Saturday, December 26, 2009

Addendum al "Natale Focoso"

Pare che lo spirito americano della Self Defense abbia preso il sopravvento:
Il condominio si è organizzato ed ha stabilito turni di guardia.
Stanotte il Grinta, dalle 2 alle 4, sarà in prima linea davanti al portone della topaia armato di un forchettone e di una bacinella piena d'acqua (caso mai ci fosse da spegnere un improvviso foco fatuo).


Le ipotesi su perchè e chi abbia appicciato fuoco al portone della topaia per ben due volte si sprecano e vanno dal complotto edilizio al ricatto mafioso passando per il rituale di una gang allo psicopatico piromane... il socero opta per l'avvertimento mafioso, io propendo per una banda di ragazzini infuocatori. I Teen-firer!
Siamo aperti ad eventuali interpretazioni fantasiose, quindi se volete favorire accomodatevi nella zona commenti.

Alice sorvegliatrice

Natale Focoso!

Natale.
Potrei parlarvi delle tonnellate vergognose di regali che hanno circondato minacciosi il nostro Ta-Pino. Dei millanta libri ricevuti, tra cui alcuni belli da piangere.
Dei ferventi preparativi per il pranzo di natale, evento gastronomico per cui li soceri han comprato, spadellato e infornato una quantità di cibo sufficente a sfamare un villaggio di ciclopi.
Potrei raccontarvi del pranzo assieme alla Pippi e agli zii putativi ammericani della Pippi, e del glorioso incontro tra i miei suoceri e "mia moglie".
Potrei raccontarvi di tutte le telefonate, le e-mail e i messaggi di auguri che avrei voluto spedire, di tutti gli amici che avrei voluto abbracciare ma non l'ho fatto perchè sono un po' bestia e un po' vergugnusa (Sappiate che state pensati pure voi eh!).
Potrei raccontarvi della passeggiata fatta il 25 pomeriggio ad ammirare le case e i giardini illuminati a giorno, con babbi natali di dimensioni originali, branchi di renne che pascolano nei giardini e sui tetti... ah, e i globi luminosi che secondo la Pippi sono "staffilococchi di luce"...
Invece no, ho deciso che vi racconterò del gran finale, la serata del 25.

Sono le 10 di sera, la Pippi è ancora da noi, stiamo sorseggiando un te e io sto straziando l'anima al mondo con la Fiorella Mannoia (la Mater, che sa che io sono in piena sindrome di Cotugno, mi ha mandato una chiavetta USB farcita di musica italiana... il Grinta già geme mentre io gongolo e canto a squarcia gola Viva la Pa pa pa pa pa ppa col po col po col po po po modoooro...).
Insomma, la Mannoia inneggia ai cieli di Irlanda e la Pippi, donna dall'orecchio fino, chiede "Ma voi non lo sentite un allarme che suona?". La Mannoia sussurra quello che le Donne Non Dicono, e la Pippi ribadisce "Ma voi non lo sentite un allarme? Perchè io lo sento!"... pigramente Alice decide di aprire la porta di casa per capire da dove arriva il beep beep e...
Il sesto piano della topaia puzza terribilmente di bruciato, e del fumo nebbioso sale dalle scale e laeggia sul ballatoio. Il rilevatore di fumo è tutto bello illuminato come un pino natalizio ed è l'artefice del beep beep.
Oibò.
Non che Alice sia un pompiere, ma l'idea è che si tratti proprio di un incendio, quindi permettetemi di dire: minchia!
Torna dentro dichiarando "Fuoco! Fuoco! Prendete le scarpe, arraffate le giacche e usciamo!" La tavola si attiva, nel frattempo Alice saltella già lungo le scale tentando di mettersi le scarpe e di capire da dove accidenti arriva il fumo e dove sia 'sto benedetto fuoco... (ci sono due scale, e vuole capire quale scala è "sicura" e quale no) scende e al terzo piano incontra una vicina messicana che ansima e dice "é la seconda volta! la seconda volta! Appiccano fuoco alla porta centrale! Ma ora è tutto a posto!"... ad Alice non sembra proprio tutto apposto e continua a scendere. Al secondo piano c'è un tizio con un cappello e un impermeabile che sembra Humphrey Bogart, con grandi occhi neri e ciglia folte che le sorride e le dice "Non ti preoccupare, è tutto a posto e sotto controllo, puoi tornare in casa"... Bogart sembra uno che sa il fatto suo, e soprattutto non si vede più tanto fumo, quindi Alice, ammaliata, ubbidisce.
Alice torna su, dove la Pippi sta chiamando i pompieri e i soceri e il Grinta sono ancora dentro casa perchè cercano i documenti e non si sa che cosa.
L'intero gruppo curioso e un po' spaventato va comunque in esplorazione al pian terreno, dove la nana Super è fuori di sè e ulula furiosa, la porta d'ingresso di legno è bruciacchiata in un angolino in basso, il pavimento è allagato perchè per spegnere il fuoco ci han dato giù con secchiate d'acqua, i vicini sono sul pianerottolo pure loro in escandescenze che suggeriscono di fare ronde e turni di sorveglianza, con seggioline e caffè perchè pare sia la seconda volta in 10 giorni che qualcuno tente di appiccare il fuoco alla porta (la precedente era alle 2 di notte e Alice e Il Grinta non ne sapevano nulla), i pompieri errivano e se ne vanno perchè non c'è una mazza da fare, la Nana Super se la prende con due ragazzetti che vogliono entrare per vedere e li caccia fuori rischiando di generare una rissa (per fortuna che interviene Bogart, con le sue ciglia lunghe e la voce dolce, a sedare gli animi).
Insomma, siamo nel pieno di una soap opera!
E' un natale da Filmz!

Torniamo su a casa, e il risultato è il seguente:

1
Alice fa una ramanzina al Grinta ed ai genitori, chè insomma, se c'è del fumo nella tromba delle scale non è il caso di stare a pettinare le bambole, cercare i documenti e sistemarsi la sciarpina! Ci si infila le scarpe (giusto perchè fuori c'è la neve) e se è sulla strada si prende al massimo il cappotto, ma poi ci si leva dai marroni il più in fretta possibile, chè porca la vacca è proprio il fumo quello che ti ammazza e io mica voglio fare la fine di un cosciotto affumicato! Quindi la prossima volta prima Alice sa che dovrà trascinare fuori per i capelli il Grinta assieme a lei, o lo troveranno carbonizato mentre si infila il guantino di velluto e cerca di chiudere la porta con le chiavi di casa.

2
Al socero è partito un embolo.
Ha deciso che viviamo in una zona sotto il tacco della mafia e in un edificio abitato da assassini, che la casa è SQUALLIDA e le persone sono VIOLENTE, che ce ne dobbiamo andare o che moriremo tutti. Insomma, Bay Ridge, il quartiere più noioso della città delle lucine, sembra improvvisamente più pericoloso del Bronx. (Come, non sapete dove si trova Bay Ridge? Davvero? Eh. Appunto. Proprio perchè a Bay Ridge, così come a Buttigliera Alta, di solito non succede una mazza di niente!).
Per tentare di ridimensionare il concetto di Squallido del socero, lo porteremo a fare un giro per case ammericane... la prima è quella della Pippi (che come chicca ha un barbone che dorme nella tromba della scale).

Ci aspettano lunghe giornate durante le quali Alice farà fare prove di evacuazione al Grinta...
e il socero cercherà appartementi tentando di convincere Alice ed il Grinta a trovare una nuova sistemazione entro la prossima settimana!
(già ha addocchiato un'appartamento in una casa-villetta di due piani, dove oltre alle blatte potremo socializzare con qualche bel topino e dove il padrone di casa abita al piano di sotto e verrà a batterti alla porta quando cucini il fritto perchè gli impuzzi i muri e scalpita perchè lo si vada almeno a vedere. Yhuppy du ah.).

Alice evacuatrice e pazientatrice

Wednesday, December 23, 2009

Abetiamo pure noi eh...

Ecco, qui son tutti lì che postan foto di alberi natalizi alti quanto baobab, addobbati più di Moira Orfei e sfavillanti quanto una treccia di mini-ciccioli di capodanno....
e noi minga.
Ma non vi credete eh, che noi siam lenti ma ci arriviamo!
Oggi abbiamo comprato il Ta-Pino Natalizio.
Alto.
Verde.
E un po' storto, chè a noi pacciono le imperfezioni e le malformazioni.

Ma faceva freddo, e il Ta-pino era pesante, e poi c'erano i soceri da andare a raccattare in giro ed eravamo stanci e poi cosa vuoi che ti dica non è che Manhattan il 23 pomeriggio è il posto migliore per portarsi a spasso un abete di un metro e sessanta e noi dovevam ancora comprare una tramvata di regali (che ovviamente non abbiamo trovato, ma tanto c'è ancora tutto domani quindi non ci preoccupiamo mica. O no?)...
Insomma, stremati l'abbiamo temporaneamente abbandonato dentro una sgabuzzino dell'università dei cervelloni.

C'è il reato di abbandono di Abete?

Alice natalizzatrice

P.s. Se domani è ancora lì poi vi beccate il servizio fotografico eh!

L'educazione paga. Soprattutto a natale!

Attenziune attenziune!!
Pare che qui nella grande mela (ma forse in tutta l'Ammerica?) sia cosa buona e giusta fare un dono personale alla maestrina del proprio nano!

Questo per dire che l'ultimo giorno di scuola qui sono fioccati ricchi premi e cotillon e la sottoscritta era in piena sindroma da Paperon de Paperoni ("Mmmiooo! Tutto mio!! Aaaahhh... come godooo") ed ora è qui che conteggia il suo bottino:
Allooora...
un totale di buoni-libreria per la strepitosa cifra di 200 dollari (100 sono già andati: è bastato uscira da scuola ed inciampare nel settore albi illustrati della prima Barnes&Noble per scoprire di avere vitale, immediato e improrogabile bisogno degli ultimi 3-4-5 nuovi autori appena publicati. Roba spessa. Soprattuto per una tossica di illustrazioni come la sottoscritta).
Un buono da Whole Food, che è il supermercato biologggico, quello con i pomodori buoni che però costano all'etto quanto il platino. Uno di quei posti dove la sottoscritta entra, annusa deliziata poi guarda l'etichetta con il prezzo lancia un grido e scappa via.
Un talismano cinese... non so per cosa... ma noi si pija tutto, che male non fa!
Un buono per manicure & pedicure.
Ecco.
Ora ho bisogno dell'aiuto di qualche donna di mondo, chè io stè cose non le ho mai fatte... fa male? Devo andare preparata? Con le unghie tagliate o lunghe? No, perchè dal parrucchiere ci si va con i capelli da lavare no? Ecco, dalla pedicure ci vado con le croste e la lanetta tra le dita? Mumble mumble...
Una confezione di post-it di tutte le forme, misure e colori. Da una madre che probabilmente ha capito che qui abbiamo la memoria a breve termine completamente incenerita...
Un pacchetto di misteriosi intregatori alimentari al cioccolato: sono cioccolatini arricchiti di calcio e 12 vitamine. Se qualcuno li vuole si accomodi, perchè ammè, quando mangio il cioccolato, piace provare quel senso di peccaminoso che solo l'assimilazione di grassi impuri e lascivi può dare.
E poi tante carte e cartoline disegnate e personalizzate... Chi mette il nano in posa immortalato con una bella tinta seppia, chi fa fare le cartoline al pargolo (roba che Picasso e Mirò se la sognano), chi ci scrivere dentro una frasetta del nano (la migliore è la Riccioli d'Oro, la piccola inglesina, che ha dichiarato: "La mie mastre sono le mie amiche". Sto seriamente pensando di rapirla e portarmela a casa...).

