2010

mandarino e vodoo




Ho fatto la prima manicure della mia vita.
Non sono stata capace di scegliere il colore, perchè da sempre ho difficoltà decisionali:
c'era un bellissimo blu elettrico, un rosso-porpora un po' vinaccia e poi questo viola scuro, quasi nero... dopo 5 minuti davanti a 'ste tre boccette la manicura mi ha guardato, chiaramente esasperata, ed ha detto: "Questo. Facciamo questo. Vieni. Siedi. Dammi mano. Ferma".
Io ho ubbidito.
Ho scoperto per la prima volta a cosa serve una lamette per le unghie... la manicura la usava come una katana, con gesti ampi e decisi, danzando una sorta di Saluto al Sole attorno ai miei pollicioni.
Ho scoperto che la manicura ha attrezzi misteriosi, pinzette dalle forme arzigogolate con cui gratta e tira via (non so bene cosa... credo carne morta).
Ho scoperto che c'è l'asciugatoio delle unghie: una caverna dove tu metti le mani, una luce al neon si accende e una sorta di galleria del vento esercita una potenza di 56 nodi sulle tue dita smaltate.

Confesso che la prossima volta oserò di più e invece di questo viola gotico mi lancerò in un bel rossofuoco un po' più zoccoloso, chè insomma, si vive una volta sola.
Comunque, queste unghie scure sono i miei capelli di Sansone, ed al momento ho indiscutibili poteri Vodoo.
Sappiatelo e state in guardia.

Alice vodooizzatrice

Sunday, January 24, 2010

Avatar. Super Spoiler in arrivo!

Se non avete ancora visto Avatar, e lo volete vedere allora fermatevi qui e non andate oltre.
Se siete ancora qui vuol dire che questo tripudio di effetti speciali ve lo siete già puppato e allora possiamo pure stare qui a assieme a giocare a fare i Ghezzi di turno.




Ora, premetto che ammè e piaciuto, chè ammè se mi metti a vedere in 3D il torneo di biliardo della Bocciofila del Boccino Storto mi fai felice, perchè già solo la sensazione dell'occhiale treddì mi esalta tantissimo... Quindi bello! Poi con questi alieni micio-miciosi e fosforescenti strepitosi!

Però...
Ora, io pensavo, lo so che ci sono archetipi indispensabili nel mondo del fantasy e della fantascienza ma io mi dico, possibile che tra tutte 'ste migliaia di alieni, lui incontra proprio la figlia del capo tribù e della babaYaga? Cioè, non poteva essere salvato dalla donna di facili costumi del villaggio? O dalla figlia dello spalatore di sterco di uccelli giganti?
E poi, com'è che alla fine del film, deve pure averci l'uccello più grande di tutti?! Cioè io quella l'ho trovato un po' eccessiva, eh.
E poi, non è strepitosa l'onestà del protagonista? Si presenta dicendo "La mia testa è vuota, te lo assicuro" e poi passa tutto il resto del film a confermare tale affermazione (ah! E uno che dice alla propria bella"I knew I had to bring it to a new other level" è proprio un tamarrone da sbarco).

Comunque bello. Soprattutto al cinema. Soprattutto in un cinema americano con la gente che fa il tifo. Andate a vedervelo con una bella ciotola gigante di popcorn, ma non esagerate con cocacola, chè son tre ore di filmz e la vescica potrebbe risentirne!
Alice recensitrice

P.s. riguardo all'originalità della trama, qui si sono già espressi:
epic fail pictures
see more Epic Fails

Thursday, January 21, 2010

Nemesi

Alice da ggiovina ha fatto lo SPPe.
Che non è uno scaracchio, o il suono di qualcuno che ha un capello in bocca e cerca di sputacchiarlo via, bensì il prestigioso Liceo Socio-Psico-Pedagoggico (e qui servirebbero circa 500 post sul tema, ma non ora che che sennò perdo il filo).
Alice era in classe con altre 27 donne. Di maschile, in tutta la classe, c'era solo il Gesù avvinghiato al suo crocefisso, che osservava terrorizzato dall'alto le esplosive Sindromi Premestruali che giornalmente affliggevano l'ambiente educativo.
Tra tutte queste donne c'era Nemesi.
Nemesi è, ed è sempre stata, l'estremo opposto di tutto quello che Alice è ed è sempre stata.
Quando aveva 16 anni Alice girava insaccata dentro grossi maglioni di lana, aveva i capelli ricci e incontrollabili e si considerava in tenuta elegante quando, anzichè mettere le scarpe da ginnastica logore e puzzose, ripiegava sul suo paio di anfibi di seconda mano.
Nemesi vestiva abiti firmati, si metteva lo smalto sulle unghie, la tinta sui capelli lisci di piastra e aveva lo stile e la classe di una 20enne.
Alice andava ai concerti all'aperto e ai circoli Arci.
Nemesi andava alle feste nei privè delle discoteche.
Alice aveva (quando ce l'aveva) un fidanzato, ed in genere faticava un casino a gestirlo, ma era fedele, devota e quasi sempre al limite della dipendenza ossessivo compulsiva.
Nemesi aveva sempre un fidanzato e 5 amanti più un paio di maschi lasciati a sfrigolare sulla piastra e da cui pescare in caso di necessità.
Alice in genere passava attraverso intricati corteggiamenti e non capiva mai come procedere nella dura arte della seduzione.
Nemesi in genere sbattava le ciglia e il maschio di turno si dava immediatamente alla resa.