Questa pioggia di beni di consumo ha dato un impennata al mio amore per il mondo della pedagogia e dell'educazione.

Alice arraffatrice

Sunday, December 20, 2009

spolverati!

Sabato sera i vostri eroi sono andati ad una cena pre-natalizia a casa di russi.
La coppia vive a circa due ore emmezza dalla topaia, quindi gli intrepidi e temerari viaggiatori han preso 2 metropolitane e un autobus, hanno attraversato due fiumi e son sbarcati sulle rive del New Jersey proprio quando la neve ormai fioccava e vorticava.
Quando sono ritornati davanti a casa, dopo aver pasteggiato a Borsh e vodka, le strade della Grande Mela erano un unico spesso manto bianco di neve finissima. Alice era imbacuccata a strati come una matrioska.
Alle 4 del mattino, in una silenziosissima broccolino, le loro erano le prime impronte del marciapiede, e le scarpe affondavano fino al polpaccio.

Davanti al portone di casa c'era un igloo naturale, nel quale per fortuna non si nascondeva la perfida nana della Superintendent ma al massimo un pinguino disorientato:



(La nebbiolina che vedete è il vortice di neve che vortica vorticoso).

Tutto ciò apre nuove e meravigliose possibilità per la pianificazione didattica di oggi!
Potrei portare i nani fuori e usarli come cani da slitta.
O potrei iniziarli nell'arte della palla di neve farcita e spacciarle per una sperimentazione sensoriale ("quale palla ti fa più male, quella ripiena di pietre o di ghiaccio? Proviamo a trarla addosso a veterana e vedere l'effetto che ffa")...
Suggerimenti?


Alice educatrice (nevosa)

Saturday, December 19, 2009

i panni sporchi

Ecco.
Io speravo di cavarmela cosi', glissando elegantemente, infilando un post via l'altro senza che nessuno se ne accorgesse e invece voi, mannaggia, mica vi dimenticate!

E allora va bene.
Vediamo un po' di analizzare il parere del pubblico.
Un cospicuo numero di maschietti ritiene che a sbevazzare sia stato il Grinta.
Un certo numero di fanciulle, ma non tutte, riconosce invece nella tenutaria del blog l'avvinazzata vomitatrice.
E io sapevo che l'intuito femminile non sbaglia quasi mai!
La sottoscritta e' inequivocabilmente la B.
Ero io io straccietto che si è presentato in casa con un sacchetto di vomito e in stato confusionale (che tra l'altro e' da quella sera li' che non trovavo le chiavi).

La sottoscritta andò alla cena di natale delle insegnanti. Ora sappiate che, a parte i camionisti russi, gli scaricatori di porto di Marsiglia e i balenieri le insegnanti specie se in gruppo, sono delle bevitrici da battaglia.
Al momento del dessert due erano in bagno a delirare e parlare al loro riflesso, una era seduta ad occhi chiusi e si dondolava su una musica invisibile, un'altra si era lanciata nel vortice delle imitazioni, in una sorta di Gigi Sabani de noiartri.
Insomma, effettivamente la serata era ad alto tasso alcolico, ma va detto che più che l'alcol potè il taxì, chè io sono uscita sana e diritta (o al massimo lievemente inclinata come la torre di Pisa ma ancora capace di dominare la postura eretta) e dopo la corsa in taxì che mi ha shakerato e sballottato sono arrivata a casa che sembravo una burrata e camminavo lenta e bavosa come una lumaca cieca.

La grande lezione di vita che ho appreso e che voglio condividere con voi è: mai prendere un taxi a New York a meno di non essere completamente sobria.
Un autista di taxi, al sabato sera, sulla strada a lungo scorrimento intasata è sostanzialmente un Caronte sadico alla guida di un gommone di rafting.

Alice confessatrice

Friday, December 18, 2009

quei spaccamarroni dei miei suoceri

L'arrivo dei suoceri ha dimostrato chiaramente l'esistenza di una crepa nelle leggi della fisica.
Dalla valigia della suocera sono emersi pacchi di pandistelle natalizi e un intero container di gianduiotti, cioccolata, caramelline Golia e chewingum Brooklyn gusto bianco (chè a stare lontani da casa vengono strane e ridicole voglie).
Sospetto che la suocera abbia scoperto la formula per la miniaturizzazione.
Da quando sono atterrati con tutto sto bendiIddio (48 ore fa) io ho iniziato una dieta mono alimentare, un rigoroso regime a base di cioccolato.
Domani mattina, unendo i brufoli che mi spunteranno sulla faccia, verrà fuori la famosa scritta "Svizzero? No. NOVI". E sul naso, per gli unitori-di-brufoli più esperti, una sagomina della Muca Milka che ammicca.

Alice cioccolatrice


P.s Il titolo non c'entra una mazza. E' messo lì solo per dare noia al suocero, che tra 5 minuti netti, quando realizzerà che sì, sto scrivendo un post, correrà all'altro computer a sbirciare...

Wednesday, December 16, 2009

chiavi

"Le ho perse! Le ho perse!" geme smarrita l'anima in pena con le mani nei capelli
"Uff... come sei rumorosa...E che sarà mai! Ne facciamo un'altra copia e via" liquida lapidario il marito dell'anima in pena
"Noooo! Tu non capisci! Assieme a quelle di casa c'erano pure quelle della scuola! Sai come mi scartavetreranno i marroni?! Mi daranno dell'irresponsabile, dell'inaffidabile, della distratta... "
"Ma scusa, l'ultima volta che le hai viste era in casa, no? Quindi saranno qui da qualche parte..."
"No no no... ho guardato dappertutto per tre volte... è due giorni che le cerco!" ulula la tapina mentre ribalta il divano e sventra i cuscini con il coltellaccio dell'abbacchio
"Sono un disastro, sono una bestia... passami la grattugia che mi auto-flagello"
"Ma no, dai... adesso ti aiuto"
"Seee... mò arrivi te, l'uomo del monte e..."
"... hai guardato anche qui dietro?" Chiede il nobile marito emettendo un glorioso tintinnio
"ECCOLEEE! Amore mio! Ti amo tantissimo!! In effetti no, dietro il termosifone nell'angolo sfigato della casa non ho guardato... non mi sarebbe mai venuto in mente! Mio eroe! Sei meglio di un purceddo da tartufo! Sei maggico varda!"

"Eh, lo so... poi sarà anche che mi son ricordato che ieri ho sbattuto contro il divano ed ho sentito il tintinnio di qualcosa che cadeva... buffo eh, incredibile no?... no?"

Il passaggio da Nobile Marito a Menga planetario è in un battito di ciglia. Un battito di ciglia.

Alice picchiatrice

Tuesday, December 15, 2009

in ritardo

Ecco.
Una giornata così.
A voi non capita mai?!





Alice bestemmiatrice

Sunday, December 13, 2009

il potere della visualizzazione!

Berlusconi viene messo K.O. da un modellino in ferro del Duomo di Milano.
La bela madunina non perdona.
Il lanciatore selvaggio pare essere un mattacchione, in cura da 10 anni.
Io l'ho sempre detto che la follia è solo saggezza mascherata.

Ed ora la smetto, che lo so che dovremmo essere tutti tante sfere di luce e amore karmico e che, come ripeto ai nani per tre ore al giorno, comunicare a sganassoni non va bene...
epperò!
Niente.
Cioè.
Dai.
Un peccaminoso brividino di goduria voi non l'avete avuto?

Alice perfida vodoozzatrice

Ah!
Ora confido che Vespa mi regali i dettagli morbosi... la distanza del lancio? E con quale mano? Quale lato del duomo a impattato sul muso del Berlu? E dov'è finito il corpo contundente? Era forse un modellino di ghiaccio, per evitare di lasciare prove? Verrà conservato nel Museo del Terrorismo? il Vespa farà un diorama della piazza con un big-Jim berlusca e un Gargamella al posto di Tartaglia...
Ah... altro che C.S.I.!

Saturday, December 12, 2009

l'angolo del trash e del disgusto

La domenica enigmistica:
indovinate chi dice cosa in questo affascinante dialogo tra me e il Grinta.

Sbam.
Stunf.

A: "Allora? Sei qui finalmente? Ti pare l'ora?"
B: "... uff... bagno... bagno... ml di stomaco... nause..a..."
A: "Bene, sembrerebbe che te la sei spassata alla cena di natale con la tua cricca, eh!"
B: "... ump... tequila... birra... chianti... cagotto."
A: "Ecco, ed ovviamente hai infranto la regola aurea del bevitore: mai mischiare!"
B: "Uff... nauseaa! burp!... parlmo domni... fai un' tisan?"
A: "Varda in che stato mi torni..."
B: "shhhh... mal di test... no colpa mia! Taxi! Taxi! Aaahhh... maldeto taxi... mal d'auto... teribbilee.... leeento... strattoni... nausea... e cagotto... tutto assieme...
vomitato."
A: "Cosa?! Hai vomitato nel taxi? Non per la sbronza ma per il mal d'auto?"
B: "Sì. Auto. No, non in tx, in ascensore"
A: "Nel NOSTRO asensore?"
B: "No. Sì. In ascensore. Ma dentro il sacchetto del regalo"
A: "Quello con babbo natale e le renne? In quel sacchetto?"
B: "msì. Ronf. Fai tisn? Amo tanto tant"

Alice enigmatrice

Wednesday, December 9, 2009

hop hop hop!

Da una settimana a questa parte ho una nuova tecnica di sopravvivenza!
è la fuga collettiva, detta anche
"passeggiata-incosciente-con-branco-di-nani-nel-gelo-di-dicembre".
Faccio così:
imbottisco i bambini di strati (chè infatti sembra che portiamo fuori dei babbà alla crema con le gambe), li ammasso come un gregge di pecore (chè è già tanto se riesco ad acchiapparne un paio per mano) e "Hop hop ragazzi! Andiamo ad esplorare il quartierino della Grande Mela!"
Negli ultimi giorni siamo andati:
A tuffarci dentro l'unica fontana nel raggio di un miglio.
Ad annusare le buse di cavallo davanti alle stalle della polizia.
Ad arrampicarci sui tornelli dell'entrata della metropolitana.
Ad ululare selvaggi alla gia' citata metropolitana (Chuuu Chuuu Train!) che arriva e parte fischiando.
A mangiare la cioccolata calda arrampicandosi sugli sgabelli come bertucce.

Nelle varie esplorazioni va detto che:
Dentro la fontana c'era di tutto. Nani compresi.
A sorpresa, la nana letargica per eccellenza, chiamiamola pure Pisola, ha scoperto di amare le fughe improvvise. Impossibile farle capire che no, nessuna di noi trovava divertenti i suoi scatti da centometrista.
Il primo attraversamento stradale l'abbiamo fatto con Veterana impegnata a raccattare un nano inciampato... Minnie che inseguiva Pisola (e chi se l'aspettava che quella fosse capace di correre?!) io che come la dea Calì tentavo di manovrare il branco sul marciapiede, Memole e la sua amica che invece si facevano un pic nic sulle striscie pedonali osservandosi le reciproche scarpe e un tir che bloccava la strada in diagonale per lasciarci passare nonnostante il semaforo l'ormai ufficialmente rosso.
Goblin, che è un po' come un sacco di pere, che dove lo metti sta, che si attacca alla mano e non si scolla manco con la cartavetro, è riuscito pure lui a incasinarmi, perchè ha perso una scarpa sulle strisce pedonali (emmenomale che nessuna macchina l'ha spiattellata).
Memole, la solita esplosione di energia, ogni giorno straina lo sfortunato compagno di fila sbatacchiandolo in giro come una pezza e saluta qualunque cosa vagamente mobile: vecchine, cani, alberi, carri dei pompieri...
Il Mugugnoso (ne ho parlato del Mugugnoso? Io e il Mugugnoso ci sbirciamo a vicenda... non siamo mica sicuri di piacerci eh. E' ancora tutto da vedere), dicevo, il mugugnoso è tornato con un maori in faccia perchè si è spalmato contro le grate della metropolitana per guardare i treni passare ed ha beccato giusto il punto appena oliato di grasso.
Minnie è stata morsa da uno dei cavalli poliziotti.
Minù, esaltata dall'idea della cioccolata calda, se l'è versata addosso. Una brocca intera. per star sicura. Ha pianto più per l'incazzo di aver perso la cioccolata calda che per il dolore...

Considerando che qui siamo già a meno 1 grado, ogni giorno quando ritorniamo in classe i nani hanno finalmente un'espressione nanesca: pomelli e naso rosso, il tutto decorato con delicati intarsi di muco e imponenti candele gotiche.
Se sopravvivono, e le previsioni della settimana prossima sono giuste, tra qualche giorno li porto pure a fare le palle di neve!

Alice passeggiatrice (e ibernatrice di nani)

Sunday, December 6, 2009

No B(rrrr) day

Io c'ero.
Sotto una pioggia inclemente e un freddo che levatevi.
Non che servisse a molto eh, ma io c'ero.


(Presa de Repubblica)



(Presa da mmè)

... che poi, mi dico, gli ammericani han già tutte le loro belle beghe, figurati se gliene frega qualcosa del nostro nano... capace pure che quella massa di infreddoliti in viola di ieri mattina venisse scambiata per un comizio degli studenti di NYU (che son sempre viola e bianchi)...

Alice manifestatrice

Wednesday, December 2, 2009

...

Veterana: "Sai, credo che Minù abbia bisogno di uno speech therapist. Devo parlare con i suoi genitori"
Alice: "Minù? Perchè?! Parla normalmente!"
Veterana: "Sì, ma sbava!"
Alice: "..."
Veterana: "I muscoli della lingua probabilmente non sono ben sviluppati e non riesce a trattenere la saliva... e poi sta sempre con la bocca aperta. Un logopedista le potrà prescrivere un farmaco che le rafforzi la mascella. Ho avuto un caso simile anche l'anno scorso."

Evabbè.
Mi arrendo.

Alice esasperatrice

Lancillotto in fuga

Lancillotto si è dato una calmata.
Ora arriva a scuola e non piange più.
Ripete ancora le cose ogni tanto (tipo che leggi un libro con le figure degli animali e lui... "PIG! Pig! Pig! Pig!PIG!" "Sì, Lancillotto, è un porcello, stai calmo però che sennò quando arriviamo alla pagina con la mucca ti viene una sincope"), ma sembra sereno, non ulula più, gioca con gli altri bambini e inoltre, visto che è uno dei più "grandi", fa cose meravigliose:
Fa disegni con gli acquarelli pieni di punti colorati che paiono dei Pollock, e li fa con concentrazione lottando per tenere il pennello dove vuole lui.
Prende uno dei libri (che gli ho letto millanta volte mentre lui piangeva disperato) e "legge" ad alta voce per un altro bimbo.
Nella cucinetta sbatacchia pietre e pezzi di sughero e dichiara "I'm making soup!"
Insomma.
Lancillotto va alla grande.
Ma Veterana non molla: "Questa ripetizione costante non è normale, e poi alle volte stringe le mani convulsamente. Sembra che gli piaccia stare in tensione., che goda nel sentirsi spaventato.."
"?! Mah, magari ripete costantemente anche perchè la mamma è tedesca, e come molti nani bilingue vuole essere sicuro di dire la parola giusta, nella lingua giusta, e cerca conferme..."
"Comunque prima di natale lo valuto"
"Non penso proprio"
"Anche Minnie è daccordo con me, vero Minnie?"

"Mah, boh... forse un po' strano è..."
"..."

Mercoledì Lancillotto addenta il naso di Memole durante una divergenza di opinioni su chi deve giocare a infilarsi dentro il forno. Nulla di chè, Memole ha appena due righine con il segno degli incisivi di Lancillotto, ma sai mai, quindi facciamo l'Accident Report.
L'accident report sono due fogli, uno per la vittima e uno per il carneficie:
Per il carneficie è tipo "Tuo figlio ha morso un bambino"
Per la vittima è "Tuo figlio è stato morso da un bambino"
Non scrivi il nome dell'altro e mandi il tutto a casa tentando di essere il più concisa possibile.


Al pomeriggio la mamma di Lancillotto manda una e-mail chiedendo un colloquio.
Veterana e Minnie vanno in ansia.
Ora, la madre è una crucca, l'abbiamo vista una volta sola, durante l'inserimento di Lancillotto (che visto che piangeva come un'aquila, veniva per sessioni di un'ora) e durante il colloquio aveva detto, semplice e diretto "Io non sono preoccupata che Lancillotto pianga, quindi non vi preoccupate e allungategli il tempo di permamenza anche se frigna, così si abitua prima, chè io pago fior di quattrini perchè me lo teniate tutta la mattinata e invece così si fa solo un'ora!".
Insomma, non è una mammola.

Veterana " Secondo me è perchè è una donna ansiosa, vorrà capire cosa succede"
"A parte che non la conosco, ma smmè nun me pare ansiosa"
"Ci scrive perchè magari teme che Lancillotto diventi aggessivo. Poi secondo me è una di quelle madri che fa sempre tutto per lui, che lo osserva, non gli lascia spazio di iniziativa, insomma, un po' assillante."
(Ve l'ho detto, vero, che l'abbiamo vista 1 volta sola? Chè gli altri giorni lo prende e lo piglia la nanny nera? No, giusto così)
"Vabbè, grazie per questa massa di vibrazioni derivate dal tuo sesto senso del menga... che gli diciamo?"
"Non possiamo dirle che pensiamo Lancillotto abbia dei problemi, perchè ci ha contattato lei... quindi le diciamo che va tutto bene"
Fiuto lo spazio per guadagnare un punto nel mio progetto "Salviamo Lancillotto dalla valutazione"
"Se le diciamo così però allora siam daccordo che non si parla di valutazione fino a febbraio, e che lo lasci in pace per un po'... chè se tra tre settimane andiamo dalla madre a dirgli "ah, comunque pensiamo tuo figlio sia scemo" facciam la figura delle beote"
"Va bene, ma io sono ancora preoccupata per lui. Chissà se la madre vorrà parlarci di altri problemi? Forse è meglio se gli chiedo perchè vuole vederci..."
"Fa così"

La madre di Lancillotto risponde: "Voglio un colloquio perchè io e mio marito ritorniamo negli UK, vogliamo sapere se possiamo riavere parte della retta" La veterana risponde, probabilmente un po' piccata per aver toppato la previsione, utilizzando testuali parole "per questo tipo di domande si rivolga alla direttrice, questa è l'e-mail, distinti saluti"

La sua abilità nell'interpretare le persone è pari alla sua capacità di tatto e gentilezza.

E io?
Io piango la dipartita del Lancillotto, che in fondo a mister radiolina mi ci ero affezionata... ma penzo anche che emmeno male che se ne va e si salva dalle grinfie farmacologiche della Veteranz!

Alice salutatrice

Monday, November 30, 2009

C'è questo libro qui:

More about Strega

che è un libro per ragazzi bello assai, che però in Italia non se lo fila nessuno.
Che è la storia del Mago di Oz, ma prima dell'arrivo di Doroty. E' la storia di Elphaba, che è la strega dell'Est, la sorella della strega dell'Ovest, che viene spiaccicata quando le atterra sopra con la casa, presente?

Bene, questo libro è un libro violento, con dentro una storia intricata e con un sacco di livelli di lettura (c'è dentro la politica, la paura del diverso, gli intrallazzi di potere, il sesso, la guerra...) inzomma parecchia roba.
Di questo libro hanno fatto un musical, che è al momento uno dei più popolari e che ogni sera fa il tutto esaurito. Un fenomeno di massa, varda.

Di questo musical il Grinta ha comprato due biglietti.

Ora, i biglietti in questione erano in offerta, alla modica cifra di 42 dollàri, ed erano esattamente gli ultimi due posti della balconata, in alto nell'angolo, in fondo a destra, nel posto dove di solito ci trovi il bagno. Chè tra l'altro le balconate sono talmente alte che mica la vedi la faccia degli attori, vedi solo che van su e giù, saltellano, corrono, ballano, cantano... insomma, ve lo dico perchè magari, se mi avessero messo sotto il palco, abbastanza vicina da pigliarmi gli sputi degli attori, il mio giudizio avrebbe potuto essere diverso. Comunque.
Io ero curiosa assai perchè questa storia, che è una storia appunto un po' sordida, violenta e intricata, mi pareva difficilissima da raccontare su un palcoscenico, per di più con solo un paio d'ore a disposizione.

Ed infatti quello che sono andata a vedere era un'altra cosa.
Era il dramma americano, dove la tipella con la faccia verde non trova amici e alla fine diventa pappa e ciccia con la bella della scuola che vuole farla diventare po-pu-lar.



Insomma, fa sorridere, e la scenografia è imponente... ma è stato come andare in biblioteca per leggere Manzoni e ritrovarsi con una copia dei Promessi Paperi.

Alice recensitrice

Sunday, November 29, 2009

la topaia si affolla

Questa settimana abbiamo avuto un ospite, un'omonima. La topaia è stata per un po' la casa delle Alici.
Alice non l'avevo mai vista prima, era un'amica del Grinta, facevano i boyscout communisti assieme: prima che diventasse un economista disfattista lui, lei ed un branco di giovinastri andavano ad accamparsi nei boschi.
Alice ci ha portato i pandistelle e il San Simone e si è conquistata la mia eterna gratitudine e il mio amore incondizionato. Che io sono a buon mercato e facile da comprare.
Grazie ad Alice il Grinta ha potuto dare libero sfogo al suo bisogno di turismo culinario: Giapponese, Suol Kitchen, messicano, brunch... e io ho avuto una socia con cui potermi finalmente godere la città da turista: MoMa, central Park, Gospel...
Gli ospiti sono la scusa perfetta per metter il cervello in modalità vacanziera!

Giovedì invece arriva una coppia, lui pare sia Marcantoino di oltre due metri che io mi chiedo come riuscirà mai a dormire sul nostro futon ikea... non l'ho mai visto eh, ma spero sia abituato a dormire in posizione fetale che sennò è un casino. Lei non la vedo e non la sento da 16 anni. Quindi è un po' come vedere una persona nuova.
Da quando siamo quaggiù, in 26 mesi di vita mmericana, hanno dormito tra le mura della topaia, schivando blatte e sopportando il caos endemico della sottoscritta e del Grinta circa 18 persone. Alcuni erano grandi amici o parenti, altri conoscenti alla buona e altri ancora semi-sconosciuti.
Oggi pensavo che oh, a mmè me piace quando ci capitano in casa persone che non ho mai visto: chè conoscere uno e già dal primo giorno vedere come è al mattino appena sveglio, con le caccole e i capelli scompigliati, quanto ci impiega a lavarsi i denti, che cosa mangia, come lava i piatti (chè noi li mettiamo subbito al lavoro eh!)... è divertente!
Si diventa amici più in fretta... o ci si sta sulle balle da subito, senza perdere tanto tempo.
... no?

O forse, come dice il Grinta, è solo che sono una perversa promisqua.