Alice e Nemesi avevano ed hanno gusti diversi in tutto: uomini, lavoro, vestiti, musica, cibo...
Alice e Nemesi si conoscono da 16 anni e da 16 anni si criticano, si insultano, si sbeffeggiano eppure oh, chissà perchè, si sopportano e sono amiche.

A metà febbraio Alice prenderà un aereoplano, volerà per oltre 16 ore, avrà uno scalo di 6 ore nella Korea del Sud e se risucirà a districarsi dall'aereoporto di Seul arriverà a Shanghai, dove la aspetta Nemesi.
Perchè, a ulteriore conferma del suo nome, mentre Alice migrava verso Ovest con le Oche Migratorie, Nemesi ha migrato verso Est con le Papere Viaggianti. Sono ad esattamente 12 ore di fusorario. Vivono in giorni diversi e quando una mangia l'altra dorme.
Ed a metà febbraio, dopo oltre 2 anni, potranno finalmente insultarsi non solo dalla stessa latitudine ma addirittura dal vivo!

Alice viaggiatrice

Tuesday, January 19, 2010

indovina un po'....

.. che cosa ha fatto oggi la sottoscritta?
No, niente di speciale eh, ha continuato a passeggiare per i vari siti a caccia di un aereoplano che la riporti in Italia a fine marzo, e mentre girava e girava e girava....


Ha trovato un biglietto.
Aereo eh, mica del tram.
E l'ha fatto.
Presa da un raptus di follia ha cliccato e ha comprato.
Sotto lo sguardo divertito e un po' stupefatto del Grinta che ha dichiarato: "Questo vale come il tuo regalo di compleanno e mi conquisto pure un bonus per il futuro nel bilancio-affettivo della coppia, sappilo!"
Lei ha pagato e poi è rimasta ad ammirare il suo bellissimo biglietto elettronico.

...

...

...

...

Per la Cina.

Alice folleggiatrice!

p.s. Mao Tzè, butta il riso che arrivo!

Monday, January 18, 2010

la Casa degli Artisti

Sabato sera siamo andati ad una festa di compleanno.
Nella casa degli artisti si sono trasferiti i padroni dei due botoli. Che è un po' una comune e un po' no.
Un po' sì perchè la cucina e il bagno sono in comune e si fa vita comunitaria, e nel posto vige l'arte di arrangiarsi... un po' no perchè comunque si paga un affitto, e c'è una sorta di "contratto".
Nella casa degli artisti c'è una piccola casetta-cuccia per cani, tutta bianca, con una porticina rossa, con una maniglia dorata, e se la apri dentro c'è una minuscola libreria, e sembra un po' di entrare nella Casa del Bianconiglio e di aver bevuto la pozione che ti fa crescere crescere crescere.
Nella casa degli artisti c'era un tizio magro e bello, con un panciotto e dei calzini a righe che sembrava il Cappellaio Matto. Prima di iniziare a mangiare il Cappellaio Matto ha condotto uno strano rituale durante il quale tutti hanno buttato dei semi dentro un cerchio, e espresso un desiderio e soffiato su una fogliolina di alloro e suonato una campanellina e una marachas.
A tavola con noi c'era una tizia che indossava un costume ingrassante, una sorta di scafandro bianco da cui spuntavano le gambe lunghe e le braccia sottili avviluppate nella tutina porpora... sembrava una Regina di Cuori. "Lo indosso perchè è interessante vedere come la gente si relaziona a te se sei grasso" diceva la Regina di Cuori.
C'era anche una ragazza minuta che sembrava un folletto, che aveva una risata squillante, e che parlava del suo progetto di fare una Torta a 27 strati per il suo prossimo compleanno.
Alla fine della cena siamo saliti sul tetto, abbiamo gridato nella notte, sparato un razzetto e bruciato i semini che avevamo lanciato nel cerchio per completare il rituale (Peruviano? Cileno? Boh, non ricordo...).
Nella casa degli artisti, dentro un'enorme stanza vuota piena di pilastri di cemento un po' rosicchiati, Il Cappellaio Matto, la regina di Cuori, il Folletto, la sottoscritta, il Grinta e altri 4 soggetti hanno giocato a calcio con un pallone di cuoio, mentre qualcuno andava sui pattini a rotelle e poi compariva con uno spartito e un violino per fare da sottofondo musicale alla partita.