Alice impicciatrice

Saturday, November 28, 2009

hemm... tra la gente in fila nella città delle lucine... o un pranzo nelle valli ad alta quota con pancetta e formaggi di capra... che scegliete?

Io la seconda che ho detto!

Eravamo partiti con le migliori intenzioni.
Avevamo pianificato una sveglia mattutina alle 7.00, ed un avvincente tour davanti alle porte dei migliori grandi magazzini della città.
Avevo pure messo le pile nuove nella macchinetta fotografica, perchè vuoi mai che mi abbandoni proprio quando ci sono da immortalare scene cruente davanti ai saldi al 90%?!

Epperò.
Epperò è successo che

la mamma della Pippi e' sbarcata a Nuova Iorke pochi giorni fa.
(io e la Pippi siamo andati a prenderla all'aereopoerto, e visto che con i mezzi pubblici ci vuole un'oretta circa abbiamo pure fatto un picnic in metropolitana, con la Pippi che tirava fuori dal suo zaino essenzialista panini al prosciutto, gambi di sedano e succhi di mela).

La mamma della Pippi e la Pippi, il magico Giorno del Taccino, ci han coccolato con un banchetto iniziato alle 3 del pomeriggio a base di polenta e ossobuco.
E tanto vino.
E la apple pie.
E siam tornati a casa, pieni e tondi come gli ovisodi, ben dopo mezzanotte.
E insomma, la giornata succesiva è stata dedicata alla digestione, alla pisolosità e all'oziaggine.
E che si fricchino tutti quei matti in coda.
Quindi posso al massimo donarvi foto di ossibuchi spolpati, di fettone di pancetta circondate da formaggi alle erbe e di paioli di polenta.
O di una manica di fanciulle ubriache che sghignazzano.
O un primo piano della burza del Grinta che sborda dai pantaloni tentando di sfondare la diga del bottone.

Ah, e visto che appena passato il giorno del ringraziamento, io ne approfitto e ringrazio pubblicamente la Pippi, che per fortuna che c'è e argina la mia follia, e pure la mamma della Pippi, che e' la Pippi con venti anni in piu', solo meno boccolosa e meno ossuta (che' la Pippi e' un'acciughina, ma sostiene di avere le ginocchia grasse) ma hanno la stessa risata, la stessa voce e lo stesso modo speciale di guardare e di raccontare.
Assieme sono una Pippinizzazione al quadrato. Sotto cotanto influsso, confido di diventare Pippinesca pure io. Quindi se i prossimi post saranno scritti in dialetto noneso non preoccupatevi.

Alice celebratrice

P.s. La Pippi e Pippi's Mum inneggiavano ad una cura a base di semi di lino che dovrebbe tirare a lucido le viscere e far risplendere il fegato come un cristallo di Boemia. Vi interessa? No, perchè io sono rimasta ipnotizzata e mi sa che da domani pasteggerò a semini...

Wednesday, November 25, 2009

The Black Fiday is coming!

Questo giovedi' e' il giorno del tacchino, detto anche il giorno del Ringraziamento, in cui gli americani ringraziano gli indiani per avergli portato le copertine e offerto le patate quando e' arrivato l'inverno... e gli indiani ringraziano gli americani per avergli portato un sacco di malattie mortali e offerto una caterva di mazzate.

Dopo giovedi' arriva il Venerdi' nero, che (mi sa che l'ho gia' detto. L'ho gia' detto vero?Lo ridico!) e' il giorno delle spese folli, delgi sconti del 90%, delle risse tra massaie...

L'anno scorso un commesso e' morto calpestato dalla folla che ha sfondato le vetrine prima del previsto.

Che io dico, capisco la passione per l'asciugatrice con la potenza degli ioni, ma come fai a camminare sopra a uno?!

Ogni venerdi' nero la gente passa la notte sui marciapiedi, facendo pipi' nelle bottiglie per non perdere il posto ed essere tra i primi all'apertura (che, vista la manica di assatanati, in genere e' alle 6 del mattino).

Ogni venerdi' nero la gente si da' un sacco di legnate strappandosi vestiti di mano e combattendo selvaggiamente per televisori al plasma.

Il venerdi' nero passato eravamo sperduti nei boschi a cercare la pietra del bardo, quindi ce lo siam perso, ma questa volta prometto che, fosse anche solo per dovere di cronaca, andro' in prima linea a fotografare.

Volete qualcosina? Che' capace che nella mischia mi resti un pelapatate impigliato nei capelli o un foulard attorcigliato alla scarpa...


Alice shoppingatrice


Tuesday, November 24, 2009

qui' dove non batte il sole

ore 9.00
"Ciao, sono la mamma di Boccoli d'Oro. Guarda che stiamo iniziando a insegnarle ad usare il vasino, quindi e' spannolinata. Non c'e' bisogno che le chiediate nulla, vi dira' lei quando deve usare il bagno."
"Va bene"

ore 10.00
"Ehhmm, Boccoli d'Oro, vedo che saltelli con le mani tra le gambe... devi forse fare pipi'?"
"NO!" risponde sprezzante la nana altezzosa (si nota che a me Boccoli d'Oro sta un pelino sul cazzo?)

ore 10.05
Boccoli d'Oro emerge serafica dalla zona delle costruzioni senza scarpe, senza calze, senza mutante e senza pantaloni.
E si rifiuta di fornire qualsivoglia indizio.
Ci vorranno ben 10 minuti prima di riuscire a scovare i pantaloni e le mutande pisciate infrattate dentro uno sportello della cucinotta (le scarpe e le calze erano nel cesto dei libri, ma salteranno fuori solo dopo un'oretta). Nel frattempo pero' altri 3 nani opteranno per il costume adamitico, il pavimento della stanza verra' tappezzato di variopinti vestiti taglia due anni e una danza selvaggia verra' celebrata sul tappeto da un orda di nani mezzi nudi.
Che va bene eh, anzi, viva la libera espressione corporea!
Eppero' quando mi son ricordata che la stanza ha le videocamere a circuito chiuso ho pensato che prima o poi mi tocchera' farvi un post dalle patri galere ammericane, e gia' vedo i titoli sui giornali:
"Maestra di nido incita la pratica di tribali riti orgiastici. Dichiara a sua discolpa "Ma in Italia facciam sempre cosi'!"

Alice nudizzatrice

Monday, November 23, 2009

Obama vi saluta a tutti

E rieccomi qui, sopravvissuti al vortice della SuperConferenza, spossata ma soddisfatta, vitale quanto un'otaria spiaggiata dopo un'indigestione di acciughe.
In ordine sparso (perchè lungo il viaggio ho perso neuroni e accumulato sbronze) questo è più o meno quel che è successo:

Il volo verso Washington era per Minnie la prima esperienza in aereoplano. Io ero seduta accanto a lei. Nel corso dei 50 minuti di volo Minnie ha eroicamente fissato il suo sguardo in un punto indefinito del sedile davanti, ha stritolato la mano della sottoscritta ed ha sudato parecchio.
Quando l'aereo ha toccato terra, probabilmente a causa dell'improvviso rilassamento del sistema nervoso e gastrico, ha vomitato copiosamente.

L'hotel era una sorta di reggia papale: cristalli, lacchè, omini vestiti da guardia svizzera, piscina, paestra e stanze grandi quanto la topaia intera. Inebriata dalla ricchezza ho deciso di abbandonare le mie vesti proletarie e di godere di cotanto lusso: ho trascorso un totale di 5 ore dentro una piscina a idromassaggio ed ora non son per niente sicura di poter vivere senza.
La Iacuzi è l'oppio del deltoide.

Veterana divideva la stanza con la mia valigia. Il mio corpo invece era perennemente imbucato nelle stanze di altre colleghe, impegnato ad ingurgitare liquidi ad alto tasso alcolico.

Per 4 notti ho sperimentato la vita da college americano:
Ho visto vasche da bagno riempite di ghiaccio con bottiglie di vodka come iceberg fluttuanti e lattine di birra galleggianti come boe di segnalazione.
Ho visto un branco di insegnanti vagare di notte per le strade deserte di Washington cantando canzoni a proposito di ragnetti, unicorni e compagni bella.

Per 5 giorni, dalle 8.30 alle 5.30 sono stata seduta in stanze più o meno grandi davanti a tizi più o meno intelligenti, ad ascoltare cose più o meno interessanti.
Ho assistito ad un paio di bellissime conferenze, ed ho sentito il mio cervello espandersi e fare PLOP! come uno scoppiettante pop corn.
Ho assistito ad una serie di conferenze decenti che mi hanno confortato parecchio: non sono io che sono matta ed ho lo sfasamento culturale, è proprio questa scuola che dal punto di vista metodologico-didattico-organizzativo è un roito .
Ho pure assistito ad un sacco di conferenze che facevano assolutamente pettare, ma questo fa parte del gioco, credo. Ovviamente tra le conferenze che faceva pettare c'era quella di Veterana (perchè sì, veterana ha presentato. Una cosa incomprensibile senza nè capo nè coda), ma non vi ammorbo, e poi parlarne male è come sparare sulla croce rossa.

Sono tornata con una nuova terribile scoperta:
Il costo di tutta la baracca (hotel, volo, iscrizione alla conferenza) si aggira sui 1.100 dollari a cranio.
E a quanto pare ho firmato un contratto per il quale se mi licenzio o se mi licenziano sono costretta a risarcire il costo della conferenza.
Il mio senso di claustrofobia è ai massimi storici.

Dopo 5 giorni di pasti freddi e panini, tornare tra le braccia del Grinta, avvolta dalle sue strepitose paste agli zucchini... priceless!

Durante la mia assenza il Grinta pare aver coltivato le blatte con amore e dedizione... per il 15 di dicembre, quando i suoceri arriveranno, probabilmente le avremo addestrate a compiere circonvoluzioni sul lavello e a creare motivi geometrici sui muri.

Ora vado in escursione in bagno. Ricordatemi così, armata di Raid e con la ciabatta con la suola carrarmata come vessillo.

Alice blat(t)eratrice

Monday, November 16, 2009

io vado eh...

... Questo blog è tornato da Boston (dove si è divertito e riposato, ha mangiato la zuppa locale, ha visitato il vecchio amico economista del Grinta, ha passeggiato per le strade di Beacon Hill, ha incontrato simpatiche facce nuove e non proprio nuove ed ha rivisto le amate statue delle papere).
Ed ora riparte.
Per il fronte.
Parte per Washington DC, dove verrà incatentata fino a sabato.
Parte per una conferenza sullo sfavillante mondo dell'educazione americano.
Parte assieme a TUTTE le colleghe della scuola Reggyo, perchè sì, la scuola chiude per una settimana e spedisce tutte le sue maestrine a formarsi e a pigliare un po' di carburante nuovo per il cervello.
Insomma, parte per un posto interessante, per fare un cosa che si prospetta fica assai.
Eppure parte con la morte nel cuore, perchè a tutto questo c'è un prezzo:









Chè fra tutte le colleghe che ci sono... con chi si ritrova accoppiata in stanza questo blog?!?



E sebbene la Pippi ritenga che dovrei essere serena, chè questo è tutto Karma positivo messo in tasca per il futuro, io per sicurezza ho messo in valigia un mattone. Un pesante mattone.
Caso mai.


Alice brontolatrice

Friday, November 13, 2009

colpi di testa

Questo blog oggi pomeriggio prende un China-bus (ve li ricordate? I pullman economici che collegano le varie Chinatown americane?) e scappa a Boston per il fine settimana.
(andiamo un giorno emmezzo a trovare un pazzo amico economista e io devo assolutamente tornare a rivedere le papere di bronzo al parco...)
Questo blog parte con uno zainetto minimal, quindi confida che Boston non venga travolta da una glaciazione improvvisa.
Questo blog già sa che Il Grinta pretenderà di mangiare aragoste per tutto il soggiorno, a pranzo, cena, merenda e colazione.
Questo blog teme per il suo apparato digerente.




Ah! Questo blog sa, oh, se lo sa! che a Boston si aggira un SuperGgiovane e una piccola e tosta, e se le riesce va a rompere i marroni pure a loro...

Alice viaggiatrice

Wednesday, November 11, 2009

... il potere del gossip...

Che poi, certo certo, sarà un caso, epperò:
Dopo aver confabulato intensamente per tutta la serata, intervallando una malignità con un sorsetto di vino e un insulto con una patatina intinta nella salsina rossa, il giorno dopo la scuola era abbandonata a sè stessa... ovvero in mano nostra... ovvero AUTOGESTIONE!
Questo perchè:
La padrona della baracca è in Israele, e tornerà solo dopo Thanksgiving (fine novembre, per capirci).
La Capa Pedagogica è in Florida, che poi è dove vive visto che fa uno strano pendolarismo (viene per due giorni alla settimana e poi se ne torna nella sua dimora con piscina)

e Veterana...
Veterana ha mandato una e-mail comunicando che stava male e si prendeva un giorno di malattia.

...

...

Quindi sappiatelo e regolatevi: io qui non ho manco bisogno della bambolina e degli spilli.

Ora, va detto che è stato intenso eh, chè ieri poi i nani dovevano avere Plutone che sputava in faccia a Mercurio visto che mancava poco e si arrampicavan sui muri...
(Oddio, Minnie era un po' isterica visto che io ho lasciato i nani a briglia sciolta per la maggior parte del tempo...
Minù giocava a fare l'assistente-prestigiatore: tentava di chiudersi dentro gli scomparti della mini cucina e di uscire fuori sfondando il mini-lavandino a testate...
Memole ha scoperto un nuovo meraviglioso gioco da fare in bagno: "affoga il tuo amico". Armata di due ciotole trovate chissà dove faceva doccie gelide gratuite a chiunque si avvicinasse abbastanza... e prima che riuscissimo a fermarla aveva già annaffiato 4 nani...
... ma quando ci vuole ci vuole!)

Insomma, è stato intenso eh, epperò l'atmosfera rilassata e le faccine sorridenti delle maestre erano im pa ga bi li.

Alice vudoozzatrice

riunioni segrete

Ieri sera, 12 figure furtive si sono date appuntamento presso una dimora segreta.
Ieri sera, 9 loschi figuri si sono presentati alla chiamata, armate di alcolici e formaggi stagionati.

Ieri sera si è tenuta la prima riunione della M.E.R.D.A.
M aestre
E sasperate &
R ancorose
D ecise all'
A ttacco

3 ore emmezza di cicaleccio furibondo e intensivo.
3 ore emmezza al termine delle quali non è stato risolto nulla eh, ma almeno ciascuna di noi a condiviso il suo pacchetto di frustrazioni e insoddisfazioni, ci siam sentite meno sole, meno matte e meno imbecilli. La seduta è stata talmente terapeutica che abbiam deciso di ritrovarci con frequenza mensile.

... e Veterana e Capa Capoccia probabilmente hanno avuto per tutta la sera miniciccioli e bombe di Maradona che fischiavano e scoppiettavano nelle orecchie...

Alice sobillatrice

Monday, November 9, 2009

in ordine sparso

Son viva.
Sono entrata in quel mondo scintillante fatto di puzza di piedi e voci rimbombanti che è la palestra (tendenzialmente vado a sguazzare come una ranocchia in piscina... ma nei giorni di luna piena in cui mi trasformo in una scimmia pelosa copro il mio manto con un paio di spessi pantaloni della tuta e vado a sudare sulla ciclette)
Vado ad un coro di inglese surreale. Che merita un post a parte. (Addendum: coRso, corSo di inglese! Che io sto al canto come Vanna Marchi alla scienza)
Sopravvivo dentro la scuoletta mantenendo alto il mio livello di aggressività passiva.
Il Grinta gioca a fare il figlio minorato di mcgyver, smonta plafoniere, armeggia con i fusibili e poi mi ritrovo con mezza casa priva di elettricità (la mezza casa dove c'è anche la scatoletta magica con internette dentro).
La Pippi tenta di convincermi che è il momento di depurare il mio fegato con un intricato processo a base di succo di mele, pompelmi e olio d'oliva (pare che poi si caghino via delle robe tipo i Sassi di Matera).
Il pater scappa a ballare il tango in crociera per la prima volta nella sua vita. Se non sto attenta me lo ritroverò a fare l'animatore Valtour...
La Mater è stata investita dell'influenza, e mentre aveva le ossa rotte e probabilmente delirava... era esaltatissima all'idea di poter restare sotto le coperte per 76 ore consecutive. La mater ha scoperto i giochini su faccialibro, quindi ha passato buona parte della sua degenza infoiandosi in giochi a tempo... ora il suo avatar è una sorta di alieno supremo. E tra non molto, secondo il processo di selezione naturale della specie, le spunterà un sesto dito per poter cliccare più rapidamente... o un mause nell'ombelico.

E voi?
Ce l'avete una vita normale?

Alice telegrafatrice

Wednesday, November 4, 2009

... perchè in fondo siamo tutti un po' Goblin

Goblin non è certo particolarmente simpatico.
Goblin è un nano piccolo, un po' rachitico, che non ha mai detto una parola.
Goblin raramente partecipa a quel che succede in classe, spesso si fa i fatti suoi, ma ha alcune precise e costanti passioni:
Ama le scale della casetta rialzata. Passa il tempo a salire, saltare e scendere giù.
Gli piace la creta. La annusa, la tocca, la spiaccica in giro.
Sfoglia i libri. Sempre gli stessi 3.

Goblin non fa mai la merenda. Non mangia e non beve per 3 ore.
Ha sempre uno sguardo un po' smarrito e confuso.

Insomma, Goblin è effettivamente un tipo strambo.
Ma Goblin non ha nemmeno 2 anni, è la prima volta che si ritrova in una classe ed è uno dei più piccini.


Oggi Veterana ha preso Goblin e gli ha fatto una serie di test "per vedere che sia normale".
Goblin ha fallito la maggior parte dei test:
Non ha saputo bere dal bicchiere.
Non sa la differenza tra tirare e spingere.
Non esegue ordini.
Non indica a comando.
Non ha detto una parola come al solito quindi ha fallito del tutto la parte verbale.

Ora Veterana vuole andare dai genitori, con i test in mano, a spiegargli che Goblin non è normale e va richiesta una valutazione dei servizi.


Siamo all'inizio di novembre, non sono passati manco due mesi dall'inizio della scuola e Goblin tra l'altro è un nano-a-2-giorni (nel senso che frequenta solo 2 giorni alla settimana), Goblin probabilmente è uno spirito lento ad acclimatarsi di suo, non si è ancora ambientato, non ci conosce e non lo conosciamo...
eppure tra circa una settimana Veterana vuole lanciare una bomba a miccia corta alla famiglia di Goblin e federe un po' che effetto fa.


Il prossimo sulla lista di Veterana è Lancillotto: "Lancillotto non è normale: passa il tempo a ripetere compulsivamente sempre la stessa frase ("IWonnaGoHOmeIWannaGoHooome"... e chiamalo scemo, chiamalo!), piange e trema per metà della giornata. Glie faccio il test la prossima settimana perchè percepisco in lui qualcosa che non funziona"
"..."

Domani la sottoscritta va a combattere contro i mulini a vento.
Sa cosa vorrebbe dire ("Veterana, infilati i tuoi test negli orfizi più oscuri e anzichè giocare a fare l'Anna Freud de li poveracci vedi di darti da fare, piantala di rompere l'anima a quei bambini che non stanno nel tuo cacchio di cubetto mentale e impara ad essere più elastica, e se te piacciono i test fattene un paio che in quanto a problemi di percezione della realtà il Brucaliffo ti fa una pippa").

Ma non può.



E per evitarsi un ulteriore travaso di bile ha già deciso che, dopo la riunione con il capo e la Veterana, durante la quale il massimo che potrà fare sarà come al solito togliersi qualche piccolo, minuscolo sassolino dalla scarpa (tipo un mini discorsetto sulla medicalizzazione dell'apprendimento e un paio di osservazioni su come tutto ciò abbia poco della Reggyo Philosophy e molto della pedagogia nazi) dicevo, dopo aver sprecato tempo senza ottenere nulla come al solito andrà a pedalare la sua frustrazione sulla ciclette della palestra fino a farsi venire i calli da sellino sulle chiappe... visualizzando il corpo di Veterana spalmato sull'asfalto.


Alice guerrigliatrice

Tuesday, November 3, 2009

il tempo è relativo

La sottoscritta non porta orologi.
In comenso è una spiatrice professionista di quadranti altrui: riesce a leggere l'ora sul micro braccialetto digitale stretto al polso del vicino di metropolitana, sa catturare le lancette dello Swatch del passante frettoloso, ha una mappa mentale con tutti gli orologi visibili dal marciapiede lungo le sue strade abituali ed ha un suo personale metal-detector che le permette di trovare qualsiasi orologio all'interno di un edificio.

Quindi è una scroccona ed abusa dei misuratori temporali altrui.

L'unico "orologio" che possiede è la sveglia tecnologia e fastidiosa comprata dal Grinta... nonchè il suo cellulare, che in caso di emergenza (è notte, lei è sola nella strada deserta e sente un profondo bisogno di orientarsi tra i granelli della clessidra della vita) la salva.

Epperò.

Ieri mattina, al risveglio, Alice si meraviglia di quanta luce ci sia al suo solto risveglio alle 6.15.

Al momento di andare via dalla scuola Alice nota con sorpresa come il tempo sia passato in fretta e lei, in un battito di ciglia, abbia fatto ben un ora di straordinario.

Quando arriva alla prima lezione del suo nuovo corso di inglese (ve l'ho detto che ho un nuovo corso di inglese?) scopre che è inciampata in una piega spazio temporale ed è in anticipo di un'ora.




Le ci vorranno altri 20 minuti buoni prima di capire che (due giorni fa) hanno introdotto la solita noiosa ora legale...

E sia benedetta la fastidiosa sveglia satellitare, che a quanto pare è più intelligente e aggiornata della padrona!

Alice saltatemporatrice

Sunday, November 1, 2009

la carcassa di Halloween

Ecco.
A stare tutti i giorni in mezzo a 11 nani piangenti,
in mezzo a 11 nasi da cui dondolano lunghe candele di muco,
in mezzo a 11 portatori sani di batteri...
poi finisce che il weekend lo si passa sotto le coperte, mangiando brodino di pollo e arance californiane.
Questo per dire che la notte di Halloween l'ho trascorsa nel letto travestita da zombie.

Alice starnutitrice.

P.s. Ma ne ho scoperta una nuova: se il nano ha la candela bianca, ok... ma se la candela è verde viene bandito dalla classe e i genitori devono venirselo a prendere.

... da quando so sta cosa non riesco a trattenermi e ad ogni soffiata di naso analizzo il contenuto cromatico del fazzoletto...