Per concludere la serata, il Grinta e la sottoscritta hanno giocato alla guerra e si sono rincorsi sparandosi gommini (Io avevo una portentosa mitrgliatrice da 25 colpi, il Grinta un Fucile con 2 cartucce) e mimando epiche scene di film di guerra.


Io penso che, pure se mi fumassi un Peyote, non potrei giungere a tali strepitosi livelli di surrealtà.
Attendo con ansia la prossima festa nella casa degli artisti!

Alice festeggiatrice

Saturday, January 16, 2010

altro che Gummy Bear!!

Siamo lieti di comunicarvi che la Pasticceria Grinta Alice&co. si sta ormai specializzando nella produzione industriale di Tiramisù.
Hanno trovato un negozio che vende i Savoiardi (i veri savoiardi) a 1.99$, hanno scovato un altra bettola dove procacciarsi del mascarpone di dubbia provenienza a soli 6.99$ e si sono accattati uno sbattitore elettrico perchè lo sbatacchiamiemento dei bianchi era effettivamente uno sbattimento per loro impossibile (Perchè il Grinta è pigro e io, che in realtà sono una donna potentissima e fortissima, non posso per problemi mentali: visto che sono scordinata e non ho mai portato a termine il processo di lateralizzazione del zervello, non sono capace di sbattere o girare l'impasto sempre nello stesso senso, perchè per me orario e anti-orario, a meno che non mi trovi fisicamente davanti al quadrante di un orologio, sono più o meno la stessa cosa e pure destra e sinistra sono concetti mutevoli e l'unico orientamento spaziale che non mi frega è sopra e sotto. Che in cucina però è un po' inutile. Ed anche nella vita. A meno che tu non sia una talpa).

E mentre il Grinta ci dà dentro con il frullino, io mi sono specializzata nel lavori di precisione:
Sono l'inzuppatrice provetta, la maga dell'impucciamento calibrato, la regina della Frolla Imbevuta! E ormai son così brava ma così brava che con i savoiardi inzuppati ti posso pure fare il Colosseo o la torre di Pisa.

Ma la verità è che il Grinta ha una tale fiducia nelle mie capacità culinarie che ogni volta mi relega in un angolo a fare bacinelle di caffè, e si cova il suo dannato frullino, i suoi maledetti bianchi spatacchiati a neve e i suoi barbosi rossi sgnaccati con il mascarpone.


Ed io, oltre a costruire piramidi con i savoiardi, al massimo posso pulire con il dito le scodelle.

Alice borbottatrice

P.s. L' &co. sta per & Coackroach, ovvero scarrafoni. Un grazie sentito a loro per essere stati lontani dal tavolo di preparazione, altrimenti il Tiramisù lo facevamo arricchiato di proteine...

Thursday, January 14, 2010

Robe dell'altro mondo...

... se voi umani posteste guardare dentro il lunch-box di un bambino americano!


Il Biondo Matto, anni 4, occhi azzurri e orecchie da mercante, apre l'ennesimo ridicolo mini-tupperware, che si rivela pieno di orsetti gommosi multicolore (nel precedente c'erano dei cheerios fosforescenti. Il quello ancora prima delle carote crude. E nel taschino laterale spunta un lecca lecca organico).
"Biondo matto, questi li mangi dopo, prima dobbiamo far fuori le carote"
"Perchè?"
"perchè quegli orsetti sono il tuo dessert, sono dolci, mentre le carote..."
"No no! They are not sweet! Try one, they taste like vitamins!"
"?"
"Yeah, they are Vitamin Gummy Bears!"
"..."


Alice digiunatrice

Wednesday, January 13, 2010

Ssò cose che capitano quando uno ci ha il fasscino che ci ho io...

Oggi Minnie era malata.

Così in classe eravamo solo io e Veterana. E l'atelierista. E la capa suprema.
Insomma, Veterana si è portata i Body Guardz.
Mi vien spontaneo pensare che pure lei non tragga grande piacere dalla mia presenza.
Ora attenzione, seguite l'andazzo della iurnata eh:

Dalle 9.40 in poi 8 bambini su 9 scappano con me nella sezione vicina, a socializzare con i nani di tre anni. In classe restano Veterana, l'Atelierista e un nano (la capa Suprema fa a fare qualche supremo e imperdibile file in excell).
Come da accordi, alle 10.40 prendo 5 nani e si va a visitare l'altra sezione di nani di 2 anni (si nota che mi piacciono i miscugli? Si nota? Eh? Eh?).
Alle 11.00, mentre io e i 4 nani stiamo tornando verso la classe, intravedo Veterana e la Capa suprema che, con il resto della classe gia' intabarrata in cappucci e guantini si appresta ad uscire.
Io resto con i 4 nani spanciata sui cuscini a leggere il libro di Brucomela (ve lo ricordate il Brucomela? L'hanno appena tradotto in inglese e io godo come un riccio!).

Al termine della giornata Veterana mi convoca per un Emergency Meeting.
Sono presenti anche l'Atelierista e la Capa Suprema:

Veterana: "La giornata e' stata estremamente stressante per causa tua: sei andata via senza operare il giusto processo transazionale, i bambini sono rimasti incerti e confusi, scioccati da questo brusco cambiamento e non hanno saputo tollerare la tua assenza"
(eh, lo so, ai miei fanz faccio sempre quest'effetto qui...)
Atelierista: "Piangevano tutti e ti chiamavano. Sembrava di essere al tuo funerale..."
(Certo, e magari avevano pure dei santini con la mia foto da stringere al petto... son la Madonna di Broccolino!)
Veterana "E' stato impossibile tenerli in classe perche' non avevano nemmeno la concentrazione necessaria per giocare e io non sapevo cosa fare, quindi ho pensato di portarli fuori"
(Ottimo! Che ideona sagace... regola numero 2 del manuale del CalmatoreDiBambino: cercare di tenere il nano in un ambiente familiare, evitando di portarlo in ambienti nuovi quando è in preda a scene da tragedia greca e ulula roteando gli occhi con la bava alla bocca)
Capa Suprema "Ma fuori Memole e Piccolo Lord hanno continuato a piangere e chiedere di te, erano in una evidente situazione di stress, e Memole ha iniziato a perdere sangue dal naso e siamo dovuti tornare dentro"
(Chissà se han fatto il filmino e la documentazione del momento splatter?)

Sottoscritta: "Sorry, Veterana, ma te di solito lasci la classe 3 volte al giorno, e non e' che tutte le volte chiamiamo un trombettiere e uno sbandieratore per comunicare l'incredibile evento... anzi, in genere prendi all'improvviso 4 bambini e decidi che vuoi portarli a vedere le piante e non stai manco ad avvertire me, che son la tua collega..."

Capa Suprema: "Eh, ma si vede che tu, andando via, non hai rispettato i loro tempi. La tua modalità probabilmente non era chiara..."
Sottoscritta: "..."
Veterana: "Oggi erano probabilmente molto stressati e molto provati, quindi la prossima volta che manca Minnie, voglio che tu stia in classe"

...

Ora, non so voi, ma son quelle strane situazioni in cui ti fanno il culo perchè certo certo, sei stata una dissennata irresponzabbile, e onestamente ti dispiace, mica per altro ma per i nani che si son agitati, e per Memole che si è disperata...
ma segretamente, sotto sotto, un pochino godi e pensi "A' vetera', il dubbio recondito che non vogliano stare con TE non ti e' sorto? No? Manco un pochino?"

Comunque da domani sono seppellita in classe.

Alice fuggitrice

Tuesday, January 12, 2010

la cabala aerea

Ok.
Allora, secondo alcuni la curva del prezzo rispecchia la regola della sesta settimana:

"Il prezzo del tuo biglietto aereo scenderà immancabilmente se lo compri 6 settimane prima della data di partenza. Poi il costo del tutto potrebbe improvvisamente impennarsi, o restare immutato e andare a picco... dipende da eventuali attentati o impennate del prezzo del gasolio"

Uno sparuto gruppo supporta invece la medesima teoria, ma individua, come punto cardinale, focale, nevralgico e portante la quarta settimana, soprattutto se si tratta di un mese di 31 giorni o con la luna piena di domenica.