Alice disgustatrice

Wednesday, October 28, 2009

il germogliamento dello sfanculamento

E va bene, allora a grande richiesta ecco qui la cronostoria dal titolo: "Nascita e sviluppo di uno sfanculamento"


un mese fa:
Il capo dichiara: "Dovete scegliere un tema, un filo conduttore e iniziare a preparare una presentazione. Dovete editare e preparare video e fotografie che spieghino che cosa fate in classe e perchè è importante"

Sempre un mese fa:
Io e Veterana, assieme, iniziamo due temi: Creta & Collaborazione. Editiamo, scriviamo, selezioniamo filmati e passiamo fino alle 7 di sera chiuse dentro al scuola e chine sui computer (fino alle 7 di sera vuol dire che io mio sparo 6 ore si straordinari non pagati e lei 2 ore)

3 settimane fa:
Veterana dice " Sai, voglio continuare a lavorare ai temi Creta e Collaborazione, quindi te ti devi scegliere qualcos'altro"
"Va bene, tanto c'e tempo, ho ancora 3 settimane!"

2 settimane fa:
Io edito e immetto nel sistema due temi nuovi: Colore & Esplorazione musicale dell'ambiente.
Bon.

1 settimana fa:
Veterana dice "Sai, la tua documentazione sulla musica dovrebbe andare assieme a quella sul Movimento e la ginnastica che sta facendo Minnie, perchè sono connesse"
"Va bene, tanto ho ancora una settimana, faccio un'altro tema".
Epperò iniziano a girarmi un pelino i cojoni eh...

Venerdì scorso:
"Credo che sia meglio tenere il lavoro sul colore per la prossima volta, possono fare ancora così tanto..."
"Eh, ma quindi?"
"Scegli un altro argomento"
"..."
I cojoni aumentano di massa, volume e velocità di rotazione.


Venerdì scorso alle 5 del pomeriggio (quindi io sono solo alla mia quarta ora di straordinario non pagato) Veterana dichiarara: "Guarda, io non faccio in tempo a fare la documentazione sul tavolo luminoso, la luce e gli studi sui riflessi e le rifrazioni (Oh, sembra che facccian fisica ma non è mica nulla di trascendentale eh...) vuoi farlo tu?"
"Ah. Va bene... allora le mie due documentazioni sono: Luce & Routine della Classe. Va bene?"
"Sì"


Sabato scorso
Passo dalle 9.00 del mattino alle 21.30 di sera del mio giorno libero chiusa dentro la scuola a smanettare su computer, ma alla fine della giornata entrambe le presentazioni sono fatte e ne ho pure aggiunta una terza, su Costruzioni, tanto perchè me la voglio tirare.

Lunedì, inizio mattinata
Veterana: "Non hai fatto le transizioni tra le slide!! Vanno fatte!! Quindi ora correggo il tuo lavoro e poi le fai"
"Stai calma, non lo sapevo. Correggimi il lavoro e io le faccio"


Lunedì, ore 13.20
"Veterana, io sto andando via"
"No, non puoi, devi fare le transizioni delle slide!"
"Ma tu stai ancora correggendo le mie documentazioni, quindi devo aspettare; il mio orario è finito da 20 minuti e io ora me ne vado"
"Io sto ancora correggendo perchè tu hai fatto le tue documentazioni al sabato. La colpa è tua perchè COME AL SOLITO fai le cose all'ultimo minuto. Se non aspetti e te ne vai vuol dire che la tua documentazione non è pronta e non verrà utilizzata domani"




Ecco.
Da qui in poi, sapete già come va a finire.

P.s. e sì, la mia documentazione non è stata mostrata ai genitori.
Dopo che ho lavorato su un totale di 6 presentazioni.
Minnie ha presentato la parte di Musica che avevo fatto (modificata).
Veterana ha presentato Creta e Collaborazione.
Io ho mangiato il formaggio e bevuto il vino e ripetuto mentalmente il mio mantra (fkyufkyufkyufkyu).

P.p.s. L'ulteriore aspetto esilerante è che, in realtà, pezzi della mia documentazione sono stati usati comunque perchè la Veterana, furba come una cozza, non aveva verificato di avere materiale fotografico per ogni bambino: teoricamente nella presentazione dove esserci, almeno un paio di volte, ogni nano della classe; lei si era dimenticata 4 nani, così ha preso un paio di pezzi miei qui e lì e li ha buttati dentro.

Alice mantratrice

Tuesday, October 27, 2009

quando si parla con il cuore in mano...

Ah! Io l'ho sempre detto che sono geneticamente portata per l'arte raffinata della retorica, i giochi sottili della politica e, soprattutto, il delicato compito della diplomazia!

Certo, culminare una già vivace discussione con la Veterana gridandole "FUCK YOU!", lanciando la borsa per terra e irrompendo in un incomprensibile sproloquio di bestemmie italiane e accuse in inglese (il tutto urlato con toni molto mediterranei e poco adatti alle delicate orecchie americane) non è stata tatticamente la decisione migliore, e ora mi tocca pure chiedere scusa e coprirmi il capo di cenere per il mio intollerabile e improfessionale linguaggio.

E certo, lì per lì ero furiosa e son corsa via che mi tremavano le mani tanto volevo strozzarla ed ho ululato tra la pioggia perchè avevo il cervello che mi fischiava come una pentola a vapore.

E certo, ho passato la serata a valutare tutti i possibli scenari (mi licenziano, mi ammoniscono, l'aspetto fuori e la meno...) e non ho dormito una mazza.

Certo certo certo.

Ma ora, a 48 ore di distanza, ripensare alla scena e alla alla faccia di lei... priceless!
Che gente, quando cce vò cce vò!

Alice sfanculatrice

Monday, October 26, 2009

capelli sensibili

Sera. La coppia è abbozzolata nel letto, Alice è già alle porte della fase r.e.m. mentre il Grinta, essere perennemente insonne, naviga per la rete in cerca di articoli economici.

All'improvviso il Grinta ha una folgorazione:
"Amor mio. Mi sa che non c'è nulla da fare!"
"sgkdic ronf?"
"E' iniziato un processo irreversibile e mi rendo conto che presto diventerò un disgustoso pelato"

Alice è sveglia e vigile, chè temeva l'arrivo di una discussione monografica sull'ultimo articolo di chissàchì e l'inevitabile scontro-discussione sui massimi sistemi e invece per una volta il Grinta sta dissertando su ciose lievi e banali come le calvizie e capillari liberi.

"Pelato come un frate? Con la radura centrale e un po' di prateria ai bordi tipo ? O lucido come una palla da bowling con giusto due cespuglietti ai lati?"

"No, pelato davanti e cappelluto dietro, come quelli che poi si fanno il codino e il riporto"

"Amore non temere, ho sempre sognato un uomo con la fronte alta e spaziosa su cui attaccare i post-it e scrivere come sulla lavagna bianca... finalmente mi ricorderò di buttare l'immondizia"



"Come?"

"Dicevo, ho sempre sogn...."


Oh, sembrava una discussione inoffensiva ed è degenerata in una lotta cruenta e senza pietà, con defenestramenti dal letto, solletico sotto i piedi e pizzicotti sulle reni...

Alice cuscinatrice

Friday, October 23, 2009

la zuppa della discordia

La prossima settimana, nella scuola Reggyo, ci sarà il "Parents' Workshop" un evento mondano imperdibile che mi sta già angosciando e togliendo il sonno da un pezzo.
Ma non è delle mie paturnie da ansia da prestazione che vi ammorberò (miracolosamente. Per stavolta. Soltanto per stavolta).

In vista del Parents' workshop dobbiamo decidere quali attività offrire ai genitori per sperimentare la classe e lasciare una traccia, un qualcosa (un disegno, uno sputo, un graffito sul muro) per i bambini.

Tra le varie cose, visto che già un paio di volte abbiamo fatto cucinare i nani (alla fine avevano impasto ovunque, persino tra i capelli... c'era un nano che spiluccava la chioma di un altro nano e si smangiucchiava le briciole! Sembravano due scimmiette uscite da Discovery Channel intente a spidocchiarsi a vicenda) dicevo, visto che i nani stanno lavorando all'arte bianca, una delle idee era far cucinare a un gruppo di genitori la merenda per il giorno dopo.
Le proposte erano:

Pizza (nella cucinetta fan finta di preparare la pizza)

Biscotti (idem come sopra)

Muffin (c'è un libro di ricette che guardano spesso e ogni volta che arrivano alla pagina dei Muffin hanno un picco adrenalinico: strilli e salti di entusiasmo)

Minestrone (abbiamo letto tonellate di libri sui vegetali, quindi quando giocan con l'acqua in bagno alcuni di loro dicono che stan facendo la zuppa).


Bene.
Ora prima di proseguire pensate a cosa avreste scelto voi.
Fatto?.
Ok.

Sotto lo sguardo allucinato delle mie due colleghe ho messo un irremovibile e incomprensibile veto:

NO ZUPPA.

"Ma perchè?"
"Ma dio bono, perchè la zuppa è un alimento adatto al pranzo, o alla cena... mica è un pacchetto di crackers o un biscotto! No!?"
"Ma non capisco..."
"Certo che non capisci. Che te a colazione ti intasi con Bacon, Uova e Pancetta! Per te qualsiasi alimento è mangiabile in qualsiasi momento del giorno... te probabilmente non fai nemmeno un vero e proprio pranzo ma mangi quando ti vien fame..."
"Certo! Perchè, non è così?"
"No, non da dove vengo io. Da dove vengo io, soprattutto quando sei piccolo, non si beve il latte mentre si fa pranzo, e non si mangia il minestrone alle 10 del mattino. E si mangia quando è il momento, seduti al tavolo e tutti assieme. E se 1 ora prima il pranzo ho fame aspetto, chè non mi devo rovinare l'appetito, chè il pasto da noi è una roba sociale, e se 1 ora dopo pranzo ho fame mi attacco al pippero e aspetto il momento della merenda"
"non ti facevo così intollerante e integralista!"
"E non hai ancora visto niente!"
"Quindi no al minestrone?"
"la sola idea del minestrone nelle mie pareti gastrointestinali alle 10 del mattino è da vomito. No"


Alice dittatrice

P.s. è passato il Muffin.
Se avete una ricetta per Muffin priva di uova e noci (abbiam due allergici).... pleeease! fatemi un fischio!

Wednesday, October 21, 2009

il traslocatore in casa

Mentre io e Minnie siamo part-time, e quindi (in linea teorica eh) smettiamo di lavorare alle 13.00, Veterana, in quanto Coordinatrice Pedagogica della scuola, è a tempo pieno, e stacca alle 17.00, perchè dalle 13.00 alle 17.00 si occupa delle altre classi.
In teoria.

Giovedì: "Ciao ragazze, ieri pomeriggio, mentre nessuna di voi era qui e senza avvisarvi, ho cambiato il setting: ho tolto il tavolo dallo spazio di scrittura ed ho messo il tavolo luminoso, così possono colorare sperimentando la luce" "Fantastico! A me però il tavolo serviva per lavorare con i pastelli ad olio durante i piccoli gruppi... ma non importa, mi invento qualcos'altro"

Venerdì 3 del pomeriggio (ovvero due ore dopo l'orario in cui dovrei staccare) "Oggi pomeriggio vorrei togliere la creta e iniziare a lavorare con gli aquarelli... o magari metto gli acquarelli sul tavolo luminoso e tolgo la creta" "... eehmm... ne potremmo parlare prima? magari anche con Minnie? Così almeno concordiamo?" "uuhmmm ok!"