Altri ancora ritengono che no, non c'è verso di trovare biglietti sotto i 700 dollari su Milano attorno al periodo di Pasqua, che sei proprio sfigata ad avere lo spring break vicino alla pasquetta e che devi metterti l'anima in pace, o volare usando una mongolfiera trainata da piccioni.

Altri ancora ritengono che sia già troppo tardi, che i prezzi continueranno a salire e quindi più aspetti e più sei pirla. Compra! Compra subbitoo!

Infine ci son quelli che ti dicono "Compra il biglietto il giorno prima di partire". Che però, se tutto il mondo decide di volare in quella data, te rischi di trovarti a pagare una Business Class sulla Arab Emirate Fly, dove i sedili hanno l'idromassaggio, le hostess son vestite da odalische e gli stuart sono muscolosi Jin pronti ad esaudire i tuoi più reconditi desideri. Un viaggio da sogno. Poi scendi e non hai manco l'euro per il carrettino.

Insomma, se qualcuno di voi è riuscito a craccare il sistema, a capire secondo quali leggi della cabala e influenze astrologiche funziona il mercato dei voli aerei, e vuole condividere il suo sapere con l'ansiolitica e mortacciona tenutaria di questo blog che si accomodi!

Alice tentennatrice


Io intanto credo che mi rivolgerò al nugulo di Angeli che stanno cantando attorno alla mia finestra "Volare Oh Oh..."(Facile andarsene a zonzo quando sei solo spirito, luce e amore, ah! Eccerto! Grazie al pippero)

Pippi in the Sky

La Pippi è partita, in fretta e furia.
Nel giro di 24 ore ha acchiappato un biglietto, ha fatto il suo solito zainetto minimalista ed è volata verso le valli, chè famiglia è anche quando prendi e corri lontano lontano se senti che hanno bisogno di te.
E' parita con la crema di bellezza per il viso, un rossetto di fuoco e la manicure appena fatta. E le vecchie megere borbottone inacidite del paese questa volta non le faranno un baffo!

L'aereoPippi decollava alle 9 di sera. Alle 9.18 il mio cellulare squilla:
"Pippi? Stai infrangendo il codice nautico volante? Non puoi chiamarmi via cellulare dall'aereo!"
"Ti chiamo perchè siamo tutti fermi, tutti al buio, dicono che c'è stato un cortocircuito e che adesso qualcuno da lì fuori ci aiuterà..."
"Come un cortocircuito?"
"Eh, l'aereo si è accesso, ha rollato i motori per un po' e poi ad un certo punto si è spento tutto. ora siamo al buio e nessuno ci dice nulla... e io mi sa che non ci voglio mica stare, su questo aereo! Guarda, è proprio come stare in Europa, mi son già rotta le palle..."

"Pippi non essere borbottona, sì che ci vuoi stare! Adesso ti aggiustano e ti portano in Italia. guarda, se si è rotto qualcosa al massimo vi cambiano di aereo, mica vi fan volare con le pezze!"
"Va bene... però per sicurezza ti ho chiamato, così se domani poi dicono "Non sappiamo perchè è caduto nel mezzo dell'Atlantico" te sai che è per il corticircuito e puoi riscuotere i soldi di una qualche assicurazione... Oh! bacini! Ora si è riaccesa la luce! vado eh!"


Oh, ma a voi è mai capitato?
Comunque per sicurezza oggi mi controllo i titoli del Pais (vola Iberia), giusto per stare con l'anima in pace...

Alice preoccupatrice

Monday, January 11, 2010

Ospiti II (cioè, se non avete letto il post precedente probabilmente non capirete una mazza)

Bene.
Il piatto bianco non ce l'abbiamo.
Quindi abbiamo ripiegato sulla ciotola.
(Spero che agli angeli in arrivo piaccia la Grolla, o almeno che apprezzino un punch al mandarino)
Le candeline bianche nemmeno.
In compenso abbiamo due lumini verdi della Santa Madre Ikea.
(Ma se va bene son angeli ecologisti e di sicuro apprezzeranno il colore naturale. E poi in fondo il paradiso mi sa che è un po' tipo la Svezia. Ma con il sole)
Le roselline lasciamo perdere.
il massimo che ho trovato è una foto di un cespuglio di rose in una vecchia rivista.
(Ma se sono angeli con stile capiranno che un tocco di vintage non può che far bene ).

Insomma, la mattacchiona sarà contenta.

Gli angeli non so mica...
Capace che mi arriva qua un manipolo di putti fricchettoni e un po' scombinati...
O che direttamente mi radiano dalla Zagat Celeste e mi mandan la concorrenza (un branco di demoni Heavy Metal?)

Il pacchetto regalo invece è azzeccatissimo, e l'ho rubato a Ta-Pino (il nostro abete di Natale, che con buona probabillità resterà a seccare e a morire lentamente nella nostra camera da letto almeno fino a pasqua)





Alice Angelizzatrice

P.s. Ehmmm... No. Il Grinta ancora non ha visto.

ospiti

"Oh! Senti questa: una delle mie mattacchione mi ha inviato in casa degli ospiti"
"?"

"Degli angeli"

"... A te?"
"Eccerto! A mme!"
"ma se non sei nemmeno credente?"


"Uff, che c'entra... Praticamente te prendi un piatto bianco, due candeline, un pacchettino o una scatolina incartata e due rose bianche, metti il tutto vicino da qualche parte e gli angeli vengono a stare da te... la mattachiona mi ha rifilato tutto il kit ed è da 5 giorni che ho un piatto e delle candeline sulla libreria..."
"Eccerto"
"ma la matta dice che si fermano solo 5 giorni, poi vanno altrove"
"Esploratori frenetici come Turisti per caso eh..."
"E se vuoi, puoi "indirizzarli" ad una persona"
"ah. Ahia."
"... non è che li vuoi te? Dai! Te li mando così fan la transoceanica, la mia mattacchiona sarà contentissima!"
"..."
" Daai!"
"Magari ci penso?"

...

Voi non avete notato che la distanza mi rende più paziente e accomodante vero il mondo e le sue follie?

Ora mi tocca solo trovare una scusa plausibile per giustificare al Grinta il mio mini-set da incantatrice spiritica sul poggiolo della finestra...
E piantatela subbito di sghignazzare e roteare gli occhi al cielo, chè capace che tra 5 giorni 'sti scrocconi alati li rifilo a voi eh!

Alice accomodatrice

Saturday, January 9, 2010

dove si fa finta di tirare le somme ma in realtà si vanverizza e bon

E son 29.
Che sono un po' come un campanellino che trilla "Arrivano i 30! Arrivano i 30!".
Che io i 30 un po' li voglio e un po' no, che da un lato a mmè sta cosa di diventare più grande e più donna e più tonna mi galvanizza, dall'altro mi dà un po' l'ansia chè insomma, sì, la vita è lunga, ma più passa il tempo e più certe cose che son nella mia to-do-list diventano più difficili da fare... tipo, dove me lo incastro l'anno in Nepal a osservare quella famosa scuola progressista per i bambini paria? E quell'idea del giro di 7 mesi in sudamerica, a catalogare i miti e le leggende? Difficilina a questo punto...

Ho provato a ricordare come mi immaginavo a 30 anni da ggiovine...
Mi son guardata attorno ma no, i 5 figli che mi ripromettevo di avere non sono nascosti tra la lanugine sotto il letto.
Non sono nemmeno riuscita a trovare il vecchio casolare con i cani, i gatti, le galline (le oche no che mi fan paura) e il fienile con i cavalli che mi fan "heeee".
E il mio coloratissimo bibliobus deve essere parcheggiato in qualche altro isolato spazio-temporale.
In compenso son arrivate robe che non avrei mai immaginato, tipo il Grinta, broccolino, la topaia... E allora va bin parei, che dai, le soprese ci piacciono sempre!

Alice invecchiatrice

P.s. Ada! Coinquilina astrale del 9 gennaio, auguri!

Friday, January 8, 2010

Qualche centone piu' tardi e un disco duro dopo...

Ci siamo di nuovo, acidi e frizzanti come un bicchiere di citrosodina, pronti a surfare sull'onda virtuale dopo un silenzio postifero dettato da cause di forza maggiore.

Il baby mac e' stato operato, ha subito un trapianto di hardware e, dopo un breve day hospital, e' tornato a casa.

Ora tocca tappargli gli spifferi da cui si infila la polvere (perche' si', ha sbattuto una due tre volte e son saltati un paio di pezzetti della copertura) così riusciremo a impedire ai perfidi granelli e alle insidiose lanuggini di intaccare l'organismo interno del nostro gioiellino.

Cosi' riusciremo anche a impedire al perfido Grinta altre Grandi Idee del tipo "Amore-Apro-il-computer per dargli una ripulita!".


Santapasiensa.


Il lato positivo e' che a questo punto, considerato il basso livello tecnologico della topaia, il Grinta ha smontato e devastato praticamente l'intero parco apparecchiature.