Lunedì "Ciau ragazze! venerdì mentre non c'eravate più e senza consultarvi come al solito ho cambiato la disposizione nella zona delle costruzioni ed ho preso questi strepitosi pancali... " "Hey! Quei pancali noi li usavamo nell'altra stanza e con piccoli gruppi per fare movimento: ci saltano sopra e ci si arrampicano... se li lasci lì tra l'altro ci si inciampano sopra" "Ma questi sono per costruire, si metto uno sull'altro e... " "Veterana, se vuoi proviamo per un paio di giorni... secondo me li usano per zompettare e non ci costruiranno sopra un tubo ma va bene... solo che di nuovo io devo cambiare l'attività del piccolo gruppo e visto che ora 'sti cosi pesanti 2 chili e contunedenti sono per costruire... non so più su cosa farli saltare a parte i miei zibedei"

Martedì "Ragazze, ieri, quando siete andate via, ho aggiunto una enorme bacinella con 10 chili di farina leggerissima e infestante nella cucina perchè ho visto che UN bambino giocava a fare i travasi con l'acqua.... " "Veterana?"
"Si?"
"MI HAI ROTTO I COGLIONI"
"Prego?"
SE IO VENGO A CASA TUA A SPOSTARTI OGNI GIORNO LA MOBILIA E LA SISTEMAZIONE DEI CASSETTI A TE DOPO UN PO' NON GIREREBBERO I MARRONI?!
"..."
PUOI ALMENO RENDERCI PARTECIPI DELLE SCORREGGE TIRATE DAL TUO UNICO NEURONE?
"..."
VISTO CHE QUI IO E LA MINNIE SPRECHIAMO ORE A SCRIVERE PAPIRI DI OSSERVAZIONE E PROGETTAZIONE, E VISTO CHE LA TUA PROGETTAZIONE E OSSERVAZIONE IO NON L'HO MAI VISTA E MAI TE LA VEDO FARE...
PUOI ALMENO INFORMARTI SU COSA IO E L'ALTRA CRETINA CHE LAVORA CON TE ABBIAMO PIANIFICATO?!"



E oggi sono più intollerante di ieri.
Se mi ha spostato di nuovo qualcosa la spiaccico sopra il tavolo luminoso, la tramortisco con un paio di pedane e, per sfregio, la impano nella farina.

Alice sbraitatrice

Sunday, October 18, 2009

libri verdi

Dopo la visita ai giardini sui tetti, il tour nella barca botanica e la creazione di orti mobili i vostri eroi sono andati ad un workshop imperdibile e immancabile che combinava la creazione di libri con la scoperta di semi e fiori.

A disposizione un bel tavolone con tanta carta, spago, forbici... e semi!


Ecco qui alcune produzioni, molte delle quali pop-up:






Folgorato sulla strada del piega-e-spiega Grinta si è prodotto in una serie di mini-libri origami non da poco (peccato che abbia già dimenticato come abbia fatto a farli):



La sottoscritta invece si è svegliata intricata ed è entrata in un vortice di vorticose spirali:






Se vi capita, sappiate che un po' di pasticciamento manuale in compagnia rende persino divertente un bigio sabato di pioggia e temperature polari.

Alice pacioccatrice

Friday, October 16, 2009

gradi minimi

Ieri, mattina, alle 6.00, c'erano 15 gradi.
Codesti 15 gradi han fatto sì che la sottoscritta, ancora in versione autunnale, uscisse spavalda di casa con:
le sue scarpette da ginnastica in tela e plastica,
una bella sciarpina di cotone leggero avvolta attorno al suo lungo collo,
un golfino di lana fatto a mano dalla nonna come caldo riparo contro la brezza mattutina.

Ieri, proprio mentre la sottoscritta, esausta e un po' isterica, scappava finalmente dalla scuola Reggyo per tornare alla mia amata topaia...
l'inverno ha timbrato il suo cartellino.
La sottoscritta si è ritrovata a tradimento con un freddo che levatevi, il respiro veniva fuori a nuvolette, al posto delle scarpe c'erano due pizzanghere gelate, il cielo era scuro e bigio e c'era quella simpatica pioggerella orizzontale propria della Grande Mela, per cui qualsiasi ombrello è inutile.
Al ritorno alla topaia, 479 secchiate d'acqua più tardi, pure le mutande erano strizzabili, i piedi sembravano due pezzi di burrata tanto eran bianchi e rugosi, l'amato maglione si è infeltrito ed ha acquisito quel gradevole aroma di bagnato stantio e un po' sudaticcio, e i capelli erano un unico, immenso carciofo indomito reso ancora più enorme dall'umidità.

Inverno, questo credo sia un record: manco 12 ore e già mi stai sui marroni.
(E sì che sei una delle mie 4 stagioni preferite...)

Alice congelatrice

Almeno oggi hanno acceso il riscaldamento in casa, così abbiamo di nuovo "Concerto per tubi in gas minore": il sottofondo di fischi, sibili e botti gentilmente offerti dagli impianti di riscaldamento vetusti e borbottosi! (se riesco, prometto che ve lo registro...)

Thursday, October 15, 2009

il cervello nell'acquario

Io e il Grinta abbiamo la criticità di una falena cerebrolesa.
Qualsiasi giochino insulso ci ubriaca, ci affascina, ci intriga e ci cattura irrimediabilmente.

La mia prima volta è stata quando avevo circa 9 anni: ho giocato talmente tanto a Tetris che la notte sognavo di essere un cubetto alla ricerca del suo angolino vincente. Di giorno invece avevo allucinazioni percettive e mi sembrava di vedere enormi parallelepipedi scendere dal cielo e incastrarsi armonicamente tra i grattacieli.
E' durato 3 mesi. Poi quella merda del mio fratellastro si è ripreso il Game-Boy, ed io ho ricominciato ad avere una vita. Normale no, ma almeno cerebralmente attiva.

Epperò talvolta ricado nel vortice, in genere assieme al Grinta, soprattutto da quando hanno inventato FacciaLibro, l'annientatore di vita sociale travestito da network.
Il Grinta ha passato notti intere attaccato al monitor a giocare al Chi-ci-ha-il-cervello-più-grande, finchè non ha raggiunto il livello di un alieno metafisico della settima casta. A quel punto ha smesso, ma giuro che mancava poco e gli venivan le piaghe da decubito.
Io ho trovato il buon vecchio Pacman e per serate intere non ho fatto altro che mangiare pallini e inseguire la banana e la fragolina bonus.
Da qualche parte ho ancora un Pet, un cosino blu che si chiama Caccola e che probabilmente è mantenuto artificialmente in vita perchè non lo sfamo e non lo lavo da un mesetto (ho scoperto che se lo lascio sporco mi fa degli affascinanti cacconi in giro)... ma la nuova dipendenza è stata scoperta la settimana scorsa.

E' l'acquario.

Che come idea è interessante, no? Chè i pesci sono animali che non fano una mazza, che li butti lì e stanno a boccheggiar, sono la versione organica e variopinta delle pietre... eppure 'sti pesci virtuali si sono rivelati terribilmente impegnativi!
Per intanto vanno sfamati, chè sennò si deprimono e passano il tempo a strisciare sul fondo con aria mogia, e se non li sfami per troppo tempo tiran la cuoia e ti ritrovi con i cadaveri che galleggiano pancia all'aria e insomma, fa tristessa eh.
Poi bisogna lavare l'acquario, che sennò diventa tutto verde e pieno di alghe, peggio del bagnasciuga di Milano Marittima, e i pesci si ammalano.
Vanno pure allenati, così si mantengono in forma e imparano a fare i trucchetti e le acrobazie a comando.
Infine, se vuoi acquistare punti di esperienza e aumentare il tuo parco acquatico, puoi far accoppiare i pesci.
I pesci si accoppiano a comando. Ma non troppo. Cioè tu selezioni un pesce e gli dici: "Tromba!" e lui, nell'ottanta per cento dei casi si lancia in una danza appassionata. Nel restante venti per cento invece accusa una terribile emicrania e rifiuta l'amoroso amplesso.

"Grinta, hai visto che bello il mio acquario? Hai visto quante specie diverse, che varietà di colori e forme? Una delizia per lo sguardo"
"Il tuo acquario non è produttivo per niente... guarda il mio!"
"E cosa devo vedere? Hai 34 pesci tutti uguali!"
"Certo, perchè io penso alla produttività! Ho una produzione costante di almeno 10 pesci al giorno. E soprattutto, essendo tutti uguali, ammortizzo le perdite nel caso un paio di loro mi facciano cilecca"
"vabbè, sentiamo, come li hai chiamati i tuoi 34 pesci tutti uguali? Io ho deciso di fare un acquario infettivo e purulento:
Questi sono Herpes, Verruca, Brufolo, Pidocchio, Livido, Eritema, Crosta..."

"Io ho:
A1, A2, B1, B2, C1, C2, D1, D2, ..."

"Hai l'acquario più noioso della storia. I tuoi pesci avranno tutti terribili identità confuse e disturbate e probabilmente si organizzeranno per un suicidio di massa"
"Invidiosa. Ti rode perchè i tuoi pesci sono frigidi e non si accoppiano"
"Barboso e pervertito! I miei pesci sono monogami, ciascuno di loro ha un partener fisso e non vanno in giro a sculettare le pinne dorsali con il primo boccalone che capita!"
"Eh, che sarà mai! Bigottona!"
"Promiscuo irresponsabile! Si accoppieranno tra nonni e nipoti, cigini e zii e verranno fuori pesci diversamente abili!"



Questa applicazione nuoce alla vita di coppia.
Tempo di cambiare dipendenza.
Suggerimenti?

Alice acquarizzatrice

Wednesday, October 14, 2009

zac zac zac!

Visto che il Grinta passa il tempo a rompere, sostenendo che io abbia la femminilità di un traino di buoi, oggi parliamo di un tema da donna. Da fimmena.
Parliamo di capelli.
Io ho una chioma con un colore indefinito che non è riccia e non è liscia, quindi non è.
Però c'è eh.

Dopo 17 anni di convivenza con la mia chioma ho capito che era assolutamente stupido pagare qualcuno per un taglio di capelli orrendo cementificato con lacche o spume, quindi, da quando ho 17 anni, mi sforbicio i capelli da me e il taglio di capelli orrendo lo ottengo gratiz.

Li voglio scalati in alto? Una bella coda sopra il cranio e un taglio netto.
Li voglio più lunghi davanti che dietro? Una bella coda di cavallo e un taglio netto.

Dopo il taglio netto arriva il momento dell'aggiustatina. Durante l'aggiustatina ci si sforbicia un po' a caso, ma con l'aria di una che sa perfettamente cosa sta facendo. A questo punto ci si rimira nello specchio e il danno è già fatto. Non resta che aspettare un paio di mesi e ritentare da capo.

Ora, da quando siamo sbarcati a broccolino, io i capelli non li ho più tagliati, chè volevo battere il mio record di lunghezza e speravo di riuscire a farmi crescere una treccia folta e rigogliosa come quella di Raperonzola.

Lo scorso sabato però, mi son stufata di aspettare i comodi del mio cuoio cappelluto. Presa da un raptus di demenza galoppante, ho messo mano alle forbici. Il mio obiettivo questa volta era tipo un taglio da donna sexi e emancipata, un taglio corto, che risaltasse il mio collo lungo da brachiosauro...
così ho detto addio alla folta chioma informe, con sottobosco rasta e liane nodose...



... ed alla sera,
con mio sommo orrore,
ho dato il benvenuto alla Testa da Porcino.

Prima sembravo la Maria Maddalena Addolorata. Ora sembro uno dei funghetti di Super mario Brossss.
Anche questa la mettiamo nella lista delle boiate provocate dal cambio di stagione.
Ora sono alla ricerca di un cappellino.

Alice spettinatrice

Tuesday, October 13, 2009

...