Manca solo il microonde e l'elefantina.
Ma lei la difenderò con le unghie e con i denti.
Alice TuttosommatoFelice

Sunday, January 3, 2010

Facili previsioni

Cit.

"Il Grinta ha passato il primo dell'anno a giocare a MacGyver smontando il mac. Se scompaio dalla scena virtuale sapete a chi darne merito."
[...]
"No, che io lo capisco se te vuoi giocare al Macgyver de noiartri, ma puoi, per cortesia, puoi farlo su qualcosa che abbia un valore inferiore ai 1300 dollari?!"

E ora dai, dai, indovina un po' chi si e' svegliato stamattina per scoprire che il mac non si accende piu' e non da' segni di vita nemmeno con la rianimazione artificiale del cd di emergenza ne' con l'intubazione all'hard disck esterno (cosa che almeno ieri aveva funzionato)

Chiamatemi Cassandra.
A lui invece chiamatelo Grinta del Menga.

Alice massacratrice

Friday, January 1, 2010

Di incendi, capodanni e altre amenità

La casa non è andata a fuoco.
Pare che negli ultimi giorni ci siano stati una serie di incidenti simili al nostro negli isolati attorno. Cosa che fa un po' perdere punti alla teoria mafiosa.
La procedura comunque è sempre la stessa: vengono messi giornali sotto la porta e accendono il fuoco. Non usano benzina o altro, quindi in genere c'è sempre il tempo di spegnere il tutto, nessun edificio è andato a fuoco e nessuno si è mai fatto male, solo grandi spaventi (suocero? Rilassati... sono siamo ancora stati carbonizzati). La padrona di casa non ha ancora messo le videocamere, quindi il condomino continua a fare turni di guardia.
La Nana malefica, ovvero la nostra portinaia, ovvero la Superintendent, si lamenta perchè dice che chi fa la guardia nell'androne fa casino e disturba. Il commento del vicino al riguardo è stato: 'Sta vecchia acida si lamenta per il vocio, ah, certo, preferirebbe schiattare arrostita nel sonno?!
Uno dei vicini, che si è preso parecchio male, ha installato alla finestra una videocamera per "controllare la situazione e registrare eventuali movimenti sospetti".
Come questo spy-movie procederà vi farò sapere!

I soceri, dopo 15 giorni di permanenza in cui hanno dormito circa 4 ore a notte (dopo le quali il suocero si svegliava e scavalcando la sottoscritta e il Grinta - addormentati nel divanoletto in cucina - saccheggiava il frigo in cerca di salsicce polacche e cetriolini sotto aceto per fare la "colazione dei campioni" detta anche la colesterazione) i soceri, dicevo, il 31 pomeriggio sono ripartiti sfidando la neve e gli attentatori ed hanno trascorso il capodanno sospesi sull'Atlantico.
Noi ci siamo riappropriati del talamo nuziale (chè il Grinta è una mezza chiavica e dopo 14 notti trascorse sul Futton Ikea aveva già maldischiena e una probabile infiammazione al nervo sciatico. Ha la colonna vertebrale fatta di marzapane).

E il 31 sera, mentre il mondo festeggiava e sparava miniciccoli, i due viveur erano sotto le coperte, con il Ta-Pino acceso come luminaria, impegnati in una maratona di filmz.
Il 2010 li ha sorpresi mezzi addormentati, han fatto in tempo a sollevarsi dal letto, ammirare un paio di razzetti tirati dai vicini e poi hanno strisciato nuovamente sotto le lenzuola.

Paolo Fox ha chiaramente dichiarato che il 2010 farà pettare per i Capricorni: solo dolore, sfiga, incertezza e disperazione. E indovina un po' che segno è la sottoscritta?

Il Grinta ha passato il primo dell'anno a giocare a MacGyver smontando il mac. Se scompaio dalla scena virtuale sapete a chi darne merito.

La Pippi ha avuto una tosse da foca per 5 giorni. Convinta ormai di avere qualcosa di terribile è ricorsa al dottore, che l'ha rimandata a casa con 5 ricette mediche tra cui una magica prescrizione per qualcosa con dentro come principio attivo la codeina. Pare che questa codeina sia una roba che poi, con un bidibibodibibù, l'organismo trasforma in morfina. Dopo averne preso un cucchiaino e aver dormito stantaneamente 16 ore la Pippi ha deciso che si fottano l'omeopatia e i semi di lino, d'ora in poi si tracannerà codeina e diventerà invincibbile.

Come i soceri sono andati via io ho iniziato ad avere incubi lavorativi.