Arrivo eh...
Datemi un minutino, che devo capire come fare a gestire l'autunno, il sonno, il Grinta raffreddato, i nani urlanti, le ansie da prestazione, il nuovo taglio di capelli che mi sono combinata da sola con un paio di forbici arrugginite, il freddo e la cistite.

Alice incasinatrice (di sè stessa)

Tuesday, October 6, 2009

Lancillotto, Mao, Memole e Minù

Venerdì:
E' il momento di giocare il tutto e per tutto.
TUTTI i genitori e le nanny vengono cacciate dalla classe. Siamo noi 3 e il branco di 12 nani duenni spaesati.
E mentre Veterana e Minnie cantano e incantano il folto gruppo dei meno disperati, io mi ritrovo subito nominata Chioccia di Prima Linea, con al seguito un nutrito gruppo di piangenti:
Lancillotto (un nano con un taglio di capelli da paggetto medioevale) è in preda al delirium tremens ed ha pianto talmente tanto che ha il naso gonfio gli occhi ponfi e la faccia rossa di uno che è stato pigliato a sberle. Passo il tempo a mandarlo in bagno a lavarsi la faccia ma è inutile, chè quanto torna, il tempo del tragitto ed è tumefatto come prima.
Mao (orientale volitivo e in genere imperturbabile) oggi ha perso la sua verve: mi si è attaccato al collo dopo 20 minuti e a parte urlarmi in faccia il suo disappunto, sbavare e singhiozzare strozzandosi non ha fatto altro.
Memole oggi ha iniziato a piangere già al cancello, che in fondo è venerdì per tutti, e dopo un'ora tocca la soglia della disperazione e sembra uscita da un B-movie splatter: vomita, ulula e perde sangue dal naso. Mi sorprende che non inizi a rotare la testa di 360 gradi.
Circondata da questa folla di addolorati cambio Minù (una cosina alta una mela o poco più, la più piccola di tutti, che ha appena un'anno emmezzo) che si è tuffata nel lavandino ed è inzuppata dalle calze alle forcine.

In tutto questo, la madre dei gemelli compare sulla porta della classe con Cip al seguito: "Era fuori. E' uscito dalla classe e l'ho trovato all'ingresso. Almeno ve ne siete accorte, vero, che ve ne mancava uno?"
Eccomenò! Sentivo giusto un senso di vuoto... (merdamerdamerdamerda)

Lunedì:
Lancillotto, se lo fisso negli occhi e gli dico "Lancillotto. Stop. It. Now." con un tono di voce sufficentemente fermo ingoia l'urlo, ferma il tremito e riesce a smettere di piangere per almeno 2 minuti consecutivi... poi si ricorda della tragedia in atto e ricomincia. Al momento di andare a casa sembra ancora una pezza malmenata, ma almeno non trema più come un epilettico.
Mao, visto che non mi si stacca manco con il piede di porco, se mi muovo per la classe mi segue, urla arrabbiato ma a tratti smette di piangere, riesce persino a giocare e a fare qualche mezzo sorriso... finche' Lancillotto non gli ricorda che c'è una tragedia in atto; a qual punto ricomincia da capo senza passare dal Via.
Memole inizia a piangere già al cancello, che in fondo è lunedì per tutti. Piange, vomita, urla ma non perde sangue dal naso, e io lo considero un notevole passo avanti.
Minù questa volta decide di tuffarsi dentro la creta, quindi al momento di cambiarla sembra un piccolo Puffo-Golem umidiccio.

Martedì:
Lancillotto, se messo con le mani dentro un lavandino pieno di pietre e con una buona dose di sapone per fare le bolle, questa volta riesce a non piangere e a giocare. Ma quando vuol dire qualcosa, qualsiasi cosa, lo fa ululando e in lacrime ("Buuuuaaaa.... waaateeer!" "Sì, Lancillotto, è water, non sei contento di giocarce con la water?" "Buuuuaaaaa! Y-y-y-yeeees!" "bene, allora Stop. It. Now" "Yeeeessss" "..." tale conversazione viene ripetuta circa 10 volte; ci sono poi lievi varianti: "Sttooone" & "Bu-bu- bubb... bubbleeee")
Mao, perennemente al seguito, la mia coda mogia, il mio nano custode, non piange quasi più: si lamenta, urla a sprazzi ma quando osserva Lancillotto travasare pietre e pietrine si azzittisce e si allontana persino quanto basta per procacciarsi un bicchiere e un paio di rocce.
Memole passa i primi 10 minuti tentando di suicidarsi dal divano (spostato in fretta per bloccare l'uscita) pur di scavalcarlo e raggiungere la libertà, è in piena crisi isterica, urla, sbava, salta impazzita lanciandosi contro cose, persone e pavimenti. Dopo 7 libri e innumerevoli tortine di fango fatte dalla sottoscritta e impregnate di muco e lacrime (suoi) si placa. Piglia un martello e ci dà dentro sul blocco di creta canticchiando qualcosa e spiegandomi che ora basta tortine e cup cakes, si fa la pizza.

E per un istante non si sente nessuno urlare.
Nessuno piangere.
Nessuno singhiozzare.

Poi vedo Minù comparire dal bagno.
Nuda.
Chè a visto uno dei bambini più grandi fare pipì e vuol provare l'ebbrezza del costume adamitico.

Alice inseritrice

Oh, vedo la luce alla fine del tunnel.
Piccolina eh, lontana lontana, ma la vedo.
Alice inseritrice


Sunday, October 4, 2009

inconciliabili rotture primaverili

Considerando gli aspetti economici e la scarsità di ferie, Alice ha ormai accettato e digerito il fatto che a Natale non tornerà nella patria del Gianduiotto bensì resterà ad aspettare Babbo Natale e il 2010 dall'altro lato dell'oceano, imbandirà la tavola sostituendo il panettone con la apple pie e al posto della bottiglia di spumante stapperà una lattina Samuel Adams.

In compenso prevede una fuga verso lo stivale italico a febbraio o a marzo, quando il costo dei biglietti sarà umano e le ferie maturate sfioreranno quasi i 10 giorni.
Ora, quaggiù ogni scuola che si rispetti ha il cosiddetto Spring Break: una settimana di vacanza così, perchè ci va, in genere tra marzo e aprile, come gira al direttore della scuola.
Alla scuola Reggyo, c'è una appetitosa settimana di Spring Break a metà marzo che potrebbe fare al caso suo, ma lo Spring Break del Grinta non coincide, visto che le ferie dell'Università dei geniacci sono a fine marzo.

"Questo vuol dire che se vado in Italia ci vado da SOLA"
"Sì"
"ah"
"Mbè? Non va bene?"
"Non ho mai volato da sola per così tanto tempo"
"Eh, vabbè"
"E poi se l'aereo cade io muoio e non posso maco stringere la mano di qualcuno"
"Amor mio, in caso di disastro aereo io penserei "ecco, muoio ma almeno la luce dei miei occhi sopravvive"... invece te vuoi che crepi insieme a te?!"
"Sono un'inguaribile romantica, no?"
"No, se un incorreggibile stronza"

Alice precipitatrice

Thursday, October 1, 2009

drammi nel Fantabosco

Cip e Ciop, decidono un bel giorno di andare a giocare al fiume.
Mentre Cip e Ciop si schizzano e spruzzano, Lady Hannibal Lector spunta fuori dalla foresta e sorridente e zuccherosa inizia a giocare con loro: "Cip, Ciop, venite qui, vi insegno come ci si lava le zampette!"
L'ignaro Cip lascia che Lady Hannibal lo lavi e lo insaponi per bene, poi, come natura prevede, Lady Hannibal osserva la zampetta di Cip, tutta bella pulita e profumata, se la infila in bocca e SGNAM!!
Mamma Oca, presente in prima linea sulla scena del delitto a meno di 50 cm di distanza, accorre per liberare Cip dalla morsa assassina e mentre si china per controllare che Cip abbia ancora tutte le articolazioni Lady Hannibal si lancia sul dessert, acchiappa la mano di Ciop, che è rimasto nel frattempo perplesso e attonito e SGNAM!! tenta di sradicargli la falangina. Mamma Oca allontana Lady Hannibal dal povero Ciop, ma visto che non può scagliarla lontano acchiappandola per i capelli (chè la legge del Bosco lo vieta), mentre con una zampa tenta di consolare il povero Cip con l'altra si interpone tra Lady Hannibal e Ciop. Lady Hannibal, che non apprezza l'interruzione, si lancia a peso morto, tenta di portare a casa un ultimo punto e ci riesce: in meno di mezzo secondo ha piantato i suoi denti acuminati nel petto di Ciop e GNAM!! Ciop a questo punto si divincola e scappa terrorizzato ad arrampicarsi su Mamma Oca, che ha già sulle spalle Cip, e che cade rovinosamente a terra con i due urlanti addosso e Lady Hannibal che osserva la scena con distacco.

Il tutto dura 5 secondi. Giuro. Forse pure meno.
Lady Hannibal viene rimandata nella sua tana, dove la sua Mamma Oca tenterà di spiegarle che non è bello mangiare gli amici.
Cip e Ciop vengono consolati, tutte le zampine vengono baciate e i capini accarezzati, così che alla fine Cip e Ciop decidono di tornare a giocare nel fiume (zona in cui Lady Hannibal, per volere del tribunale del Bosco, è interdetta).
Nel frattempo il bosco è teatro di drammi e tragedie che manco Shakespeare ce la fa:
I sette capretti sono tutti senza madre e alcuni di loro sono talmente furiosi e disperati che, se postessero parlare, manderebbero a cagare tutto il Bosco presente e le vecchie e future generazioni, ma mentre attendono l'acquisizione delle competenze linguistiche necessarie allenano la loro potenza polmonare ululando senza sosta.

Quando, a tutto questo ululamento, si aggiungono due grida terrorizzate provenienti dal fiume, un brivido percorre la schiena di Mamma Oca, che accorre trascinandosi ampresso due capretti disperati e assiste alla seguente scena:

Cip e Ciop, in lacrime, stretti contro il muro puntano il dito all'unisono verso una Lady Hannibal che, dopo aver sapientemente eluso i sistemi di sicurezza, come ogni bravo criminale è tornata sul luogo del delitto e ora con il suo sorriso più innocente, li guarda ad un passo di distanza.

Ora.
Quanti cacchio GNAM!! ci saranno stati? E dove?? Chè Cip e Ciop, traumatizzati e piangenti, non hanno voluto rilasciare interviste.
E Lady Hannibal si è avvalsa del diritto di non rispondere.
Agenti di CSI NY stanno ancora lavorando al caso.

Questo per dire che mentre giocavano ai lavandini del bagno i gemelli sono stati mozzicati 5 volte 5, in due trances. Abbiamo trovato i segni dei primi 3 morsi ma non sappiamo dove siano stati assaggiati le altre due volte, sempre dalla stessa minuta e amorevole bambina.
Amorevole e minuta bambina che ieri ha azzannato l'interno coscia di un insegnante.
Amorevole e minuta bambina che oggi, tra un gemello e l'altro, ha tentato di mordere in testa un suo compagno (si e ritrovata con la bocca piena di capelli strappati e la vittima che piangeva e, osservando Lady Hannibal che sputacchiava la sua chioma, urlava furioso "Rimettimeli! Rimettimeli Subito a Posto!")

Che ora vien da ridere ma lì per lì veniva da piangere eh,


E soprattutto... chi glielo spiega alla madre di Cip e Ciop come è stato possibile che i suoi parogli fossero oggetto di molestie mordaci per un totale di 5 azzannamenti?!

Mi sa che mi serve un avvocato.
Alice preoccupatrice

P.s. e che ci crediate o meno, oh, a me Lady Hannibal intriga un sacco!