Si prospetta un fine settimana a base di neve, freddo, neve e poi ancora freddo. Se così sarà, andrò al parco a fare un Grinta-di-neve. Accanto gli modellerò un mac. Distrutto.
(no, che io lo capisco se te vuoi giocare al Macgyver denoiartri, ma puoi, per cortesia, puoi farlo su qualcosa che abbia un valore inferiore ai 1300 dollari?! Chè io ti vedo lì, che squarti la mia creatura con cacciaviti e vitine e sudo e soffro che non hai idea!)

Bon. Tra 10 minuti mi parte il turno di guardia. Spero che il mio compagno di corvè sia il bell'omaccione che somigliava a Bogart... un flirt con lui darebbe un ulteriore tocco al nostro thriller movie! (e son sicura che lui non sventra computer)

Alice blateratrice

(Oh, si nota che questa cosa del Grinta che gioca all'Allegro chirurgo con il mac mi snerva?Noo, eh?)

Natale Pensoso

Questo (oibò, un po' me ne vergogno, che son proprio una tardona!) è stato il primo Natale lontano.

(Ed ora posso pure confessarvi che temevo di uscirne male e parecchio ammaccata... invece, a parte una buona dose di acidità e frignettume - eddai che quella ci sta tutta - sono stata bene!)

Lontano dalla Mater, chè è da sempre uno strepitoso folletto natalizio:
adora i regali, li cerca con dovizia, li impacchetta con perizia, li nasconde con furbizia e nei biglietti d'auguri ci mette sempre un indizio e un pizzico di malizia.
La Mater per alcuni anni ha persino organizzato vere e proprie caccie al regalo in giro per casa, roba che alla fine il pacchetto saltava miracolosamente fuori al 27 di dicembre, mentre cercavi il rotolo di carta igienica...
E il rituale dello spacchettamento dei doni è una procedura che, a casa della Mater, può andare avanti per ore perchè si apre UN regalo A TURNO (sti-lli-cci-ddio!) seguendo il seguente inossidabile rituale:
1) si legge il biglietto criptato (roba che manco Putin da ggiovane),
2) si cerca di estrapolare indizi (utilizzando di tutto... associazioni di idee freudiane, anagrammando le parole, ricercando metafore, simboli o parole chiave... insomma, in casa siamo tutti potentissimi con la settimana enigmistica)
3) si manipola il pacchetto tentando di indovinarne il contenuto basandosi su peso, dimensioni, struttra molecolare ... ma nel tempo la Mater si è raffinata; ora in genere il regalo è protetto da scatole cinesi o avvolto in strati di stoffe o polistirolo per ingannare i sensi e rendere più diabolico il tutto. Può darsi che un paio di orecchini siano nascosti dentro una scatola da scarpe riempita di ghiaia, per dire)
4) Si chiedono gli aiuti del pubblico e si possono fare in genere non più di 3-5 tentativi (a seconda del grado di difficoltà del regalo).

Lontano dal Pater, chè invece il Natale lo cancellerebbe volentieri dal calendario e si vede che ogni anno gli sta stretto e si scassa i cabazizi, e che i regali te li dà ma in genere ti dice prima cosa sono (così lo sai e non te lo compri, no?) oppure ti porta a comprarli direttamente (chè io cosa ne so, poi magari non ti piace...), che ogni anno si va su dalla nonna dei monti a mangiare i cappelletti in bordo e il bollito e per strada borbotta, a tavola si rilassa ed infine a furia di barbera e barbaresco gli si arrossano le guance gli passa il brontolume da ste-feste-commerciali-mi-fan-solo-cagare e verso la fine della serata è ormai il re della festa.

Lontano dalle amiche del cuore, con cui si spacchetta sempre in giorni diversi, in genere davanti ad un panettone o un caffè... ma con loro la parte divertente è la ricerca del regalo, con telefonate incrociate a caccia di indizi, con infiniti giri e rigiri e rigiringiri, chè una volta vai con una e prendi per quella, poi vai con quella e prendi per l'altra... un valzer scambista.

Lontano dalla patria del Giandiotto, che come città non sarà nulla di chè ma a Natale, con tutte quelle lucine sparse, diventa meno grigia e meno cupa (anche se il costante aumento di babbi natali impiccati alle finestre è un fattore inquietante).

Insomma, lontano.
Emmenomale che i soceri sono arrivati con 5 scatole di gianduiotti e 3 pacchi di pandistelle (quelli natalizi, con le forme insulse... ahhh!), che sennò per scacciare quella punta di malinconia mi sarebbe toccato travestire il Grinta da Giandoja!

Alice gianduizzatrice